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Elsa Fornero, i suoi studi sulle pensioni per garantire giustizia fra le generazioni

Ultimo Aggiornamento: 18/11/2011 14:21
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18/11/2011 14:18

Altre buone notizie. Un errore che, a mio parere ha commesso l'ultimo governo di Centro-destra è stato quello di non metter mano alle pensioni. Un po' perché la CGIL faceva muro, un po' per la politica populista della Lega. L'attuale ministro del Lavoro del governo (pseudotecnico) Monti ci prepara, finalmente una riforma sul sistema pensionistico italiano.
Dovrebbe garantire con una riforma coordinata tra mondo del lavoro e sistema pensionistico, con un forte imprinting liberale, più giustizia per i giovani, più facilità per i licenziamenti e meno oppressione per le assunzioni.


Elsa Fornero, professore ordinario di economia all'università di Torino e vice presidente della compagnia San Paolo, collaboratrice de Il Sole 24 Ore, è un'esperta di sistemi previdenziali. Al centro delle sue ricerche c'è il problema della sostenibilità dei sistemi, vale a dire come si può assicurare che il debito previdenziale contratto con le varie generazioni possa essere onorato.

La sostenibilità non rappresenta semplicemente un fattore fondamentale per il bilancio dello Stato ma costituisce anche un elemento indispensabile per l'equità. Se una generazione incassa in pensioni più di quanto ha pagato come contributi, mette un'ipoteca sui risparmi di quanti verranno dopo. Per questo Fornero è una sostenitrice del metodo di calcolo contributivo delle pensioni, che collega in modo stretto l'importo degli assegni ai contributi e all'aspettativa di vita al momento della pensione. Con gli ultimi editoriali su Il sole 24 Ore Elsa Fornero ha sollecitato il Governo a estendere il calcolo contributivo pro rata, vale a dire l'estensione del calcolo contributivo anche a coloro che sono stati esclusi dalle vecchie riforme, d'ora in poi.


Il contributivo deve diventare, secondo Fornero, il sistema di calcolo delle pensioni anche per i professionisti iscritti alle casse di previdenza private. Contributi troppo bassi da parte degli iscritti e pensioni calcolate con il metodo troppo generoso del retributivo sono, per le casse dei professionisti, tarli pericolosissimi. Senza contare un "difetto" strutturale delle casse: il bacino degli iscritti è troppo ristretto e per questo pericolosamente sensibili alle variazioni negative, di reddito o demografiche, sia di settore sia generali.


Tratto dal Sole24ore
[Modificato da Renton. 18/11/2011 14:21]





in claris non fit interpretatio
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