Sarà possibile individuare le foto non protette da copyright senza incorrere in problemi legali
Scovare le immagini migliori su internet da utilizzare per il proprio blog senza incorrere in problemi legali, individuando solo quelle libere da copyright. Da oggi si può grazie a un nuovo servizio di Google. Lo rende noto il colosso di Mountain View in una nota, spiegando che nella sezione immagini del motore di ricerca è disponibile una nuova voce che permette agli utenti di recuperare immagini da usare gratuitamente, nel rispetto delle condizioni di utilizzo stabilite dagli autori stessi.
Le immagini pubblicate su Internet possono essere infatti sottoposte a termini di utilizzo da parte degli autori, che indicano come le proprie opere possono essere usate da terzi. La nuova funzionalità di Google permette di restringere i risultati della propria ricerca a tutte quelle foto, ritratti o disegni «taggati» con licenze Creative Commons, rendendo quindi più facile recuperare immagini sul web che possono essere condivise, utilizzate e perfino modificate. Creative Commons è un'organizzazione non-profit statunitense che mette a disposizione dal 16 dicembre 2002 alcune licenze di diritto d'autore che si ispirano al modello «copyleft» già diffuso negli anni precedenti in ambito informatico e possono essere applicate a tutti i tipi di opere dell'ingegno. In sostanza, rappresentano una via di mezzo tra «full-copyright» e «no-copyright»: da una parte la chiusura totale operata dal concetto di «All Rights Reserved» e dall'altra, una libertà senza limiti che comporta anche dei rischi, quali ad esempio lo sfruttamento. La filosofia su cui è fondato lo strumento giuridico delle licenze CC, si basa sullo slogan «Some Rights Reserved»: l’autore può decidere in tutta libertà quali diritti riservarsi e quali cedere a terzi, riguardo l’utilizzo dei contenuti da lui prodotti.
Tuttavia, le ricerche comprendono anche lavori taggati con altre licenze, come «Gnu Free Documentation», o di pubblico dominio. Una volta selezionate le immagini da pubblicare, avverte però Google, sarà meglio sempre verificare che la licenza associata alla foto.
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