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Italia penultima in Europa per numero laureati, peggio solo la Romania

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2018 11:57
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29/07/2017 14:36

Re:
prosiak81, 25/07/2017 23.39:

...intendevo dire che fare una segnalazione al MIUR mi sembra "fuori luogo", poichè non penso che passare gli esami a crocette sia "illegale".



E perchè mai?
Se l'università in questione viene definita "creditificio" e "remedial per espulsi dal sistema universitario" dall'ANVUR siamo liberissimi di far notare le sue criticità al MIUR, magari qualcuno si sveglia fuori e comincia a tutelarci.
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30/07/2017 17:39

Ma il mio discorso è proprio un altro: a mio avviso il MIUR è cosciente di ciò che sta succedendo, non interviene per il semplice fatto che ormai alcune università sono considerate male.
Il problema tuttavia è questo: se ci sono università "telematiche" che laureano a crocette significa che sul mercato italiano ed europeo degli atenei stanno immettendo persone poco qualificate e paradossalmente questa gente può anche comportarsi bene nelle prove preselettive dei vari concorsi (sempre di quiz stiamo parlando) ed escludere candidati che sarebbero più valenti in sede di concorso vero e proprio.
Per me questo genere di università, quello in cui si usufruisce di crocette per esaminare gli studenti, è da concorso, nel senso che altro mercato non avresti.

"Dove si è laureato?"
"Alla [...]"
"Ah, l'università delle crocette?"
"..."
"Ritorni quando avrà una laurea decente."


Più o meno è così che secondo me funziona, anche se in questo caso vale molto l'esperienza lavorativa pregressa e tutta un'altra serie di fattori.
Tuttavia nel pubblico e nei concorsi la questione cambia.
Il discorso è questo: una laurea ad esempio in giurisprudenza è equipollente in qualsiasi università tu l'abbia presa rispetto alle altre, però ci sono atenei che valgono meno per come si sono comportati in questi anni (vedi descrizione di UniMarconcino) ed è per quello che il MIUR non interviene... li lasciano nel loro brodo, evitano ricorsi (che arriverebbero a pioggia se il Ministero cominciasse a disattivare corsi di laurea "a crocette") e la vita va avanti liscia per tutti.
Chi rimane fregato è lo studente perché nel mondo del lavoro probabilmente si troverà con una laurea meno spendibile.
Tuttavia capisco il disagio di chi è dipendente pubblico o concorsista e si vede minacciato dai "pluridecorati delle crocette".
In tutta questa confusione io come sempre dico: teniamoci stretta la nostra laurea marconiana! [SM=g1944740]
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31/07/2017 10:25

Il mio discorso era molto più semplice: se non ti sta bene una cosa e sai che c'è una facilitazione per altri hai tutto il diritto di denunciarla.
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25/08/2017 02:29

Re: Re:
FRANCESCA.TRETTO, 22/07/2017 12.38:

Buongiorno a tutti, per riprendere il filo del discorso sulle "sanatorie"...con esami "on line" a crocette di varie materie più redazione della "tesina" (di 20 pagine con le figure) da infermiere generico a dottore in scienze infermieristiche (è necessario equipararsi)...pagando una "modica" [SM=g1944720] cifra (università di Chieti D'Annunzio, a cui ho assistito alla discussione) chi ha fatto la scuola infermieristica prima della riforma e dell'obbligo universitario si vede al pari di colleghi che si sono sbattuti 3 anni tra esami universitari e tirocinii da suicidio. Complimenti [SM=g1944835]



Ieri ho conosciuto una signora che ha ottenuto un posto all'ASL grazie a una laurea presa in un'università popolare.
Io mi sparo.
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10/09/2017 14:05

Ecco, sono queste le cose che vanno segnalate a chi di dovere, non tanto università "a crocette" di cui il MIUR è pienamente a conoscenza.
Bisognerebbe capire come questa signora ha ottenuto l'accesso al lavoro pubblico con una laurea di un'università popolare.
Secondo la legge italiana le università popolari non possono offrire lauree, ma sono in grado di stipulare convenzioni con statali e pubbliche non statali per CFU, master e corsi di alta formazione.
Riassumendo, le università popolari non possono erogare corsi di laurea, master et similia, ma è concesso loro di collaborare con università riconosciute.
Tecnicamente non potrebbero nemmeno usare il termine "anno accademico", ma lo fanno eccome.
È pur vero che tanti concorsi per lavori "da scrivania" qualche anno fa si potevano fare senza laurea.
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10/09/2017 14:08

può essere che il posto richiedeva il diploma di maturità
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10/09/2017 14:09

È ciò che ho detto nell'ultima riga del mio post.
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Post: 23.709
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08/04/2018 17:53

Italia penultima Ue PER laureati, 1 su 6

Dati provvisori 2017. Tra maschi 15-64 ultimi (13,7% con laurea)


Meno di una persona su sei tra coloro che sono in età da lavoro ha la laurea in Italia, il secondo dato peggiore in Europa dopo la Romania. E' quanto emerge dai dati provvisori di Eurostat sui livelli di istruzione nel 2017 secondo cui l'Italia Paese avrebbe il primato negativo per uomini laureati con il 13,7% di coloro che hanno tra i 15 e i 64 anni. Nella fascia di età le persone con la laurea sono in crescita, dal 15,7% del 2016 al 16,3%, ma ancora lontano dalla media europea (27,7%). Tra i 25 e i 34 anni risulta laureato il 26,4% delle persone contro il 38,8% in Ue.
Per le donne la percentuale delle persone che ha una laurea nel cassetto sale al 18,9% delle persone tra i 15 e i 64 anni, dato peggiore in Ue (29,7% la media) dopo la Romania. Dal 2008 ad oggi le donne con la laurea in Italia hanno guadagnato 4,9 punti contro 7,8 della media Ue.
La situazione migliora leggermente se si guarda alla fascia tra i 25 e i 34 anni, con l'Italia al 26,4% complessivo.

www.ansa.it

Che dire?
A distanza di un anno la situazione appare invariata.
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Post: 367
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08/04/2018 18:22

...con quello che costano, mi sembra il minimo.
Oramai ogni anno vi sono aumenti per libri, tasse, rette, spostamenti, ecc ecc.
Forse è una cosa positiva, studia solo chi se lo può permettere, come lo è sempre stato. O no? ;) - provocazione -
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Post: 23.709
Sesso: Maschile
Admin
08/04/2018 22:57

Aumentano le rette e le buste paga diminuiscono. [SM=g1944862]
A onor del vero bisogna dire che ci sono anche le immatricolazioni per ISEE e varie borse di studio.
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09/04/2018 11:57

Direi di fare più esami a crocette /sarcasm



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