«Io, matricola fantasma. Così studio Medicina da abusiva autorizzata»

Noemi e il test superato: non so ancora se avrò un posto

Gli abusivi autorizzati non sono solo i parcheggiatori ma anche gli studenti. Noemi Giorgiano, 19 anni, è una di loro. Ha tanta voglia di studiare Medicina, a settembre ha superato il test di ammissione, ma attende ancora di sapere se per lei ci sarà mai un posto. Non si è mai immatricolata né ovviamente ha mai pagato la retta, nell’attesa però frequenta regolarmente le lezioni alla Federico II di Napoli. «Sono una studentessa fantasma» si presenta.

Quest’anno i posti disponibili in tutta Italia erano 9.530, i candidati sei volte tanti. Alle prove di accesso gli idonei sono stati 25.579, più del doppio di quanti potessero essere accolti. Chi ha ottenuto il voto più alto ovviamente ha la precedenza, ma il sistema tiene conto anche delle preferenze della sede. Così la procedura prevede «scorrimenti» periodici(se al vincitore viene assegnata una facoltà a mille chilometri da casa e rinuncia, libera spazio ad altri, ma se ne parla allo «scorrimento» successivo). «Da ottobre gli aggiornamenti sono già stati 7 od 8, non ricordo più. Il prossimo sarà il 13 gennaio. Speriamo» dice Noemi, con poca convinzione. In ogni caso, per non trovarsi impreparata, non si perde una lezione di chimica, fisica o bioetica. Da fantasma, appunto.

«La prima settimana non sapevo se firmare nel foglio delle presenze. Poi ho deciso di farlo aggiungendo il mio nome a quelli già prestampati, finché gli uffici dell’ateneo, trovandolo ogni volta, alla fine mi hanno registrato e inserito nell’elenco». Un fantasma autorizzato.

Noemi, finché non le verrà indicato se avrà diritto a studiare e dove, fa i sacrifici della studentessa modello. «Abito a San Giorgio a Cremano. Mi sveglio alle 6 del mattino, esco di casa alle 6.33, in auto fino alla stazione della Circumvesuviana, il treno parte alle 6.50, a Napoli, stazione di piazza Garibaldi, sono alle 7.13, prendo la metropolitana, linea 1, tredici fermate fino al Policlinico, scendo tra le 7.45 e le 7.53, telefono a casa per comunicare che tutto va bene. Ed entro in aula».

Il primo giorno gli studenti sono stati smistati in due gruppi in base al numero di matricola, pari da una parte, dispari dall’altra. Il fantasma Noemi si è infilata nel primo per istinto. «Mi sono anche iscritta su Facebook al gruppo “matricole Federico II” per avere tutto il materiale didattico. Ovviamente senza svelare la mia situazione».

Non ha ancora un libretto universitario ma si tiene stretto il suo sogno. «Voglio diventare neurochirurgo in campo oncologico, prendermi cura delle persone, migliorare le loro vita facendo ricerca, e mi piacerebbe fare un’esperienza all’estero». Per questo ha sostenuto i test sia per i corsi in inglese che in italiano. Nel primo è risultata idonea (punteggio 24.1, il minimo era 20), nella seconda no, e ha fatto ricorso al Tar con altri 25 candidati. «C’è stato un pasticcio con le fotocopie dei documenti d’identità, ad alcuni li hanno ritirati ad altri no. Ho creato due gruppi su WhatsApp, ho raccolto le anomalie». Non ritenute sufficientemente valide dai giudici, che la settimana scorsa hanno rigettato il ricorso.

L’accesso allo studio è un percorso a ostacoli, e ogni mezzo può essere utile per giungere alla meta. «Sapeste quante cose storte vedo. Per esempio, le quote riservate agli studenti non comunitari. La Seconda Università di Napoli ha aumentato i posti dopo il bando, in base ai nuovi criteri io ne avrei diritto. Peccato che ho il difetto di essere italiana».

Noemi ogni giorno scruta le graduatorie e aggiorna il conto delle speranze che si affievoliscono. «Alla Federico II ci sono ancora 17 posti, a Tor Vergata 19. Milano e Bari sono già piene». Nei dubbi, ha una sola certezza. «Da grande farò il medico, lo voglio con tutto il mio cuore. Non mi arrendo e se quest’anno non succede niente, a settembre andrò a studiare in Spagna. Ma mi chiedo, è giusto giungere a tanto?».

www.corriere.it

Il punto è che in Italia non ci sono strutture per ospitare troppi studenti di medicina, nei corsi sono sempre circa in 100 e spesso non ci sono posti a sufficienza, a quello servono il numero chiuso e il test di ammissione.
Un'altra cosa che vorrei dire è che questi hanno sempre grandi sogni (in questo caso chirurgo in campo oncologico a 5 stelle) con la scusa di aiutare gli altri ma se vuoi aiutare qualcuno puoi fare di tutto, da scienze infermieristiche al fare la suora laica al volontariato.
Se vuoi diventare chirurgo è perchè vuoi fare la carrierona e guadagnare (e ci sta), dopo arriva l'aiuto degli altri, punto.
Smettiamola con questo buonismo del co.

Sì Iuzzolino ma questa ragazza ha capito che il buonismo in Italia ripaga specialmente per comparire sul Corriere. E se hai gli appoggi giusti ancora meglio.
Comunque ci sono delle omissioni abbastanza gravi in questo articolo che sono:

- la ragazza ha fatto 24 punti su 80, cioè pochissimi;

- i 20 punti erano solo per entrare in graduatoria;

- di fatto non ha superato il test;

- in questo momento alla facoltà di medicina della Federico II è una vera e propria abusiva e andrebbe espulsa dal Rettore in persona.

Questa ragazza mettendoci nome, cognome e faccia ci ha fatto una figuraccia.

Io farei attenzione a tirare in ballo le persone come fai tu... ti ricordi che casino è successo con la falsa avvocatessa, vero?

Domanda: ma tutto questo arzigogolato compilare di fogli presenza essendo "abusiva" non la può mettere in qualche sorta di guaio? Io ci starei attenta, e comunque così non può andare da nessuna parte. La regolare immatricolazione non è avvenuta, perciò i fogli presenza io li interpreto come una prova che si può ritorcere contro. Sperando che l'ateneo non pretenda poi un rimborso pecuniario per non avere un kaiser in mano poi...

In effetti il pericolo c'è, anche se non so precisamente come funziona a medicina...
Mi ricordo che quando ero alla statale (ovviamente mi riferisco a giurisprudenza) alle lezioni non erano presenti solo studenti, ma anche giuristi e curiosi (che dopo i primi due mesi sparivano perché si facevano due palle così ).
"Da noi" funziona in questo modo, ma suppongo che per loro la situazione sia nettamente diversa...

Bè, innanzitutto, il titolo è fuorviante: per assurdo basterebbe rispondere (correttamente) a una sola domanda del test per "passarlo", visto che si tratta di un test necessario a formare una graduatoria, e non un test del tipo "tutti quelli che fanno più di x punti verranno ammessi". Se davvero lo avesse superato nel senso che vorrebbero far credere, la ragazza in questione non avrebbe bisogno di fare l'abusiva. Onore a lei che ci crede, ma non trovo corretto che una persona possa frequentare gratis l'università pur essendo palesemente fuori graduatoria per la sede che ha scelto, a differenza di tanti altri che magari hanno visto di essere in fondo alla lista e si sono iscritti (pagando) ad altre facoltà come farmacia o chimica in modo da poterci riprovare l'anno dopo.

Recentemente ho letto sul Corriere un commento che mi ha fatto riflettere: una madre sosteneva di avere un figlio che continuava a provare ogni anno il test anche se nel frattempo si era laureato in scienze infermieristiche.
Il punto è che chi ha costruito medicina come corso di laurea è stato furbo perchè per esami e per crediti è quasi completamente incompatibile con scienze infermieristiche e lauree mediche simili, mentre in giurisprudenza si può fare i furbetti della triennale riconosciuta nella quinquennale, ecco un altro motivo per il quale da noi dovrebbe cambiare tutto.
Comunque ripeto che secondo me questa ragazza ha fatto malissimo a mettere nome, cognome e faccia perchè per prima cosa la butteranno fuori e come seconda cosa rischia anche eventuali incriminazioni.

Per Davide: e chi se lo scorda quel flame?
Io rimango convintissimo che l'"avvocatessa" sia arrivata a flammare da noi solo per vendere un paio di libri in più, anche perchè tu l'hai vista in qualche altro topic?

UniMarconcino, 12/29/2015 2:20 PM:

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mentre in giurisprudenza si può fare i furbetti della triennale riconosciuta nella quinquennale, ecco un altro motivo per il quale da noi dovrebbe cambiare tutto.

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Che debba cambiare tutto non ci piove e lo stiamo sostenendo da tempo >>>qui<<<, ma io non definirei "furbetti" quelli che nella facoltà-dipartimento di giurisprudenza passano dalla triennale alla quinquennale ottenendo due lauree... innanzitutto, anche se fanno scena, la seconda per i concorsi include la prima e poi per alcuni il passaggio classe 31 - LMG-01 come ben sai è stato un vero e proprio incubo.
Secondo me il discorso avrebbe senso per il passaggio L-14 - LMG-01, però ci si perderebbe comunque in tempo.

Una domanda mi sorge spontanea: Le lezioni nelle università statali non erano libere? In teoria si può assistere senza essere iscritti. Non è più così o vale solo per le facoltà ad accesso libero?

Giurisprudenza e medicina sono 2 dipartimenti universitari con i loro corsi di laurea ma quando pensate a medicina non dovete farlo con la mentalità da giuristi perchè sono 2 mondi diversi con regolamenti diversi e funzionamenti diversi.
I giuristi si formano dopo la laurea nei tribunali (durante i corsi di laurea fanno moltissima teoria che dà alcune basi ad esempio per capire le sentenze), gli studenti di medicina si formano fin dal primo anno in cui sono obbligati a frequentare per un mese circa un reparto: devi fare prelievi del sangue, ECG, medicazioni e molte altre cose fresco di diploma delle superiori, ovviamente sempre sotto il controllo di professori e responsabili.
Non funziona così dappertutto ma è molto frequente.
Questa ragazza non ha superato il test, si è auto-ammessa a svolgere quei compiti, ti sembra corretto?
A me no.
Sinceramente farei un mea culpa pubblico e cercherei di riabilitare il mio nome e cognome promettendo impegno per il prossimo test, fare un bagno di umiltà potrebbe essere una buona palestra per diventare un grande medico.

Proprio quello intendevo dire: che casini succederanno quando dovrà cimentarsi in quei compiti ospedalieri? Solo il tempo potrà dircelo, sempre che i media lascino perdere.
Ad ogni modo questa ragazza ha sicuramente tanta volontà e voglia di emergere... e queste due "cosine" nel mondo universitario sono a dir poco fondamentali.
Non posso che augurarle buona fortuna come faccio a tutte quelle persone che inseguono un sogno.

Ribadisco come sempre sostenuto su questo forum che il numero chiuso ad una facoltà universitaria è anticostituzionale e che dunque, in riferimento a medicina, sostanzialmente VIETA di realizzare a molti studenti di seguire il proprio sogno, ossia quello di diventare medici.
In parole spicce: per me il test a medicina è davvero una caz e una.... !!!!!
Scusate le volgarità, ma questo articolo inserito da Davide dimostra concretamente che per certi versi ho pienamente ragione io quando dico che è un'ingiustizia non permettere ad uno studente per un quarto di punto poter diventare medico.

Sono d'accordo ma se pensi che c'è una selezione anche per infermieristica...al tempo sono entrata al primo tentativo la prova l'ho sostenuta all'uni di Verona. Eravamo in ....mila. Comunque il corso di operatore socio sanitario ti avvantaggia nella pratica non di certo nella teoria (cultura generale chimica fisica matematica scienze biologia...). Per 100 posti a VICENZA (arrivata ottantesima) conta anche l'età anagrafica (io ero fuori la media). Avrei voluto tentare anche medicina per curiosità ma poi non ho fatto la selezione

Comunque è una bella carriera la tua, Francesca. Lo dico anche sulla base di altri post che ho letto.
Complimenti per il tuo impegno e la tua dedizione!

Grazie si fa quel che si può

Grande Francesca....ma non è che per caso sei un genio?

salvatore @, 1/15/2016 7:52 AM:

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Ribadisco come sempre sostenuto su questo forum che il numero chiuso ad una facoltà universitaria è anticostituzionale

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Penso che non sia un discorso di costituzionalità ma di fattibilità della cosa in campo lavorativo.
Cioè: se ci sono 10 posti da specializzando ogni anno per reparto tu ti prendi un'imbarcata da 60.000 studenti? Creeresti migliaia di disoccupati.