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Olimpiadi di Rio

Ultimo Aggiornamento: 16/12/2019 03:05
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25/06/2015 09:52

Manca un anno...

it.wikipedia.org/wiki/Giochi_della_XXXI_Olimpiade

Direi di usare questo topic per tenerci aggiornati su come si stanno preparando gli azzurri.
Intanto nel calcio siamo out:

www.lastampa.it/2015/06/25/sport/calcio/qui-azzurri/un-altro-biscotto-indigesto-italia-fuori-anche-dai-giochi-DCxHkob7IUHGDMlqyrmn9L/pag...
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26/06/2015 09:11

Già e adesso ci lamentiamo tutti del biscottone invece di aver giocato da [SM=g1944798] la prima partita. [SM=g1944682]
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07/12/2015 03:07

Nessuno ne ha parlato ma come vedete gli sviluppi sulle inchieste del doping?
Si parla di escludere la Russia da Rio e anche molti atleti azzurri fra cui Howe che ha risposto in un modo patetico (foto con stampelle).

www.gazzetta.it/Atletica/13-11-2015/iaaf-russia-sospesa-accusa-doping-stato-1309140051...

www.affaritaliani.it/sport/doping-da-howe-a-gibilisco-26-richieste-di-squalifica-del-coni-395...

La Russia a Londra aveva vinto 82 medaglie e nell'Olimpiade precedente a Pechino 72. Questi bombavano gli atleti ma non riuscivano mai a raggiungere USA e Cina, fa pensare.... no?
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22/06/2016 22:59

Secondo me il doping russo non era così sistematico come hanno detto i media, lo limitavano ad alcuni campi e infatti tutta l'atletica russa è stata ufficialmente squalificata.
Beccati anche Abbagnale jr. e ancora Schwazer che stavolta non ha chiesto scusa e si è portato dietro l'avvocato.
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25/06/2016 17:22

Stavolta Schwazer ha davvero esagerato e il suo avvocato l'ha sparata troppo grossa dando la colpa a una bistecca.
Il testosterone è un ormone vietato negli allevamenti, quando viene usato illecitamente viene messo mesi prima della macellazione per evitare che restino tracce nella carne e a Schwazer sono stati trovati livelli 11 volte superiori alla norma.
Non so con che faccia di bronzo sti qui si presentino davanti ai giornalisti e le sparino così grosse, senza vergogna.
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25/06/2016 21:43

Concordo totalmente.
Sembra la prima cosa che è venuta in mente a lui e al suo avvocato senza alcuna validità e senza la possibilità di trovare prove che sostengano la scusa.
Teoria completamente campata in aria al limite del ridicolo.
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29/06/2016 17:26

Il giaguaro Juma prima sfila con la torcia olimpica, poi scappa e viene ucciso:

www.huffingtonpost.it/2016/06/22/giaguaro-ucciso-olimpiadi_n_10607...

Com'è che si dice? Chi ben comincia...?
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11/07/2016 13:37

Out anche nel basket...tristezza
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11/07/2016 15:11

Continueremo a provarci come abbiamo sempre fatto, d'altronde in Croazia il basket è lo sport nazionale, anche se qui abbiamo una grande tradizione il perdere con loro era nell'ordine delle cose.
Sono abbastanza d'accordo con Iuzzo su BC: non puoi fare un'A2 con così tante squadre e con una sola promozione: tieni in ostaggio piazze importanti e ne valorizzi altre che non portano assolutamente nulla al movimento.
Steve su FB ha parlato di giovanili... sapete già che sono parzialmente d'accordo... per me i giovani si innamorano di uno sport se vedono campioni in prima squadra, bisogna anche organizzare campionati competitivi.
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11/07/2016 15:19

Donati: ''Ho combattuto la mafia del doping, sono minacciato e vivo nella paura''

L'allenatore di Schwazer: ''Esiste una santa alleanza tra settori corrotti della federazione internazionale di atletica e i russi. Nel nostro ambiente chi parla fa sempre una brutta fine, per difendermi andrò dal procuratore di Roma''

di ATTILIO BOLZONI - repubblica.it

ROMA - Sempre più solo e sempre più accerchiato, questa mattina ha parlato con "qualcuno che gli sta intorno" e l'inquietudine che l'ha accompagnato nei suoi ultimi drammatici giorni è diventata paura. Confessa Sandro Donati: "Sì, ho paura che possa accadere qualcosa di molto brutto a me o alla mia famiglia". Paura di cosa, professore? "Anche di perdere la vita". Non è soltanto una storia di qualificazioni olimpiche e di record, di allori e di medaglie. Una vicenda che è stata rappresentata come uno scandalo dello sport in realtà fa tanto odore di mafia, di clan, di soldi. E mistero dopo mistero si sta trasformando in un affaire internazionale dove le provette di urina s'intrecciano con grandi affari e grandi interessi, appetiti di consorterie criminali, intrighi e vendette. Sandro Donati esce allo scoperto, non si arrende, attacca. E denuncia: "Non mi sono piegato ed ecco perché adesso temo il peggio. Già la mia carriera di allenatore è stata stroncata 29 anni fa quando feci le prime denunce sul doping, ma oggi le contiguità fra alcune istituzioni sportive e ambienti malavitosi sono ricorrenti e dimostrabili".
Da Vipiteno, il ritiro scelto per allenare Alex Schwazer per le Olimpiadi di Rio e suo quartiere generale anche dopo l'assai sospetta positività al doping del marciatore che è finito in un gorgo fangoso, svela i suoi timori e annuncia: "Andrò al più presto alla procura della repubblica di Roma a rappresentare certe situazioni, ho molte cose da dire ma nei dettagli preferisco informare prima i magistrati. Per colpire me è stato macellato un atleta innocente che in passato ha sbagliato, ma che è un campione immenso che avrebbe sicuramente vinto a Rio la medaglia d'oro sia sui 20 chilometri che sui 50".

Chi l'ha voluto fermare?
"Questa storia porta con sé un messaggio molto chiaro: chiunque parla va messo fuori gioco, chi rompe il muro dell'omertà che c'è sul doping deve comunque pagarla cara".

Ci spieghi meglio: da dove provengono queste minacce per la sua vita?
"Più persone mi hanno sottolineato come sia stato un grande azzardo da parte di Alex Schwazer accusare gli atleti russi di doping. Ed è evidente il rapporto di corruttela reciproco che ha contrassegnato la relazione fra alcuni dirigenti della Iaaf (la Federazione internazionale di atletica) e le autorità sportive russe, finalizzato ad insabbiare o a gestire in maniera addomesticata i casi di doping".

E cosa c'entra tutto questo con la sua paura?
"Io ho avuto un ruolo fondamentale, collaborando con la procura della repubblica di Bolzano e con il Ros dei carabinieri, nell'individuazione di un gigantesco date base che era nelle mani di un medico italiano che collaborava e collabora ancora con la Iaaf. Nel date base c'erano centinaia di casi di atleti internazionali con valori ematici particolarmente elevati. E, tra questi, un gran numero di russi. Ho portato all'attenzione della Wada (l'agenzia mondiale antidoping) quel data base e nel frattempo la magistratura francese ha aperto un'indagine per riciclaggio e corruzione nei confronti del vecchio presidente della Iaaf Amine Diack che è stato arrestato ".

Lei sta dicendo quindi che la sua azione contro il doping ha provocato una rappresaglia?
"Ne sono sicuro. E ho cominciato a ricevere strane telefonate e anche strane mail che ho già consegnato alla magistratura. Una mi diceva: "Ho da comunicarti informazioni che ti riguardano, un accademico tedesco possiede documenti che dimostrano il tuo coinvolgimento nella vicenda del doping dei russi". Era firmata da una certa Maria Zamora, un nome e una persona che non conosce nessuno. Ho fatto le mie ricerche e sono arrivato alle conclusioni che la parte corrotta della Iaaf e i russi sono un tutt'uno".

Ma perché questo accanimento contro di lei?
"Perché c'è un sistema che non tollera che l'antidoping venga fatto da soggetti esterni alla sua organizzazione, in questo caso la Iaaf. La vicenda è stata in questo senso un'operazione quasi "geometricamente perfetta". Che lancia un avviso a tutti: di doping non si deve parlare, ce ne dobbiamo occupare solo noi istituzioni sportive e chi ne parla fuori fa sempre una brutta fine".

È una legge molto mafiosa, quella del silenzio.
"Il silenzio è la legge in quel mondo. C'è anche una complicità politica, ma non solo in Italia, in tutti i Paesi. Le manovre di isolamento nei miei confronti sono iniziate fra marzo e aprile di quest'anno quando hanno messo in circolo alcune informazioni false, secondo le quali io avrei avuto un ruolo marginale nella Wada. Un tentativo di delegittimarmi, il mio rapporto con la Wada è sempre stato intensissimo fin dal 2003. Eppure qualcuno ha scritto che io ero "un millantatore". Poi è arrivato il resto. L'8 maggio - il giorno prima che Alex vincesse a Roma la gara dei 50 chilometri per la qualificazione a Rio - qualcuno mi ha telefonato dicendomi "che sarebbe stato meglio che Alex arrivasse secondo". Una ventina di giorni dopo lo stesso personaggio mi ha ritelefonato consigliandomi di "non rispondere all'attacco dei marciatori cinesi" nella 20 chilometri. C'è gente che vuole condizionare i risultati, gente che ha interessi altri. Io, dopo 35 anni di attività, posso dire che non ho mai visto tanta coalizione di forze e tanti segnali inquietanti come in questa vicenda di Alex".

Professor Donati, lei è da una vita che combatte contro il doping. Ma davvero l'hanno lasciato sempre solo?
"Qualche mese fa alcuni deputati della Commissione Cultura della camera mi avevano invitato per un'audizione. Mi sono preparato, poi le istituzioni sportive hanno lavorato per depennare il mio nome. Silenzio. Vogliono solo il silenzio".

Come sta Alex Schwazer?
"È un ragazzo serio. È aggrappato a una piccola speranza che vede in me. Ma è così sereno che l'altro giorno mi ha detto: " Prof, se non mi vogliono, io farò altro". Io però non mi arrendo anche se vivo nel terrore. Ho paura ma non piego".
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11/07/2016 15:36

Ho unito il topic "Doping" con questo perché è qui che abbiamo parlato di Schwazer.
Comunque non so quanto giovi alla difesa tirare fuori complotti internazionali... già la storia della bistecca è stata tragicomica.
Sanno che Schwazer non avrà altre possibilità e si giocano il tutto per tutto.
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11/07/2016 19:49

Non è ammissibile che Schwazer ci sia ricaduto.
Era ovvio che lo avrebbero tenuto sotto controllo ...
Quando hanno parlato della bistecca mi sono detta che era sicuramente positivo.
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11/07/2016 21:37

Io mi fido di Sandro Donati, perché si è sempre battuto contro il doping, ha seguito Schwazer personalmente e se si fosse accorto di un uso di sostanze dopanti avrebbe interrotto la collaborazione, ha tutto da perderci a difenderlo se non fosse convinto della pulizia dell'altoatesino. A meno che Schwazer non sia un totale demente in quanto gli steroidi sono totalmente inutili in uno sport di resistenza.
La storia di Donati parla da sola: tecnico Fidal allontanato dopo aver denunciato una frode dei giudici in una gara, ha scritto nel 1990 un libro, "Campioni senza valore" in cui ha esposto e denunciato le pratiche dopanti incentivate dalla Federatletica italiana. In seguito è stato consulente in Coni e Wada nel campo della lotta al doping. Nell'altro libro "Lo Sport del Doping" ha denunciato le connivenze tra istituzioni sportive, politiche e pratiche dopanti, facendo nomi di grandi sportivi italiani. Non mi risultano querele per diffamazione, per cui si presume la veridicità.

Il caso Schwazer ha molti passaggi a vuoto e stranezze, e forse non capiremo mai di chi è la responsabilità.
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11/07/2016 22:26

Secondo me Schwazer se colpevole non sapeva come doparsi e ha preso la prima sostanza a disposizione che pensava di smaltire più velocemente.
E' vero che il testosterone è utile per aumentare il volume della massa muscolare però la marcia non è solo uno sport di resistenza.
In questo sito si parla di come allenare la muscolatura per i vari tipi di marcia.

www.my-personaltrainer.it/alimentazione/allenamento-mar...

Cmq devi ammettere che le dichiarazioni di Donati sbattono tantissimo contro quelle di Brandstaetter (l'avvocato di Schwazer).
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12/07/2016 00:33

Gli steroidi portano ad un aumento generalizzato della massa muscolare, quindi aumento di peso, per un marciatore è sfavorevole al massimo difatti hanno corporatura esile.


Cmq devi ammettere che le dichiarazioni di Donati sbattono tantissimo contro quelle di Brandstaetter (l'avvocato di Schwazer).



Perchè?
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12/07/2016 00:52


Gli steroidi portano ad un aumento generalizzato della massa muscolare, quindi aumento di peso, per un marciatore è sfavorevole al massimo difatti hanno corporatura esile.



Scusami ma per me quello che dici ha senso fino a un certo punto. Schwazer avrebbe potuto prendere testosterone anche solo per aumentare la determinazione in mancanza di altre sostanze (visto che in passato si dopava) o per l'azione anti-infiammatoria. Tralasciando il fatto che forse con un certo allenamento e una certa alimentazione si può massimizzare le proprie prestazioni ricorrendo al testosterone anche per la marcia.
Ti ricordo che Schwazer dopo essere stato fuori da gare ufficiali per 3 anni e 9 mesi ha vinto la 50 km di marcia ai mondiali a squadre di Roma, nemmeno questo per te è pò sospetto?


Perchè?



Perchè il primo ha parlato di complotti e il secondo ha ammesso la presenza di steroidi però ha dato la colpa a una bistecca. [SM=g1944682]
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12/07/2016 11:13

Re:
Fatascalza, 11/07/2016 19.49:

Non è ammissibile che Schwazer ci sia ricaduto.
Era ovvio che lo avrebbero tenuto sotto controllo ...



Infatti, non è possibile sarebbe stato proprio da polli. Io non ci credo, per me adesso è pulito.

@Iuzzo: da ignorante in materia, credo che l'avvocato abbia cercato di parargli un pò il c.... perchè la dava come una causa persa. Nell'impossibilità (chissà perchè...) di dimostrare che era pulito, ha cercato il male minore.
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12/07/2016 22:21

Dopo la boutade l'avvocato di Schwazer non si è più sentito.
Che l'abbia cambiato? [SM=g1944682]
Comunque sono abbastanza d'accordo con Iuzzo, spiace prima di tutto per lui come persona e come atleta e poi perché era una medaglia abbastanza sicura.
In via del tutto ipotetica potremmo dire che, essendo abituato al doping, il ragazzo ha preso quello che pensava di smaltire meglio prima dei controlli e che gli dava la forza necessaria per continuare, cone ricostruzione è perfettamente plausibile.
Peccato.
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13/07/2016 20:53

Re:
SteveH, 7/11/2016 9:37 PM:

Io mi fido di Sandro Donati, perché si è sempre battuto contro il doping, ha seguito Schwazer personalmente e se si fosse accorto di un uso di sostanze dopanti avrebbe interrotto la collaborazione, ha tutto da perderci a difenderlo se non fosse convinto della pulizia dell'altoatesino. A meno che Schwazer non sia un totale demente in quanto gli steroidi sono totalmente inutili in uno sport di resistenza.



O a meno che non ci possa perdere la faccia proprio perchè l'ha seguito personalmente come scrivi.
Un'altra ipotesi è che il pollo sia Donati, cioè che Schwazer gliel'abbia fatta sotto il naso.
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15/07/2016 13:21

Tutti quei controlli tutti negativi sia prima che dopo quel 31 dicembre, per una sostanza che in quella piccola dose rilevata ha senso (ossia dà i benefici di recupero e la "determinazione" che dice Iuzzo) solo se presa ripetutamente, per me parlano a favore di Schwazer.
Con tutti i controlli che fa, aumentati con il passaporto biologico rispetto agli anni in cui vinse alle olimpiadi di Pechino. Ne ha fatti (dice Donati) una ventina da parte della IAAF e del CONI, dichiarandosi disponibile 24 ore su 24, laddove tutti gli altri "offrono" una finestra oraria. Senza dimenticare i 35 a sorpresa tramite l'ospedale San Giovanni di Roma, che ha accettato di fare per dimostrare anche agli allenatori di essere meritevole di fiducia. O è un gesto compulsivo di un drogato oppure sapeva tutto e ci mente anche Donati: in quest'ultimo caso sarebbe la più grossa delusione di sempre.

Elenco le anomalie del nuovo "caso Schwazer":


1- Il controllo si è svolto, solo per lui, nell'insolita giornata del primo dell'anno.
2- Dopo il prelievo il campione ha fatto un lungo viaggio verso la Germania, rimanendo a disposizione degli ispettori per l'intera giornata, fino al mattino successivo.
3- E' stato consegnato al laboratorio non in forma anonima come prescritto, ma con l'indicazione che proveniva da Racines, un piccolo comune dove solo Alex fa atletica ad alto livello...
4- Il laboratorio di Colonia - che è il più avanzato al mondo - non ha riscontrato nulla di sospetto nell'urina di Alex che è dunque risultata negativa.
5- Qualcuno della IAAF, invece, "vedeva" al di là dei super esperti di Colonia e si è dato da fare per circa tre mesi per poi chiedere a Colonia "per favore fate un esame approfondito su quell'urina? "
6- Dall'esame approfondito sono risultate leggere tracce di testosterone e il 13 maggio il direttore del laboratorio ha comunicato alla IAAF questa misteriosa positività di cui solo la IAAF aveva avuto sentore.
La IAAF, invece di trasmettere subito la notifica della positività alla Federazione Italiana di Atletica, alla WADA e a Schwazer, se l'è tenuta in un cassetto fino al 21 giugno: un mese e otto giorni di stand by, quanto bastava per far scivolare Alex fuori dai giochi olimpici.

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