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Scontro tra treni in Puglia.

Ultimo Aggiornamento: 09/08/2016 10:29
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12/07/2016 23:48

CORATO - "Sembra un disastro aereo", ha raccontato chi era sul luogo della tragedia. Due treni accartocciati in uno scontro nelle campagne della Murgia. Venticinque morti e oltre 50 feriti, molti dei quali incastrati nei convogli, nello scontro frontale fra due treni di linea delle Ferrovie Nord Barese avvenuto in mattinata sul tratto a binario unico. Ma il bilancio delle vittime non è definitivo. Con la solidarietà che è scattata immediatamente dopo gli appelli per donare il sangue. Il treno proveniente da Corato (partito una trentina minuti prima da Bari e diretto a Barletta) dopo lo scontro è quasi decollato, adagiandosi per metà sul tetto della prima vettura proveniente dall'altro senso. L'impatto è avvenuto nel territorio di Andria, in località Boccareto, ai confini con Corato.

L'inchiesta della procura
Ancora incerte le cause del disastro. La Procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario: il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti. "Non conosciamo il numero dei passeggeri perché non è un aereo e non abbiamo una lista. Non siamo quindi attualmente certi sul bilancio definitivo della tragedia", ha detto il procuratore aggiunto Francesco Giannella. Per quanto riguarda le cause, il magistrato ha riferito che "apparentemente abbiamo le idee chiare. Questo significa che lavoriamo sull'errore umano o su quello che lo ha determinato.

Articolo tratto da: www.repubblica.it
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12/07/2016 23:59

Articolo molto interessante segnalato da Steve:

www.ilfoglio.it/cronache/2016/07/12/disastro-treni-puglia___1-v-144359-rubriche_...

Io sono rimasto decisamente perplesso sulla gestione della notizia a livello giornalistico lungo tutto il pomeriggio: inviati che dicevano cos'era successo mentre si precipitavano sul posto in macchina (come potevano saperlo?), numeri casuali, opinionisti improponibili, teorie strampalate, interviste a conoscenti delle presunte vittime che non sapevano nulla o a familiari scossi e chi più ne ha più ne metta. [SM=g1944811]
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13/07/2016 09:53

www.repubblica.it/cronaca/2016/07/13/news/il_fonogramma_ignorato_e_il_via_del_capostazione_con_la_paletta_verde_la_pista_dell_errore_umano-143955438/?...




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13/07/2016 17:28

Davide, tu sei un giornalista.... ti sei dimenticato dello scoop?...
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13/07/2016 21:09

Ci sono state delle concause, la più grave è una linea che dipende dal tempismo delle telefonate.
I treni si sono scontrati in curva, i conducenti non potevano accorgersi di niente, se fosse stato un rettilineo probabilmente avrebbero frenato e ci sarebbero stati meno morti.
La pornografia del dolore giornalistica è insopportabile ma dov'è la novità?
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Post: 4.476
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13/07/2016 23:25

Scontro fra treni, primi indagati per disastro e omicidio colposo. Sospesi i due capistazione
Quel treno non doveva partire dalla stazione di Andria. La Procura di Trani mette il primo tassello nell'indagine sulla strage nelle campagne pugliesi e iscrive i alcuni nominativi nel registro degli indagati. Il fascicolo aperto con le ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo punta dunque al personale di Ferrotranviaria che era in servizio nelle stazioni di Andria e Corato al momento dell'incidente: i due capistazione, innanzitutto, ma anche eventuali collaboratori. Le informazioni di garanzia saranno notificate in occasione delle autopsie sui corpi delle 23 vittime.

I primi accertamenti se non hanno ancora consentito di ricostruire con esattezza la dinamica dell'incidente, hanno però permesso di avere alcuni punti fermi. Primo tra tutti il segnale di partenza dato al treno fermo ad Andria: quel convoglio si è mosso quando non doveva, con l'ok del capostazione e il semaforo verde di via libera. Cosa è accaduto? C'è stato soltanto un errore umano, ipotesi prevalente tra gli inquirenti, o anche un guasto tecnico che ha azionato il semaforo?

Prima di iscrivere i nominativi dei dipendenti di Ferrotramviaria, il procuratore Francesco Giannella ha costituito un pool di quattro magistrati che assieme a lui indagherà in ogni direzione. "Dobbiamo scandagliare ogni possibilità - ha spiegato il pm - anche per non fare l'errore di fermarci a quello che è accaduto".

La linea è chiara, dunque, ipotizza tre livelli d'indagine: da un lato si procederà a individuare le singole responsabilità nella catena di controllo che ha autorizzato il treno a lasciare la stazione di Andria, dall'altro si prenderanno in considerazione la sicurezza dei controlli da parte degli enti e la questione del raddoppio della linea, la sua messa in sicurezza e l'utilizzo dei fondi per arrivare all'individuazione di altri soggetti che potrebbero avere ruoli tutt'altro che marginali.

Come sono stati usati i fondi europei stanziati per il raddoppio della linea Bari-Barletta? Perché i lavori hanno accumulato così tanto ritardo? E ancora: i sistemi di sicurezza sono adeguati rispetto alla normativa in vigore? Già in passato si erano verificate delle criticità che dovevano far scattare l'allarme e che non sono state segnalate? Tutte domande che richiedono una risposta chiara, perché non è pensabile che le responsabilità di un simile disastro possano essere addebitate soltanto a un errore umano.

La decisione di procedere fin da subito su più fronti ha fatto sì che ogni magistrato si occuperà di un aspetto dell'inchiesta. Ed è ovvio che i primi accertamenti riguarderanno proprio le responsabilità dei capistazione V.P e A.P e gli eventuali loro collaboratori per accertare chi ha sbagliato nel dare il segnale di partenza. Senza dimenticare che la catena di controllo prevede un ruolo attivo anche per i capitreno a bordo dei convogli: uno dei due, Albino Di Nicolo, è però morto nello schianto; l'altro è ricoverato in ospedale.

E' questo il motivo per cui gli investigatori della Polfer, dopo aver recuperato le scatole nere, hanno proceduto a sequestrare una serie di documenti che serviranno proprio a chiarire i ruoli di ciascuno: i brogliacci di movimento dei treni, le immagini delle telecamere delle stazioni di Andria e Corato e del sistema di videosorveglianza installato su almeno uno dei due convogli, le conversazioni telefoniche tra i due capistazione, trascritte in un fonogramma.

Proprio dalla visione delle immagini delle stazioni, gli investigatori avrebbero già potuto accertare due elementi importanti. Dopo la partenza del treno da Andria non si sono registrate scene di disperazione o attività particolari: significa che nessuno dei due capistazione si è accordo di aver commesso un errore. Inoltre, il macchinista del treno proveniente da Andria non poteva far altro che partire: oltre all'ok del capostazione aveva anche il segnale di via libera sulla linea.

Gli investigatori hanno inoltre verificato che erano due i treni delle Ferrovie del Nord Barese provenienti da Corato e diretti verso nord e che uno di questi viaggiava in ritardo: potrebbe essere stata questa la circostanza che avrebbe indotto il capostazione di Andria a dare il via libera al treno. Un errore che nessuno nega. "Il treno che è partito per secondo - dice il procuratore Giannella - non doveva partire". "L'unica stazione di incrocio è quella di Andria - aggiunte il direttore generale di Ferrotranviaria, Massimo Nitti - Quel treno che scendeva da Andria, lì non ci doveva essere".
Ma Nitti ha anche difeso il sistema di comunicazione e sicurezza basato su un fonogramma, il cosiddetto 'consenso telefonico': "E' una delle modalità di esercizio che viene regolarmente utilizzata nelle ferrovie". Sicuramente ha ragione, ma i magistrati vogliono capire se davvero tutti i regolamenti e le norme in vigore sono state rispettate. Così come vogliono far luce sulla questione del raddoppio della linea: il progetto è previsto dal 2008 e doveva concludersi nel 2015. Ovviamente non si è concluso. Perché? "Dobbiamo capire. Ci sono tante cose da vedere e da incrociare", si limita a dire il procuratore. L'indagine, d'altronde, è soltanto all'inizio.

Articolo tratto da: www.repubblica.it
[Modificato da salvatore @ 13/07/2016 23:29]
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15/07/2016 13:41

Aggiungo altre mie considerazioni.

Sia chiaro che c'è un grave ritardo di investimenti (risorse non destinate e risorse non utilizzate), uno squilibrio nord-sud, qualità spesso a un livello inaccettabile. Però tutto questo non giustifica una serie di gravi errori che per logica sono avvenuti sulla tratta barese. Sempre ritenendo vergognoso strumentalizzare l'episodio per attacchi politici al governo, sono emerse responsabilità istituzionali (locali) per fondi stanziati ma non utilizzati per relizzare in quella tratta il sistema di segnalazione e blocco automatico, oltre al secondo binario.
L’Ue aveva stanziato 180 milioni per il raddoppio delle rotaie

Comunque non va dimenticato che i sistemi diversi dal vetusto blocco telefonico limitano di molto gli errori ma non li eliminano del tutto. La tratta su cui avvenne lo scontro frontale di febbraio in Baviera, accaduto anch'esso su un binario unico (che non è un abominio di per sé in tratte a basso traffico), aveva un avanzato sistema di sicurezza. In quel caso ci fu una distrazione umana (si parla di una maldestra disattivazione del sistema di blocco automatico), a dimostrazione che anche la tecnologia più estrema non può nulla se chi la deve utilizzare non agisce con attenzione.

[Modificato da SteveH 15/07/2016 13:47]
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15/07/2016 19:07

Ci sono state delle scene che avrei preferito non vedere.
Tipo giornalisti bloccati dai volontari della Croce Rossa perchè volevano filmare i cadaveri e praticamente entrare dentro i vagoni.
Caccia allo scoop? Calci nel culo!!!!!!!!!!!!!!!!
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18/07/2016 13:20

Bravo Iuzzo!!!

Adesso sembra che qualcuno abbia corretto a mano il registro con gli orari di partenza...

Un ferroviere avrebbe alterato l’orario di transito di uno dei tre treni in viaggio sulla tratta Corato-Andria per coprire l’errore commesso. La manomissione sarebbe avvenuta sui registri di almeno una stazione. È questa l’ultima pista emersa dall’inchiesta della procura di Trani sul disastro ferroviario avvenuto in Puglia. La vicenda della presunta falsificazione sarà al centro degli interrogatori dei due capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, che domani compariranno come indagati dinanzi ai pm. A breve potrebbe essere contestato il reato di falso. E l’indagine adesso punta anche sulle eventuali responsabilità della Regione.

Gli investigatori, infatti, hanno un altro dubbio: è possibile che sei persone (due capistazione, due capitreno e due macchinisti) abbiano commesso tutti insieme l’errore che ha causato lo scontro? Se lo chiede il pool di cinque magistrati coordinato dal procuratore Francesco Giannella che indaga per capire se, oltre le eventuali colpe dei singoli ci sia qualcos’altro che non ha funzionato. Se, cioè, tutti erano nelle condizioni di percepire il pericolo.


QUI l'articolo completo su lastampa.it
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Post: 23.709
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18/07/2016 22:03

Di solito i pool di magistrati vengono creati per questioni di mafia (artt. 371 e 371bis c.p.p.), ditemi voi...
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Post: 3.498
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03/08/2016 02:39

Per vie traverse (amici di amici) ho saputo che nell'incidente è morto un ragazzo appena tornato dall'Erasmus in Giappone che per questo aveva coronato il sogno della sua vita.
Visto che siamo in un forum universitario mi sembrava giusto ricordarlo.
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Post: 4.476
Città: TERZIGNO
Età: 47
Sesso: Maschile
03/08/2016 19:04

Sì, giusto.
Avete notato che in tv non si parla più dell'incidente? Nemmeno un accenno, niente.
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Post: 23.709
Sesso: Maschile
Admin
05/08/2016 13:58

Eh già, evidentemente quando quella parente di vittime ha detto: "Non scordateci di noi" sapeva bene come funzionano i media.
La vicenda è stata completamente seppellita dall'attentato di Nizza.
Ovviamente tutto questo a livello giornalistico, perché il processo si farà e se ne vedranno delle "brutte", molto "brutte".
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Post: 4.476
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05/08/2016 14:10

Spero che non sia un processo tipo quello della Costa Concordia. Vedremo.
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Post: 3.498
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Età: 43
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06/08/2016 13:12

Sì bhe il processo della Costa Concordia è stato qualcosa che non riesco neanche a definire.
Avevano calcolato 2.697 anni di carcere per disastro e omicidio colposo plurimo e si è concluso tutto con 16 anni e un mese, cioè una pacca sulle spalle.
La sentenza di strage colposa è una barzelletta, tradotta vuol dire che hai fatto una strage ma non l'hai fatto apposta.
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Post: 23.709
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06/08/2016 19:30

Iuzzo, non esiste il reato di strage colposa, sulla Costa Concordia ti ho risposto qui:

unimarconi.freeforumzone.com/d/10085439/Costa-Crociere-cronaca-di-un-disastro-annunciato/discussi...

Riguardo questo caso, beh, non sta andando molto bene, diciamo...

[IMG]http://i65.tinypic.com/vhydxl.jpg[/IMG]
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06/08/2016 20:13

La Pm si è dimessa e se fossi l'indagato toglierei l'incarico all'avvocato.
Credo che il rispetto verso la morte delle 23 persone vada osservato.
anche se sono immagini del 2013, fossi un parente di una vittima, mi darebbero fastidio comunque.
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08/08/2016 13:36

E' uno schifo. Era doveroso che il PM doveva dimettersi.
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Post: 3.375
Città: MILANO
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Sesso: Maschile
09/08/2016 02:11

La foto è del 2013 ma la trovo comunque schifosa.
Non scordiamoci che il PM ha un ruolo istituzionale ed è un organo dello Stato, a questo punto diventa discutibile tutta la Procura perchè sono evidenti i contatti con l'avvocatura.
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Post: 4.476
Città: TERZIGNO
Età: 47
Sesso: Maschile
09/08/2016 10:29

Certo, anche se la foto fosse del 2000 sarebbe da considerarsi schifosa perchè, come giustamente dici tu, il PM ha un ruolo istituzionale e soprattutto è un organo di Stato.
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