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Spagna: tragedia bus con studenti Erasmus, 13 ragazze morte. Farnesina: "Almeno 7 italiane"

Ultimo Aggiornamento: 30/10/2019 13:47
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21/03/2016 00:29

Una si chiamava Valentina Gallo. L'incidente è avvenuto nei pressi di Tarragona, lungo l'autostrada che unisce Valencia a Barcellona. A bordo c'erano 57 giovani di 19 nazionalità diverse. Il ministero degli Esteri invita le famiglie dei connazionali a contattare l'Unità di Crisi al numero 0636225. Il ministro catalano: "Probabile causa, un errore umano". L'autista in stato di fermo, negativo ai test su droga e alcol

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E' la strage degli studenti, è la tragedia dell'Erasmus, programma europeo che avvicina i ragazzi, che li fa viaggiare e studiare da quasi trent'anni. Erano in 57, nessuno spagnolo: avevano trascorso una serata di festa e allegria a Valencia. Il pullman su cui viaggiavano è rimasto coinvolto in un terribile incidente. Ed è stata una strage: 13 ragazze sono morte. Tra loro potrebbero esserci sette italiane. Lo riferisce la Farnesina, anche se non c'è conferma ufficiale. Sul posto si trova il console generale d'Italia a Barcellona Stefano Nicoletti e il consolato italiano è a disposizione dei familiari e dei ragazzi italiani per fornire informazioni e sostegno.

Una delle studentesse italiane morte si chiamava Valentina Gallo. La famiglia della giovane è già sul posto. Sgomento in Italia per la tragedia.

Numerosi i feriti. Il mezzo è uscito di strada in territorio di Freginals, nei pressi di Tarragona, in Spagna, su una delle principali autostrade nel Nord Est della Catalogna: 13 le vittime, 34 i feriti, dei quali tre sono considerati "molto gravi", 9 "gravi", 22 "non gravi". Le vittime sono tutte studentesse. Ci sono anche due ragazze piemontesi e una di Grosseto tra i feriti.

Vittime italiane. Fonti di polizia avevano anticipato il coinvolgimento di italiani fra i feriti e in serata la Farnesina ha confermato inizialmente la presenza di 5 feriti italiani, in maggioranza donne; poi è arrivato l'annuncio più drammatico: ci sono vittime italiane. Il ministero invita le famiglie dei connazionali a contattare l'Unità di Crisi al numero 0636225.

Tutti stranieri. Il gruppo era formato da giovani di 20 nazionalità diverse e d'età compresa tra i 22 e i 29 anni. Gli studenti venivano da Italia, Ungheria, Germania, Svezia, Norvegia, Svizzera, Repubblica Ceca, Regno Unito, Perù, Bulgaria, Polonia, Irlanda, Giappone, Ucraina, Olanda, Belgio, Francia, Palestina, Turchia e Grecia. Molti di loro sono iscritti a facoltà universitarie di Barcellona. I feriti sono stati trasferiti in diversi ospedali della zona, mentre le vittime sono state trasportate a Tortosa dove è stato allestito un centro per accogliere i familiari. Alle autopsie nell'obitorio di Tortosa partecipano 19 medici legali. Le procedure per l'identificazione sono complicate in molti casi dall'assenza dei documenti e potrebbero concludersi a tarda notte.

La gita per vedere i fuochi d'artificio. Gli studenti rientravano da Valencia, dove avevano assistito al celebre festival di fuochi d'artificio di Las Fallas. La gita era stata organizzata dall'European Students Network. Il pullman viaggiava in convoglio con altri quattro bus. L'incidente è avvenuto verso le 6 del mattino al chilometro 333 in un tratto che la stampa catalana ha definito 'maledetto' per la frequenza degli incidenti.

Un errore umano dietro la strage. Secondo Jordi Janè, ministro degli Interni del governo catalano, la causa dell'incidente potrebbe essere stato "un errore umano". L'ipotesi su cui lavora la polizia è che l'autista dell'autobus possa essere stato vittima di un colpo di sonno. L'uomo, 47 anni, 17 dei quali trascorsi alle dipendenze della ditta Autocare Alejandro e senza mai un incidente, è rimasto ferito in modo lieve; i test di controllo per droga ed alcol, ai quali è stato sottoposto durante il fermo, hanno dato esito negativo. Dopo il colloquio con uno psicologo, il conducente ha affrontato il primo interrogatorio. Al momento è indagato per omicidio colposo plurimo.

L'ipotesi del colpo di sonno deriva dalla dinamica dell'incidente e dal fatto che le condizioni di visibilità e dell'asfalto erano buone: il bus ha prima colpito il guard-rail sulla destra per poi sbandare e andare a travolgere la divisione centrale, finendo nella carreggiata opposta dove si è scontrato con un'auto. Il pullman ha concluso la sua corsa ribaltandosi su un fianco in una cunetta.

Secondo quanto riporta il sito della Vanguardia, il gruppo degli autobus era partito alle 04:00 da Valencia e procedeva in fila indiana. Il quarto autobus era guidato dal titolare dell’autolinea, Alejandro Lopez. Quando si è accorto che il quinto bus non era più alle sue sppalle si è fermato in un’area di servizio e ha cominciato a chiamare il conducente dell bus mancante. Non ricevendo risposta, ha chiesto ad alcuni studenti se potevano provare a chiamare qualcuno dei loro colleghi che viaggiavano sull’altro bus. Dato che non rispondevano neanche loro, Lopez ha chiamato la polizia che proprio in quel momento, per altre vie, era stata avvertita dell’incidente. A quel punto sono scattati i soccorsi.

Entrambe le carreggiate sono state chiuse per quasi due ore e le squadre di pronto intervento hanno lavorato a lungo per riaprire al traffico quella che è la principale arteria di collegamento tra Spagna e Francia sul versante mediterraneo.

Il racconto. Gente che gridava e piangeva. Così ricorda qui terribili attimi una ragazza rimasta ferita, ricoverata all'ospedale di Tortosa. La giovane, intervistata dal quotidano catalano El Periodico ha chiesto che non fossero resi noti il suo nome e nemmeno la nazionalità, per timore di mettere in angoscia i genitori. Al momento dell'incidente, racconta, "quasi nessuno era sveglio, perché nessuno aveva dormito da quando eravamo partiti la mattina prima, sabato, da Barcellona".

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21/03/2016 01:07

Se ne vanno altre giovani vittime che non meritavano una fine così improvvisa e violenta.
Possano le loro anime riposare in pace, condoglianze alle famiglie.
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21/03/2016 13:49

Strage studenti Erasmus, le vite spezzate di Valentina e le altre

Sette studentesse italiane tra le tredici vittime dell'incidente a Tarragona durante la gita. Venivano da diverse regioni, quasi tutte erano arrivate a gennaio a Barcellona per uno stage di sei mesi in facoltà diverse, da Economia a Farmacia. All'obitorio di Tortosa il dolore delle famiglie giunte nella notte da tutta Europa


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All'obitorio di Tortosa gli arrivi continuano. I voli sugli aeroporti della Catalogna accompagnano da tutta l'Europa i familiari delle tredici studentesse morte nell'incidente del bus che le riportava a Barcellona dopo una gita a Valencia per assistere alla Notte dei Fuochi della Fiesta de Las Fallas. L'iniziativa era parte del programma del soggiorno Erasmus in Spagna, un'opportunità per i ragazzi di allargare i propri orizzonti, migliorare la propria preparazione, conoscere un altro ambiente rispetto a quello di provenienza. Un sogno, per alcuni di loro, interrotto bruscamente all'alba di domenica.

Le vittime italiane. Il portavoce del governo catalano ha confermato quanto anticipato ieri sera dalla Farnesina: sette delle vittime sono ragazze italiane che studiavano all'università di Barcellona. Si tratta di Francesca Bonello, Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino e Elisa Scarascia Mugnozza. Le famiglie sono state informate. Le altre vittime sono due studentesse tedesche, una francese, una romena, un'austriaca e un'uzbeca. Tutte avevano tra i 22 e i 25 anni.

La prima vittima italiana identificata è Valentina Gallo. Fiorentina, 22 anni, era iscritta alla facoltà di Economia per uno stage di sei mesi. Era arrivata in Spagna alla fine di gennaio e sarebbe dovuta rientrare in Italia all'inizio dell'estate. La famiglia è in Spagna da ieri. Nella notte, invece, la seconda brutta notizia: le condizioni di Elena Maestrini, 21 anni, di Gavorrano (in provincia di Grosseto) si sono aggravate e alle alle 4 del mattino la giovane è stata dichiarata morta.
Studiava Economia e managment, era a Barcellona da un paio di mesi e sarebbe dovuta rientrare in Italia per le vacanze di Pasqua. Con ogni probabilità erano amiche e per questo erano salite sullo stesso autobus. Alla fine non ce l'ha fatta neanche Lucrezia Borghi, toscana, di Greve in Chianti. Era ricoverata in condizioni gravi.

E' deceduta anche Serena Saracino, 23 anni, torinese. Frequentava a Barcellona la facoltà di Farmacia. Dopo l'incidente era stata ricoverata, ma le sue condizioni erano gravi e non ce l'ha fatta. Serena avrebbe compiuto 23 anni il 28 marzo, il giorno di Pasquetta: "Era un angelo dai capelli lunghi, molto studiosa e ubbidente come oggi è difficile trovare - ha detto il padre Alessandro - . Amava molto Barcellona che però le è costata la vita e ha ucciso anche il suo papà e la sua mamma". I genitori di Serena erano partiti nel pomeriggio in auto dopo che avevano tentato inutilmente di mettersi in contatto con la figlia. "Quello che chiedo è che queste cose non accadano mai più: gli spostamenti dei giovani, che sono la nostra speranza e il nostro futuro, devono avvenire in sicurezza, con mezzi in buone condizioni, non alle 4 del mattino con autisti forse stanchi. Non è colpa di nessuno - dice - ma non è possibile che giovani che vanno in un Paese amico come la Spagna per studiare perdano la vita in un modo così assurdo". La famiglia è originaria di Dronero, nel Cuneese, dove il padre ha un secondo studio oltre a quello di Torino, dove è medico condotto.

Non ce l'ha fatta neanche Francesca Bonello, 24 anni, genovese, residente nel quartiere di Castelletto. Studiava Medicina ed era in Erasmus da pochi mesi a Barcellona, dove frequentata la facoltà di Medicina. Elisa Valent, 25 anni, friulana di Gemona, studiava all'Università di Padova e da qualche mese si era trasferita per Erasmus a Barcellona. Era romana Elisa Scarascia Mugnozza, che si era trasferita nella città spagnola per studiare Medicina alla Facultat de Medicina-Hospital Clínic dell'Universitat de Barcelona. E' la nipote del prorettore della Sapienza ai rapporti con il territorio, il professor Gabriele Scarascia Mugnozza, ordinario di geologia. la sua è una famiglia di docenti universitari.

Le procedure per l'identificazione sono state molto complesse. A bordo c'erano 56 studenti di 14 nazionalità diverse. La maggior parte dei ragazzi dormiva quando - poco dopo l'alba - è avvenuto l'incidente sull'autostrada Ap7 che collega la Catalogna alla Francia. Molti di loro non avevano i documenti addosso e rispetto al viaggio di andata alcuni avevano cambiato pullman per riunirsi con gli amici.

I corpi sono stati trasferiti all'obitorio dell'ospedale di Tortosa e qui, nel centro allestito dalle autorità, un gruppo di psicologi da ieri notte ha iniziato ad accogliere le prime famiglie arrivate per il riconoscimento delle salme. I 34 feriti sono stati invece portati in diversi ospedali della regione. I feriti italiani sono 6 di cui 2 già dimessi e 2 in gravi condizioni. Una studentessa piemontese è ricoverata: Annalisa Riba, 22 anni, originaria di Dronero (Cuneo); frequenta a Barcellona la facoltà di farmacia. E' fuori pericolo. C'è anche una studentessa modenese del 1992 iscritta a Giurisprudenza all'UniMoRe (Università di Modena e Reggio Emilia) tra i giovani Erasmus coinvolti nell'incidente del bus in Spagna. E' stata operata ieri e al momento è in coma farmacologico, ma non in pericolo di vita.

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21/03/2016 14:18

una tragedia sono senza parole... come mamma non posso neanche immaginare il dolore .



Laurea Triennale Scienze dei Servizi Giuridici
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21/03/2016 16:24

Che riposino in pace. Mi auguro che i genitori di queste ragazze riescano a trovare la forza per andare avanti.



LAUREA in L14 - Scienze dei Servizi Giuridici
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21/03/2016 17:44

Mi dispiace molto per i genitori che dovranno fare i conti con un dolore immenso!!.. sentire che dei giovani perdono così tragicamente la vita fa comprendere che è questione di attimi!!.. davvero una tragedia
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21/03/2016 18:30

Una tragedia immane..vicina alle famiglie
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22/03/2016 01:05

Tragedia immensa che ci tocca tutti, anch'io sono vicino alle famiglie.
Però penso che come giuristi qualche considerazione dovremmo farla: il conducente dell'autobus ha detto "mi è venuto un colpo di sonno, scusate!", ma ci rendiamo conto? Adesso risarcimento danni per milioni di euro a lui e alla sua società di trasporti come minimo.
Da noi sarebbe omicidio colposo ma delle testate giornalistiche hanno detto che in Spagna è previsto l'"omicidio per imprudenza", speriamo che non finisca tutto a tarallucci e vino.
22/03/2016 10:14

Certi accadimenti non dovrebbero nemmeno essere concepiti dalla mente, ma, purtroppo, capitano, ed il dolore resta sempre in modo lancinante.

Quoto in pieno UniMarconcino, qui si tratta di omicidio colposo, e la colpa, per quanto possiate contestare le mie parole. è imputabile anche all'azienda di trasporti che, per risparmiare in ogni modo, sfrutta i conducenti, riducendoli in condizioni simili.

Per certe tratte, difatti, sono previsti i cambi d'autista, e quella dell'omicidio per "imprudenza" non mi sembra affatto adeguata, come scusante, qui abbiamo a che fare con vera e propria negligenza.
[Modificato da Cax90 22/03/2016 10:15]
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22/03/2016 10:24

In via del tutto teorica (bisognerebbe vedere il caso in ogni suo particolare) si potrebbe configurare il dolo eventuale, anche se questa tragica vicenda sembra più causata da colpa cosciente. Sfortunatamente stiamo parlando di diritto penale spagnolo, per cui è un po' difficile capire cosa si potrebbe fare, seguiremo gli sviluppi.
Riguardo il lato umano, è qualcosa di talmente grande che non riesco nemmeno a commentarla: anch'io mi metto nei panni delle famiglie e non so davvero come faranno a trovare la forza per andare avanti. Tutta la comunità del forum si stringe a loro in questo momento difficile.
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22/03/2016 18:25

Un ragazzo sopravvissuto ha detto che erano le 5 di mattina, tanti sono morti perchè non erano svegli e sono stati feriti gravemente senza la possibilità di rendersi conto di quello che stava succedendo.
Lasciando perdere le solite cose che si dicono sull'Erasmus: autobus alle 5 di mattina? Ma seriamente?
Tragedia evitabile in tutti i sensi.
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23/03/2016 12:17

mi unisco al dolore delle famiglie, queste ragazze siamo noi, i nostri figli. Sono vite spezzate da un destino crudele che non lascia consolazione. Il costo per garantire la sicurezza di una vita è troppo alto ed il risparmio su questo è troppo appetibile e si nota solo nel momento della tragedia..una ogni tanto. In fondo è solo una questione di numeri. Perché oggi non è possibile sostenere il costo della sicurezza? Quante morti, quante tragedie...e questa poteva essere evitata.



2^anno L16
Esami superati: Scienza politica, Storia del pensiero sociologico, Economia politica, Istituzioni diritto pubblico, Economia aziendale,Diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto dell'Economia, diritto dell'Unione Europea, Inglese, diritto regionale e degli enti locali
Esami in preparazione: psicologia del lavoro e delle organizzazioni e diritto del lavoro
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24/03/2016 21:07

Spagna, si schianta bus in gita Erasmus: tra le vittime anche una studentessa romana

Si chiamava Elisa Scarascia Mugnozza, frequentava la facoltà di medicina all'università di Barcellona. Studiava alla Sapienza ed era la nipote del prorettore, ordinario di Geologia. Domani a Medicina lezioni sospese e messa di ricordo. Suo nonno fu il fondatore e rettore dell'ateneo della Tuscia dove ora suo padre insegna Agraria


C'è anche una studentessa romana, Elisa Scarascia Mugnozza, tra le sette vittime italiane del terribile incidente stradale avvenuto ieri mattina a Tarragona, in Spagna. "La famiglia ha appena saputo che Elisa è tra le ragazze morte nell'incidente in Catalogna - spiega al telefono distrutta dal dolore un'amica - Per me Elisa era come una sorella maggiore, la conoscevo da sempre. Qui siamo tutti disperati".

Elisa era una studentessa della Sapienza di Roma, iscritta alla facoltà di Medicina e Psicologia del Sant'Andrea. Poi si era trasferita con il progetto Erasmus all'università di Barcellona, stessa facoltà. Era la nipote del prorettore della Sapienza ai rapporti con il territorio, il professor Gabriele Scarascia Mugnozza, ordinario di geologia. La sua è una famiglia di docenti universitari ed era l'ultima erede di una famiglia di accademici. Suo padre Giuseppe infatti è il professore di Agraria all'ateneo della Tuscia mentre il nonno, Gian Tommaso, è stato il fondatore e primo rettore dello stesso ateneo, Gian Tommaso.

A Barcellona era arrivata da pochi mesi, giusto il tempo di assaporare qualche mese della nuova vita in un Paese straniero. Qui seguiva un master. Chi l'ha conosciuta, descrive Elisa come una ragazza gentile, gioiosa, generosa e piena di vita. Dalla sua pagina Facebook, dove seguiva Selvaggia Lucarelli, le piaceva Francesca Woodman, faceva parte del gruppo "Camminare convinti fra la gente mentre si ascolta una canzone carica" e di quello "Zitelle con i gatti". Appassionata di viaggi: i Caraibi, il Messico, la Turchia, l'Inghilterra, la Puglia, dove vive un'altra parte della sua famiglia. Lascia un fratello più piccolo e una sorella. "Elisa era una ragazza piena di vita, entusiasmo, era stupenda, solare. A ottobre si sarebbe laureata, voleva da sempre diventare un chirurgo" racconta la ragazzina. "Di noi era la più grande, era sempre allegra" ricorda. La famiglia è distrutta ed è volata in Spagna.

Addolorato il rettore della Sapienza Eugenio Gaudio: "È una notizia terribile che ci colpisce profondamente percheé si tratta della scomparsa di giovani vite e in questo caso di una ragazza che studiava nel nostro ateneo ed era anche nipote di un prorettore, docente di Scienze della Terra e mio stretto collaboratore (e nipote di Gian Tommaso, storico rettore de La Tuscia di Viterbo e fondatore e primo presidente della Crui ndr). Stamattina mi ha mandato un sms comunicando che non sarebbe potuto venire a causa di questa tragedia e non si sapeva ancora l'identità delle persone coinvolte. Poco fa siamo stati avvisati che tra queste vittime c'è anche Elisa. Voglio fare il mio più sincero e affranto cordoglio alla famiglia, agli amici e a chi conosceva Elisa. Sono cose - ha concluso - che non trovano spiegazione e ci colpiscono. È una tragedia per tutti, giovani vittime che erano andate all'estero, in Spagna, proprio per crescere con la curiosità di scoprire il mondo e impegnarsi anche all'estero. E la loro prematura fine addolora profondamente", ha concluso Gaudio.

Domani le lezioni al quinto anno della facoltà di Medicina saranno sospese. Alle 9.30, al Sant'Andrea, l'ospedale dove Elisa lavorava, ci sarà una messa.

Cordoglio è stato espresso anche dal "professore Alessandro Ruggieri rettore dell'Università della Tuscia, l'avvocato Alessandra Moscatelli, direttore generale, tutti i docenti, il personale tecnico amministrativo e gli studenti dell'ateneo" dove insegna i padre di Elisa, il professor Giuseppe Scarascia Mugnozza direttore del Dipartimento per l'innovazione dei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali. In una nota dell'Università della Tuscia si legge: "Una tragedia che ha lasciato tutti sgomenti, tanto più perché spezza una giovane vita impegnata all'estero insieme ad altri giovani per studiare e costruirsi il proprio futuro. In segno di lutto è stato rinviato il Senato accademico che era in calendario per la giornata di domani. Tutti in Ateneo si stringono, nel dolore, alla famiglia Scarascia Mugnozza".

Vicino alla famiglia della vittima, il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini: "Mi sento particolarmente vicino al professor Scarascia Mugnozza, stimato docente in Italia e all'estero, e soprattutto persona amica. Viterbo si sente profondamente colpita da questa tragedia umana e si stringe sentitamente al dolore della famiglia Scarascia Mugnozza. Il giorno delle esequie, a Viterbo, sarà proclamato il lutto cittadino. Bandiere a mezz'asta e un minuto di silenzio all'inizio delle lezioni già oggi e domani nelle scuole e all'Università, in memoria di Elisa".

"Costernato" il commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, "per la grave perdita che ha colpito la famiglia Scarascia Mugnozza, esprime il suo vivo cordoglio per la morte prematura di Elisa. Accanto alla tristezza per perdite così dolorose, l'Amministrazione capitolina manifesta il suo orgoglio per delle giovani donne, intelligenti, forti e curiose, che studiavano nel solco e per il futuro dell'Unione Europea". "Dolore immenso per le vittime in Spagna. Un lutto che colpisce anche Roma con la perdita di Elisa Scarascia Mugnozza. Vicini a loro famiglie" è quanto scrive in un tweet il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. E il presidente del Consiglio della Pisana, Daniele Leodori, aggiunge: "La tragedia di Tarragona arriva fino al Lazio e a Roma. Un viaggio che avrebbe dovuto arricchire una vita e invece ne ha segnato immotivatamente la fine. Il Consiglio regionale si stringe attorno alla famiglia Scarascia Mugnozza manifestandole tutto il suo cordoglio per la scomparsa della giovane Elisa, e ai familiari delle altre studentesse vittime, di cui sei italiane".

Le altre sei vittime italiane, tutte ragazze, sono Francesca Bonello, Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino. A bordo del bus c'erano 57 studenti, di 22 nazionalità, nessuno spagnolo. Rientravano da Valencia, dove avevano assistito al celebre festival di fuochi d'artificio di Las Fallas. La gita era stata organizzata dall'European Students Network. Il pullman viaggiava in convoglio con altri quattro bus. L'incidente è avvenuto verso le 6 del mattino al chilometro 333 in un tratto che la stampa catalana ha definito 'maledettò per la frequenza degli incidenti.

Rory Cappelli, Valeria Forgnone e Viola Giannoli

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27/03/2016 03:42

Alcuni genitori hanno dichiarato pubblicamente l'intenzione di suicidarsi.

www.diarioditorino.it/torino/articolo/?nid=20160321_377929

Spero che li facciano seguire dai servizi sociali.
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30/03/2016 14:06

Strage Erasmus, Laura ha aperto gli occhi: ha sorriso alla mamma e riconosciuto il papà

[IMG]http://i64.tinypic.com/15hd5wy.jpg[/IMG]

Martedì pomeriggio alle tre, dopo 10 giorni di buio, si è svegliata, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Barcellona. Dal Santa Creu e San Pau, l’annuncio al Corriere della Sera del fratello Lorenzo: “Mia sorella Laura si è finalmente svegliata, ha aperto gli occhi - ha detto - prima ha fatto un sorriso a mamma che era accanto al letto, poi ha mosso la testa per far capire che riconosceva anche papà. Poi ha detto pure qualche parola, non l’abbiamo capita ma non fa niente, va bene così. È stato un grandissimo giorno per noi”.

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15/11/2016 17:59

Strage bus Erasmus in Spagna, proteste istituzioni contro l'archiviazione, "Governo intervenga":

www.genovatoday.it/cronaca/strage-bus-erasmus-proteste-archiviazi...
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19/09/2017 23:21

Caso definitivamente archiviato:

www.lapresse.it/studentesse-erasmus-morte-in-spagna-archiviata-causa-contro-autista-...

Alcuni genitori hanno invitato gli italiani a non andare in Erasmus in Spagna, commenti?
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21/09/2017 00:11

In Spagna hanno uno strano modo di applicare la legge e di fare indagini.
Quasi tutti i casi di omicidio (Mario Biondo, Martina Rossi, ecc.) diventano automaticamente suicidi, un conducente di autobus fa una strage e gli danno una pacca sulla spalla e ieri Madrid ha fatto arrestare dei Ministri della Catalogna per la questione del referendum.
E' un paese ancora franchista, non se lo sono scrollato di dosso il falangismo.
Personalmente lo eviterei.
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09/10/2017 21:23

Possiamo anche dire che in Spagna c'è uno stato di diritto personalizzato se vogliamo essere buoni.
A parte le legnate ai catalani, l'esecutivo ha mandato la Guardia Civil a presiedere tutti i tribunali della Catalogna visto che questi ultimi potrebbero avallare il referendum.
Come dite? Il potere giudiziario non può essere controllato dal potere esecutivo?
Siamo in Spagna, suvvia!
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12/10/2017 00:31

Ragazzi, la Spagna è un grande paese che sta passando un periodo nero della sua storia dovuto alla corruzione politica e a problemi economici.
Io non sminuirei così uno stato che ha dato così tanto al mondo.
In effetti alcuni casi di cronaca nera non portano a pensare bene delle Procure iberiche, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio.
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