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Professore s'incatena davanti all'università di Udine

Ultimo Aggiornamento: 27/09/2015 14:26
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27/09/2015 14:26

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Costretto a tornare a Udine dopo una collaborazione con l’università di Ferrara: «Vittima di una manovra per liberarsi di un’altra docente»

E’ arrivato presto questa mattina, alla chetichella, e si è incatenato alla grata di una finestra dell’edificio. Sulle spalle ha appoggiato due cartelli, da uomo sandwich , con una scritta rossa su entrambi i fogli: «Danno collaterale».

Il professore ritiene di essere vittima di una doppia ingiustizia. Titolare di una cattedra come professore associati di storia dell’architettura a Udine fino al 2012, da quell’anno ha prestato servizio a Ferrara sulla base di una convenzione temporanea stipulata tra i due atenei.

Contestualmente un’altra docente, Paola Gennaro, docente di Progettazione architettonica era arrivata “in prestito” dall’ateneo di Ferrara. Entrambe le convenzioni vengono risolte quest'anno dall’ateneo e i due dovranno, dal 1 ottobre, tornare nelle rispettive università di appartenenza.

La risoluzione del contratto della professoressa Gennaro era già stata al centro di uno scontro con il presidente del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura, il professore Gaetano Russo. A chiederla il consiglio di dipartimento, per ragioni legate alla didattica.

La questione era arrivata al Senato accademico, che si pronunciava però per il mantenimento del posto. Il caso viene riproposto però in una riunione del consiglio di amministrazione di qualche giorno appresso, che invece decide vota per l'approvazione della risoluzione unilaterale del contratto.

«Si tratta di un sopruso – sostiene Zagnoni – che mi colpisce due volte: in primo luogo colpiscono me all’interno di una manovra per colpire la collega Gennaro. Devono giustificare in qualche modo la fine della sua collaborazione con Udine e quindi inventano motivi pretestuosi legati a questioni curricolari, peraltro inesistenti».

Per queste ragioni il professore si è rivolto al Tar per una richiesta di tutela cautelare. In pratica una sospensione del proveddimento in attesa della sentenza. Ma la tutela cautelare non è stata concessa. Stesso parere ha dato il Consiglio di Stato al quale ha fatto ricorso.

«Nel dipartimento –aggiunge il professore – ci sarebbe necessità di un’insegnate con le competenze curriculari della collega Gennaro. Non c’è un carico didattico specifico nel mio settore scientifico-disciplinare, mi chiedo pertanto quale insegnamento vogliano affidarmi. Ad oggi non sono chiare “le sopravvenute esigenze didattiche o scientifiche” con cui hanno giustificato il mio ritorno qui a Udine». I corsi ricominceranno tra quattro giorni e il professore spera di trovare una risposta a breve.

I termini della questione andrebbero ribaltati, secondo l'opinione del professore Gaetano Russo. «Il professor Zagnoni - replica il direttore del dipartimento di Ingegneria civile e Architettura - non è mai venuto a confrontarsi né con me né con il consiglio di amministrazione. Non capisco le ragioni della protesta quando gli organi preposti a questo genere di decisioni, sia in ambito accademico che legale, si sono pronunciati in modo chiaro».

Un problema che non ritiene possa risolversi con una manifestazione del genere. «Se il professore vuole farsi assumere da un'altra università lo faccia - aggiunge Russo - ma sia chiaro che è stato richiamato per via di necessità didattiche».

Sulla questione della cattedra è secco: «Elenco di materie e ore sono scritte nelle carte finite al Tar. Lui saprà cosa deve insegnare quando si presenterà a Udine per l'inizio dei corsi, cioè il primo di ottobre. Fino ad allora dovrebbe essere in servizio a Ferrara. Viene da domandarsi anzi come faccia a essere qui, pubblicamente di fronte a palazzo Florio, mentre dovrebbe essere in servizio».

Ma da palazzo Florio Zagnoni non sembra volersi muovere. «Io rimarrò qui – conclude – finchè i membri del consiglio di amministrazione dell’università, quelli cioè che hanno deciso la fine della mia collaborazione, non verrano qui a confrontarsi faccia a faccia con me».

A sostenerlo nella sua protesta c’è la professoressa Paola Gennaro, senza alcuna catena al piede ma ansiosa di un chiarimento con i colleghi. Finora l’unico incontro, in verità piuttosto casuale, è stato colrettore Alberto Felice De Toni, che entrando all'Università ha scambiato qualche battuta con Zagnoni.

Fonte e video (autore: Libero Dolce)
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