Studentessa della Sapienza falsifica il libretto universitario e finisce a processo

Quattro esami: due trenta, un ventotto e persino un trenta e lode; peccato che la ragazza non ne avesse sostenuto nemmeno uno. Accusata di falsità ideologica e materiale, la ragazza dovrà ora rispondere del suo operato davanti al Giudice del Tribunale monocratico di Roma.

I fatti risalgono al 2007; la vicenda è stata scoperta quando la studentessa, iscritta alla seconda facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università La Sapienza, avrebbe inoltrato la sua domanda di laurea alla segreteria di facoltà. Scattati i controlli, gli addetti hanno scoperto l’illecito: all’appello mancavano quattro esami essenziali per ottenere il titolo. Sul libretto presentato dalla ragazza, tuttavia, le prove risultavano sostenute: la studentessa, infatti, aveva falsificato le firme dei quattro professori.

Una scorrettezza che è costata, oltre al rinvio a giudizio, anche l’invalidamento dei 19 esami effettivamente sostenuti dalla ragazza: le quattro prove falsificate, infatti, erano relative ad altrettanti corsi propedeutici, senza superare i quali è impossibile accedere agli esami successivi.

Insieme alla studentessa, andranno alla sbarra anche il direttore e il preside della facoltà, entrambi accusati di omessa denuncia. La ragazza, intanto, ha ripetuto il percorso accademico dal principio, si spera, stavolta, senza aggirarne nessun passaggio.

www.corriereuniv.it

Certo che per fare simili cose , bisogna avere una faccia tosta non comune....
Per poi ottenere cosa? Di doverli rifare tutti e una reputazione rovinata.
Non so se si tratti di temerarieta' o stupidita'.

Questo è un caso anomalo perché di solito chi comincia a falsificare il libretto lo fa in continuazione fino alla laurea, a quanto pare questa studentessa aveva fiutato una (falsa) scorciatoia e ci si è ficcata alla grande.
La notizia ha fatto molto scalpore: praticamente è finita su quasi tutte le testate più importanti con focus e precedenti, bell'esempio del cavolo!

www.studenti.it/universita/nius/studente-medicina-falsifica-libretto-universit...

Certo, quello che non comprendo e' come ad una persona vengano in mente simili idee...anche perche' oltre alla firma sul libretto, la studentessa sapra' che esiste anche il registro, come pensava di farla franca? E di superare i controlli dell'intero percorso accademico che la segreteria effettua al deposito della tesi?
Credo sia un'idea folle!

Infatti il falsificare il libretto è quasi sempre finalizzato a far credere ai parenti e agli amici che ci si sta laureando, scelta che poi porta spesso addirittura a suicidi, l'abbiamo visto più di una volta. Per adesso non ci sono tanti precedenti di quello che è successo (falsificare il libretto per completare il percorso universitario), questo per esempio ce l'avrebbe anche fatta se non fosse stato per un controllo successivo alla laurea:

unimarconi.freeforumzone.leonardo.it/d/10562283/Si-laurea-senza-aver-fatto-esami-studente-pugliese-beffa-il-Bo/discussi...

Due altre vicende veramente pazzesche sono queste (la seconda si trova al settimo post):

unimarconi.freeforumzone.leonardo.it/d/10593850/Cagliari-Colossale-messa-in-scena-di-una-studentessa-di-giurisprudenza-sbugiardata-sul-sito-dell/discussi...

Si avevo letto, e' qualcosa di incredibile.
Per quanto concerne il falsificare il libretto per dimostrare ad amici e parenti che la laurea e' vicina, non ho parole.
Credimi, mi sono laureata a 34 anni, quindi ho amici laureati molto piu' giovani; avevo interrotto gli studi e comprendo sia il disagio che l'imbarazzo nel dirlo a parenti o amici, oppure il senso di inferiorita' nei confronti di chi te lo fa pesare, per non menzionare le espressioni di chi ti guarda quando gli dici che ti sei iscritto ancora alla veneranda eta' dei 32 anni!
Mi sono sentita anche io a disagio, a volte anche meno intelligente di chi conclude un percorso senza intoppi a 23/24 anni, tuttavia non cambierei quelle sensazioni di inferiorita' con una laurea non meritata, con le menzogne, con l'apparenza che cela il niente.
Ciascuno di noi ha un percorso o ha incontrato qualche difficolta', ma l' importante e' comportarsi correttamente, studiare, non demoralizzarsi e cercare di arrivare alla meta, ma con dignita' , non con l'inganno.
Ripeto, anche a me sarebbe piaciuto finire in eta' piu' giovane e spesso sono stata messa in difficolta' da frasi come: " ma ti ritiri? Perche'? Quanto ti manca? Tizio ha finito gia' anni fa",ma non ho mai pensato di falsificare esami o l'intero iter.
Certe persone hanno difficolta' ad essere se stesse, di saper perdere, di ammettere una difficolta' e preferiscono crearsi una apparenza dorata.

Perdonami, non vorrei minimizzare il tuo post che comunque è bello e interessante, ma quando andiamo a giudicare fatti come questi non dovremmo paragonarci ai protagonisti delle vicende perché non conosciamo il loro ambiente familiare, come sono stati educati e soprattutto le loro esperienze. Tra l'altro ogni esperienza è soggettiva, per cui ciò che per te può essere bello per me può essere brutto.
Tu sei tu... e sei stata bravissima, ma loro sono loro... e magari non ce l'hanno fatta per qualche motivo che non conosciamo e, anzi, che non possiamo conoscere.
Credo che alla base di molte storie come quelle che abbiamo letto ci siano delle aspettative abnormi soprattutto dei genitori condite da poca considerazione in se stessi e da tante delusioni, ma ogni vita fa storia a sé ed è veramente difficile dire la propria a riguardo.
Molti giovani poi non riescono a "gestirsi" subito dopo le superiori/il liceo in quanto non del tutto responsabili, di conseguenza vivacchiano un po' di anni, non facendo nulla, pensando a volte anche a falsificare il libretto.
Direi a chi ci legge e che magari si trova in quelle condizioni, come giustamente hai fatto tu, di non mollare mai, di riprendere a studiare e di parlare della propria situazione con qualcuno che sia responsabile (genitori, centri di consulenza motivazionale universitari, centri di ascolto psicologico gratuiti, ecc...).

Si quello che dici e' vero , magari ho sbagliato nel fare il paragone e sicuramente non ho tenuto conto le aspettative dei genitori che si traducono in una pressione enorme.
Tuttavia mi e' impossibile pensare di poter scegliere simili imbrogli o meglio: simili frodi si possono anche porre in essere, ma ora che e' stata scoperta? Che diranno i genitori? Come vivra' la ragazza il fatto di essere stata scoperta?
Mi sembra una vergogna ben piu' grande del non passare un
esame o di laurearsi in ritardo.
Quando si mente in tal modo, si pensera' anche a cosa accadrebbe nel caso in cui si venga scoperti .... ed e' quel pensiero che dovrebbe farci desistere.
Mi spiego meglio: davanti a pressioni/aspettative, quale male e' minore? Ammettere di finire in ritardo o essere sbugiardati sui giornali unitamente a dover rifare un intero iter accademico (oltre alla credibilita' persa per sempre) .

Sono d'accordo, anche perché, detto spudoratamente, i media non spendono neanche un minuto a pensare se è il caso di pubblicare o non pubblicare una tua foto e il tuo nome e cognome.
Purtroppo i giovani d'oggi vivono in un limbo dove non hanno chiari il loro futuro e i valori dell'impegno e della costanza e il "bello" è che fondamentalmente non è nemmeno colpa loro.

Si, e il paradosso e' la legge sulla privacy:dove non serve grande privacy e burocrazia ,salvo poi violarla senza pudore nei casi in cui sarebbe opportuno rispettarla.

Mi chiedo cosa aspettino le università italiane ad informatizzare il tutto, se la domanda fosse da presentare online tramite la propria pagina studente questi problemi non ci sarebbero, perché sarebbe il sistema stesso a impedire la richiesta di chi non è in possesso dei requisiti. Ma noi no, continuiamo a volere la carta stampata in triplice copia, poi fa niente se un foglio viene perso e si rischia di mandare tutto a monte. Mah....

L'hai chiamata ed eccola qua:

www.palermotoday.it/cronaca/universita-modulo-domanda-laurea-onl...

Per adesso solo a Palermo e in poche altre università.
Secondo me questa "innovazione" creerà ancora più problemi.

Se siete curiosi di sapere com'è andata avanti la vicenda...

Studentessa falsifica il libretto, cinque mesi di reclusione

Pagherà con cinque mesi di reclusione l’errore commesso nel 2007. Una studentessa di Medicina dell’Università La Sapienza è stata condannata a cinque mesi di carcere per i reati di falsità ideologica e materiale, dopo che, sette anni fa, aveva falsificato il libretto universitario, inserendo quattro esami mai sostenuti.
Dopo aver consegnato il libretto presso la segreteria degli studenti e dopo una serie di controlli incrociati, sono emerse le “magagne” della ragazza. Dopo aver scoperto l’illecito, alla studentessa sono stati invalidati anche i 19 esami effettuati. Ora è arrivato anche il verdetto del giudice, che ha condannato la ragazza a cinque mesi di carcere, emettendo inoltre un verdetto di censura nei confronti del preside di facoltà e del direttore di corso per omessa denuncia.

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