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Crollo delle immatricolazioni over 30, fine di (alcune) telematiche?

Ultimo Aggiornamento: 02/06/2021 22:26
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30/08/2018 22:34

www.repubblica.it/scuola/2018/08/30/news/universita_calo_iscritti_over_30-20...

Che sia ora di rinnovarsi?
L'università non attira più gli over 30, secondo me complice la crisi più che la questione dei crediti.
Vedremo finalmente qualche telematica "scarsa" mollare?
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31/08/2018 00:29

Tema interessante, l'articolo non va molto nel dettaglio ma secondo me questa tendenza al calo (drastico) degli iscritti over 30 si spiega con almeno tre fattori. Intanto, la riduzione dei CFU riconosciuti per abilità professionali (Valutazione Abilità esperienzali - VAE), che riguarda principalmente proprio gli iscritti over. Come sapete, dal 1999 al 2006 era una pacchia: si riconoscevano fino a 120 CFU per abilità professionali sui 180 della laurea triennale. Poi, nel 2006, il tetto è sceso a 60 CFU. Dal 2010, con ulteriore riforma, il tetto è sceso a soli 12 CFU (un decimo di cinque anni prima). Riforma giusta, secondo me, ma è ovvio che per chi deve iscriversi l'incentivo si è ridotto del 90 per cento. Altro aspetto: crisi generale del mercato del lavoro, si salvano i mestieri meno qualificati. Date un'occhiata alle vetrine di qualche agenzia interinale: cercano saldatori (una marea di saldatori), carpentieri, manutentori, magazzinieri, al limite qualche laureato in ingegneria o informatica (ma proprio pochi però), la laurea non fa la differenza, anzi. Ancora: motivi economici. Negli Anni Novanta l'università costava, in termini di rette, 300-400mila lire l'anno. Adesso siamo tra i 1500 e i 2500-3000 euro, le telematiche sono piuttosto care ma spesso, per motivi organizzativi, sono le uniche a fornire servizi adeguati ai lavoratori a tempo pieno over 30... Quindi non è escluso che qualche telematica male organizzata ci possa lasciare le penne, personalmente sono convinto che il futuro delle telematiche sia puntare di più su chi esce dalla maturità, magari favorendo dei percorsi paralleli studio/lavoro (c'è già l'iscrizione part-time, potrebbe essere perfezionata e resa ancora più elastica e meno costosa).
[Modificato da Korandax 31/08/2018 00:34]
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31/08/2018 01:07

Beh parlando di prezzi shockanti si va dai 3.000 euro dell'Unipegaso ai 26.100 euro dell'Ecampus e infatti io intendevo proprio quello: giustissima la storia dei crediti (ti faccio i complimenti per aver riassunto bene tutta la storia), ma non è che la gente ha perso la fiducia nell'università italiana?
Siamo il penultimo paese in Europa per numero di laureati e stiamo assistento al boom degli ITIS e delle scuole alberghiere, addirittura per alcune di queste hanno dovuto mettere il numero chiuso perchè vogliono tutti diventare Cracco. Sulla sponda over 30 c'è l'assalto agli istituti di formazione professionale.
Ormai chi si è immatricolato durante la cuccagna dei crediti si è laureato, qua secondo me è subentrata la convinzione che non si trova lavoro a prescindere e conviene imparare a fare un mestiere manuale.
Per me tutte le telematiche sopra i 3.000 euro avranno problemi molto seri.
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31/08/2018 10:31

Ringrazio Franco per quel breve excursus storico.
Costava davvero così poco?

E come costi la Marconi è quella che si difende meglio rispetto ad altre università



Wake the F**k up Samurai
We've got a city to burn
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31/08/2018 11:34

Re:
S.Alessio, 31/08/2018 10.31:

Costava davvero così poco?



Beh si parla degli anni 90, c'è l'inflazione.
Scusa il qualunquismo.
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03/09/2018 03:39

Diciamo che la prima a risentire della crisi sarà una certa telematica con un certo sole sorridente nel logo (con certi contatti su Wikipedia?): troppi corsi, un campus che non serve per le attività telematiche (cioè il motivo per cui il MIUR le ha concesso di erogare proprio quei corsi) e rette più alte rispetto a qualche anno fa.
L'Ecampus io la do già per spacciata: è finita dentro al fallimento del CEPU con 122 milioni di debiti, non so nemmeno come possa ancora esistere.
I cavallini alati resisteranno, però sarebbe ora che ascoltassero il Ministero e l'ANVUR e si regolino meglio.
Paradossalmente il MIUR non pretendendo serietà ed omogeneità e avendo liberalizzato il mercato universitario favorirà indirettamente le telematiche serie e le statali con corsi telematici.
Fra un paio di anni assisteremo al canto dei cigno, con svendite ridicole (della serie "prendi 3 corsi di perfezionamento e paghi 1").
Cosa deve fare ora la Marconi che è una delle telematiche messe meglio?
Prima di tutto rinunciare a lettere (o diminuire i corsi di quella facoltà) e ai "sogni americani", poi deve rafforzare l'offerta, aumentare la qualità dove possibile e rispolverare l'ASUM.
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05/09/2018 01:51

Partiamo dal presupporto che le università non sono mai fallite e se falliscono manca il quadro normativo che regoli la fattispecie.
E' più probabile che vengano disattivati corsi e dipartimenti (alla Marconi facoltà).
Concordo abbastanza con Iuzzolino: il periodo della cuccagna dei crediti è finito da tempo, chi ne ha usufruito si è laureato, qui si parla più della sfiducia nell'università in generale.
Ecco perchè vediamo in giro, specialmente in internet, sfigati rosiconi che sostengono l'inutilità di iscriversi a un ateneo.
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Post: 3.498
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10/09/2018 17:39

Unimarconcino già lo sa ma lo dico lo stesso: non condivido i toni da fine del mondo perchè è dal 2009 che si parla di rivoluzioni nell'università italiana (specie per le telematiche) e poi non succede mai niente.
Piuttosto la Marconi dovrebbe diventare privata anche con didattica telematica. Se il problema è tenersi l'aggettivo "telematica" per immatricolare di più basta inventarsi uno slogan tipo "privata con didattica telematica".
Si vedrebbero come minimo 5.000 immatricolati all'anno.
Ripeto: come minimo.
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Post: 970
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11/09/2018 00:17

Una Marconi non telematica sarebbe difficilmente gestibile per via dei troppi corsi di laurea.
Per legge ci dovrebbero essere lezioni in presenza per ogni materia e per stare dietro a tutto dovrebbero disattivare molti corsi.
Vuoi una Marconi a metà ma non telematica o una Marconi piena di corsi completamente funzionante telematica?
Tenetevela stretta l'attuale Marconi...
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12/09/2018 17:19

Sotto certi aspetti hai ragione ma tu sei laureata alla statale di Trento.
Anche se la Marconi è valutata positivamente dall'ANVUR e ha una buona reputazione dovrebbe smarcarsi dalle critiche contro le telematiche e il modo migliore di farlo è uscire dalla categoria e diventare tradizionale con didattica telematica.
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19/09/2018 22:18

Secondo me il crollo delle immatricolazioni alle telematiche dipende dall'aumento spropositato delle tasse.
Forse l'unica università che non ha alzato molto il costo dello studio è proprio l'UniMarconi, tutte le altre (senza fare nomi, ma basta andare sui relativi siti) hanno aumentato in modo esagerato le tasse d'iscrizione.
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23/12/2018 17:42

S@yaka, 11/09/2018 00.17:

Una Marconi non telematica sarebbe difficilmente gestibile per via dei troppi corsi di laurea.
Per legge ci dovrebbero essere lezioni in presenza per ogni materia e per stare dietro a tutto dovrebbero disattivare molti corsi.
Vuoi una Marconi a metà ma non telematica o una Marconi piena di corsi completamente funzionante telematica?
Tenetevela stretta l'attuale Marconi...


D'accordissimo con te Sayaka, ma secondo me questo non vieta alla nostra università di organizzare dei seminari in presenza facoltativi, in particolare per i master.
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23/12/2018 20:00

Iuzzolino, 12/09/2018 17.19:

Sotto certi aspetti hai ragione ma tu sei laureata alla statale di Trento.
Anche se la Marconi è valutata positivamente dall'ANVUR e ha una buona reputazione dovrebbe smarcarsi dalle critiche contro le telematiche e il modo migliore di farlo è uscire dalla categoria e diventare tradizionale con didattica telematica.


È esattamente quello il punto.
Nel totale silenzio della politica, che non tocca mai né riforma le "telematiche", servono idee innovative: il nominarsi "Università degli Studi Guglielmo Marconi", almeno nelle pergamene e su tutti i documenti dell'ateneo, è stato rivoluzionario; ora bisognerebbe passare allo step successivo.
La concorrenza è spietata e mi piace molto come la Marconi ha deciso di affrontarla: puntando sulla qualità.
Mentre altre "telematiche" puntano sulla pubblicità, su campus a mio avviso "improbabili" e sulla "quantità dozzinale", pare che la nostra università sia più concentrata sul... fare l'università! [SM=g1944740]
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26/12/2018 15:22

Re:
Davide, 23/12/2018 17.42:

D'accordissimo con te Sayaka, ma secondo me questo non vieta alla nostra università di organizzare dei seminari in presenza facoltativi, in particolare per i master.



Ottima idea! [SM=g1944835]
Ma non sarà mica una di quelle idee che dal 2009 diamo alla Marconi e che poi qualche telematica ci frega perchè ci ha letto? [SM=g1944716]
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26/02/2019 16:18

Spero di no... [SM=g1944738]
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23/03/2019 23:34

Ormai anche alcuni atenei tradizionali erogano alcuni insegnamenti in modalità on line anziché frontale (cito Padova, per un paio di esami complementari). Credo che fra molti anni si arriverà a una maggioranza di atenei ibridi (modalità tradizionale, cioè frontale, più modalità telematica), sì, un po' come le auto, per cui la netta distinzione attuale non avrà più molto senso. La modalità telematica può fare risparmiare (e le università avranno sempre più bisogno di farlo per il calo di iscrizioni, pensate a quando arriveranno in età universitaria quelli dell'attuale generazione baby flop) e al tempo stesso è molto più funzionale e moderna per molte tipologie di materie rispetto alle aule "tradizionali" (a cui prima o dopo quelle virtuali risulteranno del tutto preferibili). La mia soluzione ideale? Lezioni del corso base erogate on line e lezioni frontali (possibilmente "itineranti" anche nelle sedi decentrate, che sono una grande risorsa delle telematiche) per approfondimenti con casi o dibattiti.
[Modificato da Korandax 23/03/2019 23:43]
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24/03/2019 15:51

L'Unicusano già lo fa, è l'Unimarconi che non si è aggiornata da quel punto di vista.
L'Unipegaso e l'Ecampus organizzano seminari nelle sedi decentrate già da anni, addirittura l'Unipegaso fa proclamazioni di laurea nelle sedi esterne.
Il punto è che la Marconi per qualche assurdo motivo che non capisce nessuno (men che meno io che sono laureata a Trento) si è come bloccata in tutto, come se perdere 1/3 dei suoi studenti fosse stato normale.

P.S. Padova offre l'intero corso triennale in psicologia completamente online.
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Post: 3.498
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25/03/2019 02:34

Andando avanti così si rischia che le telematiche diventino in presenza e quelle in presenza diventino telematiche.
Uno dei tanti paradossi italiani.
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25/03/2019 17:56

Non è esattamente così: anche la Marconi ha cominciato a fare seminari in presenza e ultimamente se ne vedono sempre di più. [SM=g1944740]
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30/03/2019 23:01

Re:
Iuzzolino, 3/25/2019 2:34 AM:

Andando avanti così si rischia che le telematiche diventino in presenza e quelle in presenza diventino telematiche.
Uno dei tanti paradossi italiani.



C'è un errore di fondo che nessuno ha considerato: le telematiche non erano nate per fare concorrenza alle statali e alle altre private, dovevano aumentare il numero dei laureati e permettere a tutti di studiare.
Il MIUR dovrebbe fare una riforma delle telematiche permettendo a chi può di diventare tradizionale con didattica telematica e a chi non può di rimanere telematica ma, nel farlo, di operare solo come telematica, senza magheggi di didattiche miste.
Quando l'Unipegaso arriverà a 50.000 studenti (nelle pubblicità dice di averne 80.000, cosa falsissima) il MIUR forse se ne renderà conto.
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