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"Non solo il voto di laurea, ma conterà anche l'ateneo di provenienza"

Ultimo Aggiornamento: 26/07/2015 13:49
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03/07/2015 15:38

Vi invito, cortesemente, a prendere visione di tale articolo.

http://www.repubblica.it/economia/2015/07/02/news/pubblica_amministrazione_dipendenti-118184390/?ref=HREC1-22


A vostro avviso, dunque, vi potrebbe essere una penalizzazione attuata nei confronti di chi, come noi, s'è rivolto a un'università privata fondata sul metodo d'apprendimento online?
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03/07/2015 16:24

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03/07/2015 18:25

Un po'elitario come provvedimento.
Quindi se uno non ha potuto studiare vuoi per possibilità economiche vuoi per possibilità "spaziali" (scusate il termine poco preciso, ma non riesco a trovare una definizione migliore) è penalizzato.

Bello.
Molto bello.


Curioso, comunque, di conoscere le varie classifiche universitarie e come sceglieranno i canoni.
[Modificato da S.Alessio 03/07/2015 18:25]



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03/07/2015 21:34

Bisognerebbe leggere nel dettaglio il ddl e soprattutto l'emendamento, ad ogni modo non penso che la questione ci riguardi o, meglio, probabile che ci riguarderà, ma in positivo: ci sono solo due "telematiche" valutate positivamente dall'ANVUR e la prima è la Marconi (senza contare >>>la classifica U-Multirank<<<), bisognerà vedere se si utilizzeranno criteri collegati alle valutazioni ANVUR stesse, per adesso è tutto abbastanza fumoso.
Riguardo il resto, scritto in modo assolutamente amichevole, attenzione a lasciare "tracce equivocabili" in internet: la Marconi offre didattica "telematica" nel senso che facilita il lavoro sui testi, >>>su cui si deve studiare<<<, con un metodo interattivo tutor-slide-approfondimenti, per il resto non c'è nessuna differenza con, ad esempio, l'Alma Mater e la Cattolica. [SM=g1944740]
03/07/2015 23:23

Sì, per quel che riguarda la valutazione ammetto d'esser curioso quanto voi.

L'emendamento, per ora, è ancora da infarinare per bene, oramai viene approvato di tutto e senza eccessivo zelo, oserei aggiungere.

V'è un radicale senso della "riforma", con l'attuale governo, e ci si rende conto che, come nel caso dello statuto dei lavoratori e come con la riforma della scuola, si fa quanto possibile per evitare la tutela della reale fascia "debole", addensando il potere nelle mani di dirigenti scolastici (la cui discutibile scelta arbitraria sarà intoccabile) e datori di lavoro.

Premessa politica a parte, concordo in pieno con te, Davide, anzi, mi permetto di dire la pratica dell'e-learning sarà adottata da prestigiose università pubbliche, il problema rimarrà nella solita speculazione fomentata da ottenebrata ignoranza, la solita che porta i figli della disinformazione a surclassare i nostri corsi di studio e i relativi titoli duramente guadagnati.

Ahimè, in questo governo ci sono molti disinformati, e lo dico da apolitico spettatore, senza prese di posizione.

Temo che i futuri canoni di valutazione non saranno altro che l'ennesimo fallimento della macchina legislativa.

Mi auguro vivamente che le tue prospettive, caro Davide, possano essere veritiere, ci confido molto.
[Modificato da Cax90 03/07/2015 23:26]
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05/07/2015 14:18

Dico la stessa cosa che ho detto nel topic linkato da Davide: in questo forum seguiamo sviluppi sul mondo universitario dal 2009 e ogni 2/3 mesi uscirà SEMPRE una notizia simile (sanzioni delle telematiche scarse dopo l'indagine della commissione della Carrozza, abolizione del valore legale del titolo di studio, problemi economici e chiusura università, ecc).
In Italia non cambia MAI niente e cmq non ci sono concorsi quindi è inutile spaventarsi.
Da quello che trapela i criteri sarebbero così demenziali (tipo le università con voti più bassi tenute più in considerazione) che questa sembra più una manovra provocatoria non si capisce bene verso chi.
Come dice giustamente Davide non cascateci perchè è chiaro che sarebbe una norma anticostituzionale.
[Modificato da Iuzzolino 05/07/2015 14:21]
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05/07/2015 17:15

Quel che si dice la famosa meritocrazia, argomento tanto nominato...e poi? Basta un articolo che metta in discussione il valore del titolo e si alza subito un polverone. Sperando che i concorsi si sblocchino e restando in attesa io direi di non dare troppo peso a questa notizia, soprattutto perchè non esiste una lista di università "migliori" rispetto a quelle "peggiori". Praticamente si parla di un emendamento dove non sono presenti i parametri di valutazione.
Quindi non ha senso preoccuparsi. E fare allarmismo.
Sarei curiosa di sapere i nomi della lista e chi valuterà e soprattutto la reazione che tutto ciò comporterà se mai andrà a buon fine. Per il momento...solo fuffa. [SM=g1944686]



Laureata L16 triennale Scienza della Pubblica Amministrazione

05/07/2015 21:31

Re:
FRANCESCA.TRETTO, 05/07/2015 17:15:

Quel che si dice la famosa meritocrazia, argomento tanto nominato...e poi? Basta un articolo che metta in discussione il valore del titolo e si alza subito un polverone. Sperando che i concorsi si sblocchino e restando in attesa io direi di non dare troppo peso a questa notizia, soprattutto perchè non esiste una lista di università "migliori" rispetto a quelle "peggiori". Praticamente si parla di un emendamento dove non sono presenti i parametri di valutazione.
Quindi non ha senso preoccuparsi. E fare allarmismo.
Sarei curiosa di sapere i nomi della lista e chi valuterà e soprattutto la reazione che tutto ciò comporterà se mai andrà a buon fine. Per il momento...solo fuffa. [SM=g1944686]



A dire il vero c'è una classificazione (effettuata dall'Anvur per conto del ministero) fatta su quel che concerne le diverse istituzioni universitarie, mi permetto di postare il link di un altro articolo, giusto per chiarire un po'.
http://www.repubblica.it/scuola/2015/07/04/news/concorsi_la_rivolta_degli_atenei-118308599/


[Modificato da Cax90 05/07/2015 21:34]
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05/07/2015 21:36

Quell'articolo praticamente dice tutto: ci sarà un ripensamento, per adesso chiusa la querelle. [SM=g1944738]
Personalmente concordo più o meno con Iuzzo e Francesca, volevo solo precisare che non ho mai parlato di "norme anticostituzionali" perché bisognerebbe andare a leggere le carte molto attentamente.
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06/07/2015 21:43

A prescindere dall'università, io penso che nel mondo del lavoro conta innanzitutto la capacità personale e come ci si vende ai colloqui di lavoro. Io lo dico sulla base della mia esperienza. Ho un diploma magistrale e nella mia vita ho fatto di tutto. Per un anno ho persino venduto arredamento senza avere una specifica preparazione. Il datore di lavoro odierno cerca persone flessibili e con spirito di adattamento.
Se nell'ambito pubblico mettono dei paletti io sono solo contento. C'è troppa gente che compra titoli di studio solo per entrare nel corpo di polizia di turno, o per farsi assumere dall'ente locale tal dei tali. E' ora di premiare il merito



LAUREA in L14 - Scienze dei Servizi Giuridici
07/07/2015 09:43

Re:
lupusalfa, 06/07/2015 21:43:

A prescindere dall'università, io penso che nel mondo del lavoro conta innanzitutto la capacità personale e come ci si vende ai colloqui di lavoro. Io lo dico sulla base della mia esperienza. Ho un diploma magistrale e nella mia vita ho fatto di tutto. Per un anno ho persino venduto arredamento senza avere una specifica preparazione. Il datore di lavoro odierno cerca persone flessibili e con spirito di adattamento.
Se nell'ambito pubblico mettono dei paletti io sono solo contento. C'è troppa gente che compra titoli di studio solo per entrare nel corpo di polizia di turno, o per farsi assumere dall'ente locale tal dei tali. E' ora di premiare il merito



Menzionate tanto la meritocrazia esaltandone ogni aspetto, ma non è in questo modo che la stessa può avvalorarsi.

Vengo da un ateneo che ho dovuto abbandonare per via del baronato universitario che lo governava, ho avuto la pessima idea di replicare malamente a uno dei suddetti "baroni", dopo l'ennesimo pesce in faccia, e le ripercussioni le ho rinvenute su tutti i fronti.

Anche io, come voi, annovero il merito nella sua forma più nobile, ma temo che questo provvedimento, nel caso venga messo in pratica, possa creare ulteriori disagi a ragazzi come noi.

Le riforme universitarie dovrebbero interessare, in primis, le istituzioni pubbliche, rivoltandole come calzini e facendo in modo di eliminare questi "signorotti" che permettono un degrado emergente... e anche in bella vista.

Comunque quel che ho scritto è limitato soltanto al mio pensiero, anzi, vi ringrazio per avermi reso partecipe delle vostre opinioni.


[Modificato da Cax90 07/07/2015 09:47]
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07/07/2015 10:33

La meritocrazia è importante e questo è un emendamento classista (dal PD che è un partito di sinistra? Esiste ancora la sinistra in Italia?), però ragazzi il punto è un altro.
Il problema sta più a monte di questi discorsi ed è questo: ci sono università fra cui molte telematiche di scarsa qualità (parole dell'ex ministro Carrozza), bisognerebbe cominciare a togliere l'accreditamento a chi non ha docenti e non fa ricerca, così facendo quelle università avrebbero corsi ristretti e non darebbero la possibilità di partecipare ai concorsi più importanti.
Abbiamo visto nei topic precedenti che la Giannini non solo non ha sanzionato queste università (in particolare telematiche) ma ha abbassato i requisiti di assunzioni.
Invece di discutere su come valutare le università per i concorsi dovrebbero togliere ad alcune di queste la possibilità di laureare per alcune professioni.
Si tratta di università che hanno aperto corsi di laurea a colpi di TAR, collegate a centri studio e prive di docenza, vi sembra giusto che possano piazzare i loro "studenti" ai concorsi? A me no.
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07/07/2015 11:42

Ragazzi probabilmente il vero problema non è tanto quello di ritrovarsi un po di concorrenza in più ai concorsi (sarebbe come aggiungere una goccia d'acqua nell'oceano), il problema vero è non vedersi precluso illogicamente e arbitrariamente la possibilità di partecipare ai concorsi stessi. Pensate, ad esempio, ai requisiti di ammissione ai concorsi in Magistratura, se dovessero aggiungere criteri selettivi sull'Ateneo di provenienza sarebbe oltremodo sconcertante anche se potrebbe non riguardare la Marconi (su questo concordo con Davide) ma attenzione nonostante l'opinione di Pedica, le telematiche, per pregiudizi e ignoranza, sono sempre le più attaccabili.
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08/07/2015 09:01

Comunque sembra che qualcosa si muova...

leggi:
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08/07/2015 12:03

Da questo articolo che ha inserito Ignazio sembra proprio che il nostro governo abbia fatto marcia indietro! Secondo me ci ha ripensato perchè l'idea di far pesare l'ateneo di provenienza nei concorsi pubblici, avrebbe danneggiato le università più piccole o meno famose, con la conseguenza di un minor introito per l'erario, ossia di tasse.
Comunque, secondo me, ha anche ragione Iuzzolino dicendo che ci sono i famosi ricorsi; un esempio su tutti è la prova preselettiva che era stata prevista per il concorso dell'agenzia delle entrate per l'anno 2015: chi infatti, non ha superato tale prova ed ha fatto ricorso, è stato ammesso a partecipare alla prova tecnico-professionale.
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11/07/2015 19:13

Come volevasi dimostrare!!!!!!!
Quando vedrò il titolo "Ministro dice basta: chiudiamo università Xxx" o "facciamo distinzione fra università" ci crederò.
[Modificato da Iuzzolino 11/07/2015 19:15]
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13/07/2015 13:37

Il problema è che quando un'università viene accreditata dal MIUR diventa un'istituzione, se il MIUR facesse ciò che tutta l'Italia spera da anni in base ai pareri dell'ANVUR (revocare l'accreditamento o, meglio ancora, cancellare le università scarse e fonderle ad altre) si autosputtanerebbe.
Per adesso nessuno ha avuto il coraggio di toccare le telematiche scarse e la Giannini le ha pure aiutate abbassando i requisiti della docenza.
Speriamo che ci ripensi e che qualcuno decida di salvare l'università italiana, questi discorsi sui concorsi sono solo il contorno di un problema molto più grande.

P.S. Ringrazio chi mi ha messo i like, fa piacere vedere che sempre più marconiani anche su altri siti si stanno rendendo conto del problema e che le università telematiche non sono tutte uguali.
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17/07/2015 12:47

https://twitter.com/Agenzia_Ansa/status/621778580700327936/photo/1



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17/07/2015 23:20

Avrei una domanda per UniMarconcino, voglio lanciare l'amo per vedere se scatta la rissa. [SM=g1944682]
Scherzi a parte, in questi ultimi giorni su alcuni gruppi Facebook dedicati alla Marconi dei troll hanno cominciato a pubblicizzare privatamente università "telematiche", tanto che molti marconiani si sono giustamente risentiti e l'hanno fatto notare sulle bacheche, così altri colleghi hanno confermato di essere stati vittime di questo spam apparentemente mirato. Secondo te c'è un disegno dietro questi accadimenti? E soprattutto si tratta delle "università scarse" di cui parli?
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18/07/2015 13:03

Cerco di rispondere il più tranquillamemnte possibile e senza fare nomi di università.
In questi anni la Marconi è stata vittima di attacchi di alcune telematiche, si va dal nome "UniMarconi" come parola chiave per pubblicizzarsi su Google e YouTube a studenti fake che abbiamo visto in questo forum e anche in quei gruppi su Facebook.
Aggiungo che la nostra università è stata più volte usata come "scudo" per difendere altre che erano indegne secondo l'ANVUR e il Ministro dell'Istruzione.
C'è un disegno dietro questi comportamenti? Secondo me la maggior parte delle volte no: è lo studente della telematica scarsa che capendo la sua situazione di svantaggio cerca di cambiare qualcosa in internet (invano), altre volte invece ci sono staff di pubblicitari che cercano di vendere il prodotto.
Università che sono valutate positivamente dall'ANVUR non hanno bisogno di mezzucci per competere con la Marconi (anzi, con queste sarebbe bello collaborare) ma ce ne sono altre che sono sotto la soglia della decenza e si capisce subito quali sono, basta guardarsi un pò attorno.
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