Università: la classifica 2014 delle facoltà che ti fanno trovare lavoro

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Davide
00domenica 30 marzo 2014 23:23
Quali sono le università che aiutano a trovare lavoro? Una domanda a cui è difficile trovare una risposta ma che è necessario porsi nel momento in cui ci si trova a scegliere a quale facoltà iscriversi. Prima di affrontare test d’ingresso ed esami, prima di pagare iscrizione e tasse (per non parlare delle spese che devono affrontare i fuorisede!) è decisamente cosa buona e giusta cercare di avere almeno un’idea di quel che potrebbe accadere il futuro.

E la passione, allora, che fine fa? È giusto scegliere solo in base alle statistiche che indicano quali sono le lauree grazie a cui è più facile trovare un posto di lavoro? Ovviamente una risposta esatta e universale a questa domanda non esiste. In compenso, però, una cosa certa c’è: nel momento in cui bisogna effettuare una scelta così importante per il proprio futuro, occorre essere più che informati in modo da evitare rimpianti e brutte sorprese.

Proprio per questo dare uno sguardo alla classifica delle facoltà che aiutano a trovare un impiego fa parte degli step utili. Ecco cosa dicono i dati Almalaurea.

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Classifica completa

Valeria Roscioni

www.studenti.it
UniMarconcino
00lunedì 31 marzo 2014 00:14
Quindi giurisprudenza terza dopo medicina e ingegneria e addirittura prima della tanto strombazzata economia, speriamo che la Marconi ne tenga conto e che punti di più sulla nostra facoltà.
Lettere all'ultimo posto preceduta da educazione fisica (scienze motorie?) è sconcertante.
UniMarconcino
00lunedì 31 marzo 2014 00:17
Uhm, ma il quinto posto? Errore dell'autrice?
martina-2012
00lunedì 31 marzo 2014 20:12
Tener conto sia delle statistiche, ma anche delle proprie passioni, sia perché studiare è difficile e scegliere materie che non rientrano nelle proprie inclinazioni renderebbe tutto doppiamente faticoso.
Poi credo che ognuno di noi sia più portato per qualche disciplina, laurearsi in qualcosa che non ci è congeniale ci renderebbe, suppongo, scarsi nel nostro lavoro.
Detestavo la matematica al liceo.... certo magari mi sarei anche potuta laureare in matematica con notevolissimo sforzo, ma poi???
Non sarei mai stata una brava insegnante o esperta in matematica, quindi a che pro laurearsi?
E' preferibile qualcosa che ci soddisfi almeno un po', per cui si abbia interesse e passione, altrimenti sarebbe una forzatura e con un grosso punto interrogativo sulle reali capacità professionali.
Davide
00lunedì 31 marzo 2014 23:10
È una questione difficile da affrontare su cui non si dovrebbe generalizzare, perché da una parte c'è l'utilità di un corso di laurea e dall'altra ci sono le passioni.
Comunque da quel punto di vista sono stato abbastanza fortunato in quanto non penso che avrei studiato in una facoltà (ora dipartimento) diversa e l'unica branca che poteva essere vista separatamente (la criminologia) sono riuscito a studiarla durante la triennale e a farci anche una tesi.
Insomma certe volte si è davanti a una scelta difficile, altre volte si può unire l'utile al dilettevole.
In ogni caso bisogna sottolineare che questa classifica non sembrerebbe premiare giurisprudenza come si può pensare inizialmente, semplicemente si fa notare che i laureati in ambito giuridico trovano più facilmente lavoro... ma che tipo di lavoro? 59,6% "autonomo effettivo", sarebbe interessante capire se questa percentuale si riferisce al mondo dell'"avvocatura", perché in quel caso sarebbe tutto fuorché rose e fiori.
Diciamo che in generale giurisprudenza con medicina, ingegneria ed economia offre una laurea (la LMG-01) abilitante, il che, considerando corsi come scienze della comunicazione, scienze dei beni culturali, lingue e via dicendo, non è poco.
Io stesso sono diventato giornalista quando ancora non ero laureato... e allora ci si può tranquillamente domandare a cosa servono alcuni corsi come scienze della comunicazione:

unimarconi.freeforumzone.leonardo.it/d/9608258/Gelmini-contro-Scienze-della-comunicazione-Facolt%C3%A0-inutile-/discussi... (topic del 2011)
UniMarconcino
00venerdì 4 aprile 2014 17:36
Il problema del numero degli avvocati c'è e andrebbe risolto.
Per esempio l'Ordine degli avvocati di Catania con una delibera ha previsto la necessità di una Scuola Forense per ottenere l'accesso all'esame.
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