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La riforma del senato secondo "Matteo"

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2015 10:22
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01/10/2014 17:47

L’8 agosto il senato ha approvato in prima lettura la riforma costituzionale che supera il bicameralismo paritario, introduce il senato non elettivo e riforma il titolo V della costituzione. I voti a favore sono stati 183, con quattro astenuti. L’opposizione, cioè Sel, la Lega Nord, Il Movimento 5 stelle e Gal, non ha partecipato al voto.
Ora il disegno di legge, firmato dalla ministra Maria Elena Boschi, per diventare legge dovrà prima passare alla camera per altre tre letture (quattro in tutto) e poi di nuovo al senato. Esiste anche la possibilità che sia sottoposto a un referendum popolare confermativo.

Come sarà il nuovo senato.
Tra le principali novità della riforma c’è il rinnovamento del senato. I senatori non saranno eletti dai cittadini, ma dai consigli regionali. Nel nuovo senato siederanno 100 senatori (oggi sono 315): 95 rappresentanti delle istituzioni territoriali (74 consiglieri regionali e 21 sindaci) e cinque nominati dal presidente della repubblica. La durata del mandato dei senatori coinciderà con quella degli organi delle istituzioni territoriali. Il loro mandato durerà sette anni. I nuovi senatori conserveranno l’immunità parlamentare, quindi non potranno essere arrestati.
Il senato inoltre, non sarà più un organo legislativo con pieni poteri: potrà votare solo per riforme costituzionali, leggi costituzionali, leggi elettorali degli enti locali e ratifiche dei trattati internazionali, leggi sui referendum popolari e il diritto di famiglia, il matrimonio e il diritto alla salute. La camera quindi potrà approvare delle leggi senza che siano approvate anche dal senato. E sarà l’unica assemblea legislativa a votare la fiducia al governo, senza l’autorizzazione del senato stesso.

Come cambia il titolo V della Costituzione:
Il ddl Boschi cambia anche in parte il titolo V, quella parte della Costituzione che regola le attività di comuni, province e regioni. La riforma in questo caso aumenta le competenze dello stato su alcune materie come l’istruzione, la tutela dell’ambiente e dei beni culturali, l’organizzazione dei servizi sanitari, la mobilità e le infrastrutture. Sarà permesso anche il commissariamento di regioni ed enti locali in caso di dissesto finanziario.

I referendum:
cambiano le regole sui referendum abrogativi, attraverso la modifica dell’articolo 75 della costituzione. La riforma introduce un doppio quorum: per essere valida, la consultazione avrà bisogno di 500mila firme e della partecipazione della maggioranza degli aventi diritto, oppure di 800mila firme con la partecipazione della maggioranza dei votanti alle ultime elezioni della camera.

Come cambia l’elezione del Presidente della Repubblica:
la riforma modifica anche i quorum per l’elezione del capo dello stato, che sarà votato dai deputati della camera e dai 100 senatori. Dopo il quarto scrutinio sarà sufficiente la maggioranza dei tre quinti dell’assemblea. Dopo l’ottavo scrutinio basterà la maggioranza assoluta.

Subito dopo l’approvazione del ddl saranno applicate altre norme, tra cui l’abolizione del Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, e il tetto agli stipendi di presidenti e consiglieri regionali, che non potranno essere superiori a quelli dei sindaci del comune capoluogo.

internazionale.it

A questo punto la domanda nasce spontanea: dov'è finita la riforma? Perchè non è ancora stata esaminata dalla Camera?

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Post: 3.375
Città: MILANO
Età: 46
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08/10/2014 21:11

Ti rispondo subito: Renzi & Co. stanno lavorando sul Jobs Act, recentemente c'è stata una riunione internazionale in cui hanno partecipato Cameron, la Merkel e altri pezzi da 90 e oggi c'è stata la fiducia al Senato.
In pratica c'è una riforma del lavoro in atto.
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Post: 4.476
Città: TERZIGNO
Età: 47
Sesso: Maschile
09/10/2014 00:04

Quello che mi domando io è: perchè lasciare in sospeso una riforma e dedicarsi ad un'altra? Non sarebbe meglio completarne prima una e poi iniziarne un'altra?
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Post: 284
Sesso: Maschile
03/02/2015 11:40

L'italicum a mio giudizio è peggio del porcellum. Perchè sminuire il senato? Che venga soppressa la Camera dei deputati! Sono 630 i deputati! E poi non dimentichiamoci che il Senato è una istituzione millenaria! Per non parlare poi del fatto che i senatori continueranno ad essere nominati. E' la casta che moltiplica la casta! Di male in peggio.
Chiudo dicendo che il presidente della repubblica deve essere eletto dai cittadini, altro che le pagliacciate di accordi politici tra i partiti.



LAUREA in L14 - Scienze dei Servizi Giuridici
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Post: 3.498
Città: VERONA
Età: 43
Sesso: Maschile
11/03/2015 09:15

Io penso che sia stata fatta questa riforma per velocizzare il processo legislativo che era non lento ma LETARGICO, si è capito che ormai contano più le banche che la politica e si sono organizzati per prendere decisioni lampo a seconda di come gira l'economia.
Oggi Casini a Mattino Cinque ha detto testuali parole: "piuttosto che tenere un Senato così monco è meglio sopprimerlo", traete voi le conclusioni sull'idea di questi politici.
Cito Repubblica.it sulla riforma del Senato.

Continuerà a chiamarsi Senato della Repubblica, ma sarà composto da 95 eletti dai Consigli Regionali, più cinque nominati dal Capo dello Stato che resteranno in carica per 7 anni. Avrà competenza legislativa piena solo sulle riforme costituzionali e le leggi costituzionali e potrà chiedere alla Camera la modifica delle leggi ordinarie, ma Montecitorio potrà non tener conto della richiesta. Su una serie di leggi che riguardano il rapporto tra Stato e Regioni, la Camera potrà non dar seguito alle richieste del Senato solo respingendole a maggioranza assoluta.
I 95 senatori saranno ripartiti tra le regioni sulla base del loro peso demografico. I Consigli Regionali eleggeranno con metodo proporzionale i senatori tra i propri componenti; uno per ciascuna Regione dovrà essere un sindaco.
I nuovi senatori godranno delle stesse tutele dei deputati. Non potranno essere arrestati o sottoposti a intercettazione senza l’autorizzazione del Senato.
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Post: 4.476
Città: TERZIGNO
Età: 47
Sesso: Maschile
11/03/2015 10:22

A mio avviso è una buona riforma, però qualche modifica verrà ancora fatta, vedremo.
Per quanto attiene poi, alle riforme in generale (abolizione delle provincie, riforma della scuola etc.), visto il clima politico attuale, il cammino è ancora lungo. Ha fatto male il PD a rompere il Patto del "Nazareno" con Forza Italia.
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