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Wind e 3 Italia si fondono, nozze tra i due operatori telefonici

Ultimo Aggiornamento: 19/09/2016 14:33
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01/09/2016 17:07

Via libera alla fusione Wind-H3g con l'ingresso di Iliad in Italia

La commissione europea ha autorizzato l'operazione: "Il settore rimane competitivo e consumatori continueranno a godere di servizi mobili innovativi a prezzi equi e su reti di qualità" ha detto Vestager. L'accordo aprirà il mercato italiano al gruppo francese


Dopo il bastone, la carota. L'Antitrust ha preso atto degli impegni assunti da Wind e H3g e dato il via libera alla fusione tra le due compagnie telefoniche italiane. L'operazione resta comunque subordinata all'ingresso della francese Iliad sul mercato italiano della telefonia mobile. "Possiamo approvare l'accordo perché Hutchison e VimpelCom hanno proposto misure correttive considerevoli, che consentono a un nuovo operatore di rete mobile, Iliad, di accedere al mercato italiano", ha dichiarato la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager.

La decisione odierna della Commissione Ue è il risultato di un'indagine approfondita sull'operazione che prevede la fusione di Wind (controllata dalla russa VimpelCom) e di H3G (controllata di Hutchison), rispettivamente terzo e quarto operatore sul mercato italiano al dettaglio dei servizi di telefonia mobile. Le misure correttive strutturali effettive proposte da Hutchison e da VimpelCom "sciolgono tutte le riserve sollevate dalla Commissione sotto il profilo della concorrenza" in quanto "consentiranno l'ingresso sul mercato italiano di un nuovo operatore di rete mobile, la società di telecomunicazioni francese Iliad".

Solo a maggio Bruxelles aveva bloccato in Gran Bretagna l'acquisizione della O2 di Telefonica da parte della 3G UK di Hutchison, per i "forti timori che clienti della telefonia mobile britannici avrebbero meno scelta e pagherebbero prezzi più elevati in seguito all'operazione, che danneggerebbe anche l'innovazione in un settore molto importante". In quel caso, secondo Bruxelles i rimedi proposti da Hutchison "non hanno affrontato adeguatamente i seri timori Ue" e - inoltre - "l'acquisizione avrebbe creato un nuovo leader del mercato britannico della telefonia mobile, rimuovendo un importante competitor e lasciando solo due operatori, Vodafone e BT's Everything Everywhere (EE), a concorrere con la nuova entità". Nel caso italiano, invece, "le parti possono crescere sfruttando i vantaggi della fusione delle rispettive attività, mentre gli utenti italiani di telefonia mobile continueranno a beneficiare di una concorrenza effettiva".

Nel dettaglio, le misure correttive per rispondere alle preoccupazioni di Bruxelles sono: la cessione al nuovo operatore (Iliad) di una determinata quantità dello spettro radio mobile della joint venture proveniente da diverse bande di frequenza (900 MHz, 1 800 MHz, 2 100 MHz e 2 600 MHz). Poi, il trasferimento/co-locazione (ossia condivisione) di varie migliaia di siti per l'installazione di stazioni base mobili dalla joint venture al nuovo operatore. Infine, un accordo transitorio (per l'accesso a 2G, 3G e 4G, e a nuove tecnologie) che permette al nuovo operatore di usare la rete della joint venture per offrire ai clienti servizi mobili a livello nazionale fino a quando non abbia costituito la propria rete.

Di fatto, il trasferimento dei blocchi di frequenze e dei siti di stazioni base mobili permetterà al nuovo operatore di sviluppare e lanciare la propria rete in Italia e di proporsi come quarto operatore di telefonia mobile, fornendo servizi al dettaglio ai consumatori e servizi di accesso all'ingrosso agli operatori virtuali di rete.

"La decisione di oggi fa sì che in Italia il settore rimanga competitivo, in modo che i consumatori possano continuare a godere di servizi mobili innovativi a prezzi equi e su reti di qualità", ha detto Vestager, sottolineando che "questo caso dimostra che in Europa le società di telecomunicazioni possono crescere non solo consolidandosi all'interno dello stesso paese, fatta salva la concorrenza effettiva, ma anche espandendosi oltrefrontiera, come Iliad in questo caso".

L'integrazione tra i due gruppi creerà un operatore con 31 milioni di clienti nel mobile e 2,8 milioni nel fisso. Inoltre, il nuovo soggetto che nascerà tra il matrimonio tra Wind e 3 Italia beneficerà di sinergie che permetteranno risparmi per 700 milioni di euro l'anno permettendo - dicono le due società - di "sbloccare investimenti per sette miliardi di euro in infrastrutture digitali in Italia". I ricavi complessivi delle due società nel 2015 ammontavano a 6,25 miliardi di euro.

www.repubblica.it
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