Una mail indirizzata a uno studente, con i dati relativi al pagamento delle tasse universitarie e all’accesso alla borsa di studio, inviata per errore a tutti gli studenti iscritti all’Università di Genova.
A tutti sarà capitato almeno una volta nella vita di scrivere un sms o una mail in cui si parla male di qualcuno e, invece di inviare il tutto al vostro migliore amico, digitate il nome della persona che avete con tanto calore criticato nel messaggio e lo inviate a lei. Quell’attimo di panico in cui si preme istericamente “annulla” deve aver colto probabilmente anche l’operatrice dell’ufficio anagrafe reddituale dell’università di Genova vedendo che, una mail contenente dei dati sensibili di uno studente, veniva inviata rapidamente a tutti i contatti della rubrica.
Il problema è che la rubrica dell’operatore che si è occupato della pratica è composta da tutti gli studenti dell’università degli studi di Genova, senza distinzioni di facoltà o anni accademici, compresi alcuni dottorandi e altri ex studenti. Decine di migliaia di studenti insomma.
Nella mail che è stata letteralmente spammata nel web vengono tra l’altro affrontati temi delicati come il pagamento delle tasse e, dalla mail, in cui si legge perfettamente nome, cognome e numero di matricola dell’unica reale destinataria, si capisce che il giovane studente ha pagato solo una parte delle tasse universitarie e che ha presentato richiesta per accedere alla borsa di studio.
L’ufficio anagrafe reddituale dell’università ha immediatamente inviato una mail di rettifica, invitando gli studenti a non tenere conto di ciò che si era letto nella comunicazione precedente, ma ormai l’epica fail è cosa fatta e la mail è nei computer di tantissimi studenti sparsi per tutta la Liguria e, ovviamente, anche a Imperia, sia perché sono decine gli imperiesi che studiano a Genova, sia perché i corsi di laurea di Economia e Commercio, Giurisprudenza e Dams sono parte di una sede didattica distaccata dell’Università di Genova.
Selena Marvaldi
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