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"Vendo laurea in scienze politiche. Come nuova, non l'ho mai usata"

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2019 18:43
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20/11/2014 17:33

... e si continua...

Mette un annuncio sul web per vendere la laurea: "Ho mandato 4mila curricula"

Mirko si è laureato e ha subito cominciato a cercare lavoro. Ha mandato in un mese quasi 4mila curricula. Non ha trovato niente e quindi ha messo in vendita la laurea a solo un euro


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Si chiama Mirko, ha 33 anni e a ottobre si è laureato in Scienze Politiche e Diplomatiche delle Organizzazioni Internazionali. Lo si può leggere nell'annuncio che lui stesso ha pubblicato su subito.it, dove per un euro ha deciso di mettere in vendita il titolo di studi appena conseguito. La ragione? Perché, come si legge nell'annuncio, è "completamente inutile per cercare un lavoro serio". Così gli abbiamo chiesto che percorso di studi ha fatto e quali difficoltà ha avuto nel cercare un impiego.

In che hai fatto la tesi?

In storia contemporanea, sulle contestazioni studentesche e gli anni di piombo. Una panoramica storica del terrorismo in Italia. In realtà la mia è una carriera accademica particolare perché l'ho interrotta nel 2001 per lavoro. Ho sempre lavorato mentre studiavo ma poi ho trovato un impiego nella pubblica amministrazione e ho messo da parte gli studi per un po'. Poi mi hanno licenziato, così ho terminato il mio percorso.

Spiegaci esattamente cosa stai vendendo e perché a solo un euro...

Sto vendendo il mio titolo. Non so se avete notato la feluca dei goliardi come foto dell'annuncio. Questo per far capire che la mia era una provocazione visto che ci sono un sacco di neolaureati come me, alla ricerca di una stabilità.

Nell'annuncio dici che la tua laurea è "ottima per arredare il vostro salotto di casa, fantastica per occupare spazio ed ingiallire la carta da parati". Come mai non l'hai appesa nel tuo salotto?

Perché ancora non la ho. Questa cosa è ancora più paradossale: in Italia ti laurei ma non c'è neppure il pezzo di carta, devi aspettare un anno.

Tornassi indietro ti iscriveresti di nuovo all'università?

Ho due risposte a questa domanda: la prima è che adesso spesso penso che il giorno che ho preso in mano la penna, avrei dovuto prendere il cacciavite. Adesso farei un lavoro manuale, non sarei un disoccupato intellettuale e avrei più soldi nel portafoglio. Poi ci ripenso e di qui la seconda risposta: avrei comunque studiato Scienze politiche, non avrei però interrotto il mio percorso di studi lavorando. Avrei finito prima, fatto un master all'estero e me ne andrei via dall'Italia. In modo da essere più 'concorrenziale'.

Che intendi?

Ai colloqui che ho fatto molti mi hanno detto che non mi potevano assumere proprio perché non ero stato all'estero. Mi hanno consigliato di andare in Germania, a Londra e poi tornare qui per poter essere più concorrenziale. Capito? Quando torni dall'estero sei più concorrenziale? Ma se io vado all'estero ci rimango.

Quanti colloqui hai fatto? Come sono andati?

Ne ho fatti tantissimi. Addiritutra mi sento di dirti che alcuni li ho rifiutati, perché ho 33 anni e non vorrei fare l'operatore di call center. Alcuni mi hanno proprio lasciato di sasso. Uno a Spinaceto, per fare la segretaria a 600 euro al mese, dove il datore di lavoro mi ha proprio detto "se assumo te mi moglie mi da un monumento". Allora gli ho chiesto se come segretarie aveva sempre assunto donne in minigonna. Non solo mi ha detto di sì, ma mi ha anche specificato che non mi avrebbe assunto perché io avevo troppe competenze per quel lavoro e lui, da datore di lavoro, sapeva che se avessi trovato un impiego migliore lo avrei lasciato a piedi. In un altro colloquio sempre a Roma mi hanno portato direttamente nell'ufficio del presidente. Ho pensato di essere su scherzi a parte: lui, dopo che sono entrato e mi sono acccomodato mi ha parlato della sua vita per un'ora e quaranta senza chiedermi nulla. Dopo che mi ha detto che la figlia era diventata avvocatessa ma aveva fatto l'esame in Spagna, mi sono alzato e sono andato via. Solo in quel momento mi ha chiesto se volevo vendere polizze assicurative, ma era troppo tardi.

Quindi adesso che stai facendo?

Il mio lavoro adesso è carcare lavoro. Penserai che sono scemo ma io mi sveglio tutte le mattine alle otto, alle 13 stacco per mangiare e poi continuo a mandare curricula fino alle 19. Da ottobre di curricula ne ho mandati 3785, li ho davvero mandati dappertutto. Ma un lavoro non mi è arrivato.

Nel tuo annuncio hai scritto anche "massima serietà e precisione negli imballaggi. Che volevi dire?

Nel mio lavoro sono sempre stato preciso, ero sempre il primo ad arrivare in ufficio e l'ultimo ad andarmene. Mi ritengo una persona precisa, forse pure troppo. Quindi ho pensato che avrei garantito un ottimo imballaggio, fatto con molta precisione, anche per il mio acquirente.

Selene Cilluffo

www.today.it

Qualche commento all'articolo...

Carissimo Mirko hai affermato in questa intervista che la pergamena del titolo di laurea conseguita può... occupare un posto delle nostre camerette! Ebbene, considerando il tuo gesto di umorismo, sono convinto che il tuo futuro sarà pregno di soddisfazioni. Il mio convincimento non ti darà certezze ma un po' di speranze in più! In bocca al lupo... anche se son convito che non è giusto che...crepi il lupo!
Carlo

La laurea serve sempre, ma attenzione, quale laurea??? Se una persona perde tempo in Scienze Politiche e Diplomatiche e via discorrendo solo per avere un foglio con su scritto Laurea faceva prima a scriverlo su un A3 ed evitare di prendersi per i fondelli. Diciamocelo pure, le persone si iscrivono nelle Facoltà meno difficili, mostrando il minimo impegno pretendendo poi di laurearsi e lavorare immediatamente. Per fortuna non è così. Un consiglio: iscriviti in Medicina, in Ingegneria, in Fisica o in Filosofia sempre se riesci a superare i Test di ingresso e quando ti laurei faccelo sapere se lavori o no.
Calogero

Ti risponde un laureato in scienze politiche assunto a tempo indeterminato dallo stesso anno in cui ha preso il suo "foglio A3". Non è stato facile come credi, e non so spiegarti quanto più ricco io mi senta rispetto a prima. Ma probabilmente per menti pratiche come la tua sono degni di lavorare solo medici e ingegneri. In Europa esistono scuole di alta formazione che indirizzano agli studi legati alla politica e l'amministrazione del territorio, qui da noi sono semplicemente considerati inutili. Mmmmh.... chissà come mai ci troviamo il paese che abbiamo.
Giovanni

Il problema è che nel pubblico ci sono geometri che fanno il lavoro degli ingegneri, persone che hanno fatto il magistrale a fare i contabili, tutti assunti senza concorso ma con parentopoli, ma adesso e tardi per rimediare. Poi è vero che ci sono tante lauree inutili.
Pietro
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