Report shock: il 15% degli studenti di medicina ha pensato al suicidio

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Davide
00domenica 6 dicembre 2015 12:06
Uno studente in medicina su 7 (15%) ha considerato l'idea del suicidio, uno su 3 ha sperimentato problemi di salute mentale. Ecco i risultati della ricerca shock.

[IMG]http://i66.tinypic.com/22dqxd.jpg[/IMG]

Uno studio dai risultati alquanto preoccupanti quello condotto da Student Bmj: 1 studente di medicina su 7 ha pensato al suicidio. 1 su 3 ha sperimentato problemi di salute mentale. Non proprio una ricerca confortante per coloro che si apprestano o studiano già medicina. Student BMJ ha condotto lo studio in base ad un campione del 2% su tutti gli studenti UK del settore. Uno su 4 si è rifugiato nell’alcol, ubriacandosi almeno una volta a settimana (il dato è del 18% fra la popolazione generale dai 16 ai 24 anni), più di 1 su 10 ha assunto droghe almeno una volta. L’8% ha preso sostanze per migliorare le performance e superare gli esami. Il 30% degli studenti in medicina intervistati, ha ricevuto assistenza psicologica durante gli anni in università e il 15% ammette di aver pensato al suicidio.
Secondo quanto filtra, le principali motivazioni che spingono l’aspirante medico ad intraprendere questa serie di comportamenti sono lo stress e la pressione in un ambiente iper competitivo come quello della sanità. Non è un caso se spesso e volentieri siamo testimoni di ricerche di lavoro che rasentano il ridicolo: un posto su 4000 candidati. In Italia è realtà. Non proprio notizie confortanti.

www.sostudenti.it
Iuzzolino
00lunedì 7 dicembre 2015 02:55
Re:
Davide, 06/12/2015 12:06:

Non è un caso se spesso e volentieri siamo testimoni di ricerche di lavoro che rasentano il ridicolo: un posto su 4000 candidati. In Italia è realtà. Non proprio notizie confortanti.



Ma è quello che ho detto io qui quasi un anno fa!!!!!!!!! [SM=g1944682]

unimarconi.freeforumzone.leonardo.it/d/10878124/Test-d-ingresso/discussi...

Iuzzolino, 01/02/2015 03:02:

Ma poi tutti sti scannamenti per 2 posti da primario? Gli altri cosa fanno?

S.Alessio
00lunedì 7 dicembre 2015 16:03
Il dato che solo 1/10 ha assunto delle droghe penso sia falsato.
UniMarconcino
00lunedì 7 dicembre 2015 22:03
[SM=p1944843]

Comunque io ho conosciuto tantissimi studenti di medicina e medici ed è raro trovare qualcuno che in quel campo sia veramente equilibrato.
Ego mostruoso, comportamenti da sacerdoti in stile pezzo grosso fantozziano, vanitosi, a voltre strafottenti, superbi e menefreghisti verso tutti tranne che gli studenti di diritto verso i quali provano astio più che motivato visto che se non ci fosse la legge potrebbero fare quello che vogliono perchè spesso decidono loro chi deve vivere e chi morire.
Odiano la giurisprudenza e la legge ma ricorrono ai ricorsi quando perdono il concorso e la cosa più triste è che il 90% prova ad entrare in facoltà perchè ha visto quella cretinata del Dr. House o crede di vivere avventure erotiche come quelle di Grey's Anatomy.
FRANCESCA.TRETTO
00martedì 8 dicembre 2015 12:55
Ciao io lavoro con medici ogni giorno e ti posso assicurare che è un luogo comune...anzi a volte qualcuno si "abbassa" la cresta da "vola a 3 metri da terra" e nascono coloriti dibattiti sugli ultimi provvedimenti. Ho conosciuto aspiranti avvocati molto più saccenti e petulanti oltre che boriosi. I medici giovani sono generalmente più alla mano di quelli più anziani. Si va fuori alle cene e con qualcuno a bere il caffè in pausa. Per fortuna non tutti fanno distinzioni di categoria, e non tutti sono classisti. Forse proprio perché si lavora a contatto tutto il giorno e si vede di tutto ( altro che grey's anatomy che fa vedere medici soltanto e che sembra che le altre figure professionali non esistano) si instaura anche complicità che in altri ambiti non sarebbe possibile. Anzi ti posso dire che è bello quando mi dicono: " e allora quando discuti la tesi? Guarda che poi si festeggia". Non tutti i superiori ti direbbero una frase così. E non avrei mai pensato che un medico si abbassasse a chiedermi un chiarimento in materia di diritto...loro che sanno sempre tutto [SM=g1944682] [SM=g1944682]
Iuzzolino
00martedì 8 dicembre 2015 13:13
Forse bisogna fare distinzione fra medici e chirurghi.
Ad esempio il nostro medico di famiglia e cordialissimo e ci segue in modo amorevole ma se devi operarti la prima botta può arrivare fino a 500 euro anche solo per il primo colloquio e poi non vieni neanche seguito.
Comunque continuo a chiedermi perchè c'è questa voglia di provare la carriera medica per pochissimi posti. Cosa fanno tutti quei ragazzi che non entrano in ospedale una volta finite le case di cura? Per strada?
Davide
00martedì 8 dicembre 2015 13:38
Volevo intervenire in merito alla presunta differenza antropologica tra medici e giuristi. [SM=g1944725]
Sul fatto che tantissimi esperti in ambito di chirurgia vedano come fumo negli occhi gli studenti di diritto o, "peggio", gli avvocati penso che sia cosa assodata. Quando prima di un'operazione ho detto che ero studente di giurisprudenza un anestesista ha girato la testa dall'altra parte in modo scherzoso dicendo, testuali parole: "Ci aspettano fuori dagli ospedali con le denunce in mano". [SM=g1944682]
Comunque io tenderei a non generalizzare troppo, anche se qualcosa di vero c'è in quello che dite: secondo me l'educazione universitaria in campo medico è qualcosa che entra nella tua vita in modo prorompente fin da subito (ed ecco spiegato lo stress a cui fa riferimento l'articolo), loro infatti sono portati alla pratica immediatamente; il giurista invece viene educato in modo diverso: tanta teoria e poca pratica, per noi la selezione avviene dopo, nell'ambito del lavoro.
A margine e forzando il discorso si potrebbe paragonare il medico all'avvocato e il chirurgo al magistrato. [SM=g2481148]
salvatore @
00martedì 8 dicembre 2015 14:15
Ho conosciuto tanti medici, ma ben pochi fanno realmente il loro dovere. Ce ne sono alcuni, soprattutto quelli che lavorano presso le cliniche private, che tendono a guardare solo l'aspetto economico della questione.... Non hanno alcun etica professionale, cioè, se li paghi bene, ok....
Con questo, non voglio fare tutto un'erba un fascio, perchè ho anche conosciuto dei medici di coscienza che addirittura, cosa rarissima, facevano le notti accanto ai malati gravi o curavano anche la gente gratis.
Lo stesso vale per gli avvocati: infatti, ce ne sono alcuni che lavoravo onestamente e non ti presentano parcelle stratosferiche, ma ce ne sono degli altri che anche se vai da loro per chiedere un semplice consiglio legale, si fanno pagare profumatamente.
Davide con quale criterio hai paragonato il chirurgo al magistrato? Me lo spieghi?
FRANCESCA.TRETTO
00martedì 8 dicembre 2015 15:08
Comunque l'anestesista non ha sbagliato. Nei grossi ospedali soprattutto gli avvocati sono alle porte delle sale urgenze e pronti soccorsi per carpire possibili "clienti" tra i pazienti...l'avvocato vive di carne arrabbiata, il dottore di carne ammalata...qualcosa in comune c'è [SM=g1944742]
salvatore @
00martedì 8 dicembre 2015 15:15
Sì, Francesca hai ragione, su questo sono pienamente d'accordo con te. Però, ripeto, non ho capito bene con quale criterio Davide abbia paragonato il chirurgo al magistrato... L'analogia tra medico generale e avvocato è palese ed è stata "enunciata" anche da te, ma la similitudine tra chirurgo e magistrato sinceramente mi è poco chiara.
FRANCESCA.TRETTO
00martedì 8 dicembre 2015 15:21
Re:
Iuzzolino, 08/12/2015 13:13:

Forse bisogna fare distinzione fra medici e chirurghi.
Ad esempio il nostro medico di famiglia e cordialissimo e ci segue in modo amorevole ma se devi operarti la prima botta può arrivare fino a 500 euro anche solo per il primo colloquio e poi non vieni neanche seguito.
Comunque continuo a chiedermi perchè c'è questa voglia di provare la carriera medica per pochissimi posti. Cosa fanno tutti quei ragazzi che non entrano in ospedale una volta finite le case di cura? Per strada?




Per rifarmi al discorso: il medico di base come ruolo sta subendo profonde trasformazioni in questi ultimi tempi, da "tuttologo" delle decadi precedenti a "prescrittore" nel periodo odierno. Sta nascendo una figura che tenta di avvicinarsi all'utente aiutandolo nella prenotazione dell'esame senza ricorrere al CUP, il progetto parte a breve con la ULSS di Belluno. Ma pochi medici di base visitano il paziente veramente al giorno d'oggi.
Lo fa lo specialista, in libera professione o intra moenia o in studio. 500 euro non ho mai sentito, io ho chiesto un consulto a un noto primario di Chirurgia di Padova che ha insegnato anatomia ai miei dottori in radiologia che provenivano dall'università di Padova, che per la prima visita ha chiesto la metà, ovviamente in regime di libera professione.
Comunque detto ciò il problema del sovrannumero di studenti è generale. C'è troppo di tutto.
Davide
00martedì 8 dicembre 2015 15:23
FRANCESCA.TRETTO, 08/12/2015 15:08:

Comunque l'anestesista non ha sbagliato. Nei grossi ospedali soprattutto gli avvocati sono alle porte delle sale urgenze e pronti soccorsi per carpire possibili "clienti" tra i pazienti...l'avvocato vive di carne arrabbiata, il dottore di carne ammalata...qualcosa in comune c'è [SM=g1944742]


Hehehe.
Io ho studiato qualcosa sulla reponsabilità medica sia in ambito civilistico sia penalistico e ci sono delle tabelle precise per capire se una persona ha patito delle menomazioni tali da ottenere un risarcimento.
A occhio mi pare che riuscirci sia veramente difficile, succede in quei casi in cui rimuovono parti sane, giusto per fare un esempio.

salvatore @, 08/12/2015 14:15:

Davide con quale criterio hai paragonato il chirurgo al magistrato? Me lo spieghi?


Era solo un ragionamento divertente sull'importanza delle figure, infatti ho specificato che si trattava di un discorso forzato. [SM=g1944682]
Generalmente quando vuoi risolvere un problema fisico vai dal medico esattamente come quando vuoi risolvere un problema inerente ai tuoi diritti vai dall'avvocato, ma spesso in campo medico e sempre in campo giuridico sono il chirurgo e il magistrato che ci mettono una pezza. [SM=g1944738]
Comunque, per quanto concerne i pagamenti agli avvocati e con qualche reminiscenza di procedura civile, ricordo che c'è una determinazione molto precisa che è stata prevista prima dalla legge Bersani (248/2006) e poi dalla legge 27/2012, ci sono anche dei parametri nati con decreto ministeriale, per cui chi conosce veramente la legge difficilmente si fa fregare da avvocati che chiedono più di quello che meriterebbero.
Non so se si può dire la stessa cosa per i medici...
salvatore @
00martedì 8 dicembre 2015 15:34
In teoria è come dici tu ed ossia che gli avvocati hanno un minimo e un massimo che possono chiedere al cliente, ma in realtà, non è sempre così: una volta, un avvocato, un mio parente, per inviare dieci raccomandate uguali chiese un milione di lire e con questo ho detto tutto! Però, ti ripeto, non tutti gli avvocati son uguali: ci sono anche degli avvocati onesti, ci mancherebbe!
La stessa cosa vale per i medici.... ci sono medici che chiedono il giusto ai loro pazienti, ma altri che anche per dire "A" chiedono cifre astronomiche.
I magistrati invece, percepiscono uno stipendio fisso dallo Stato e dovrebbero essere, in generale, più onesti.
Iuzzolino
00martedì 8 dicembre 2015 19:58
Re: Re:
FRANCESCA.TRETTO, 08/12/2015 15:21:

Per rifarmi al discorso: il medico di base come ruolo sta subendo profonde trasformazioni in questi ultimi tempi, da "tuttologo" delle decadi precedenti a "prescrittore" nel periodo odierno. Sta nascendo una figura che tenta di avvicinarsi all'utente aiutandolo nella prenotazione dell'esame senza ricorrere al CUP, il progetto parte a breve con la ULSS di Belluno. Ma pochi medici di base visitano il paziente veramente al giorno d'oggi.
Lo fa lo specialista, in libera professione o intra moenia o in studio. 500 euro non ho mai sentito, io ho chiesto un consulto a un noto primario di Chirurgia di Padova che ha insegnato anatomia ai miei dottori in radiologia che provenivano dall'università di Padova, che per la prima visita ha chiesto la metà, ovviamente in regime di libera professione.
Comunque detto ciò il problema del sovrannumero di studenti è generale. C'è troppo di tutto.


500 euro per fortuna non si sentono spesso ma ogni tanto vengono chiesti, fidati.
Un consulto da un ottimo chirurgo (per ottimo intendo a livello internazionale) sta sui 300, alcuni pazzi chiedono 500 senza battere ciglio.
Bella la risposta sul sovrannumero di studenti che colpisce tutte le professioni, a questo non avevo pensato! Però io continuo a chiedermi: ammesso che mi laurei in medicina cosa faccio se non riesco a entrare in ospedale? Quanti primari ci saranno in un ospedale e quanto personale? Non è una follia iscriversi a medicina oggigiorno?

Per Davide: secondo me la differenza fra il medico e l'avvocato è che l'avvocato è un libero professionista e se sbaglia paga di tasca sua e di brutto, un medico fa parte della pubblica amministrazione a meno che non lavori in una clinica privata e se sbaglia paghiamo tutti con le nostre tasse. [SM=g1944708]
FRANCESCA.TRETTO
00martedì 8 dicembre 2015 20:32
Ti adatti a fare qualcos'altro, come si adatta il laureato in giurisprudenza o ingegneria che si adatta a lavorare ai mercati generali...
Nella vita conta molto anche la fortuna. Non saprei che facoltà consigliare a un ragazzo oggigiorno, poichè nessuno può essere sicuro di trovare il lavoro per cui studia.
Davide
00martedì 8 dicembre 2015 20:39
Iuzzolino, 08/12/2015 19:58:

Per Davide: secondo me la differenza fra il medico e l'avvocato è che l'avvocato è un libero professionista e se sbaglia paga di tasca sua e di brutto, un medico fa parte della pubblica amministrazione a meno che non lavori in una clinica privata e se sbaglia paghiamo tutti con le nostre tasse. [SM=g1944708]


Non intendevo vederla da quel punto di vista, hehe, comunque non è esattamente così: se un chirurgo sbaglia e lo fa in modo grave viene perseguito penalmente e ti assicuro che non si contano i casi di domiciliari negli ultimi anni.
Iuzzolino
00lunedì 21 dicembre 2015 19:41
Re:
FRANCESCA.TRETTO, 08/12/2015 20:32:

Ti adatti a fare qualcos'altro, come si adatta il laureato in giurisprudenza o ingegneria che si adatta a lavorare ai mercati generali...
Nella vita conta molto anche la fortuna. Non saprei che facoltà consigliare a un ragazzo oggigiorno, poichè nessuno può essere sicuro di trovare il lavoro per cui studia.



Però questa risposta non mi convince molto perchè mentre se sei un avvocato e il lavoro latita puoi comunque trovare qualche cliente e andare in tribunale se sei un chirurgo che non ottiene il posto in ospedale puoi solo aprire uno studio, sperare che qualcuno venga da te e dare consulti.
Poi voglio vedere chi ti contatta per consulti se non hai nessun contatto con l'ospedale. [SM=g1944686]
UniMarconcino
00lunedì 21 dicembre 2015 21:14
Non vorrei sbagliarmi e invito Francesca a correggerci visto che sicuramente sull'argomento ne sa più di noi: secondo me tutti gli specializzandi che passano la specializzazione hanno diritto a operare negli ospedali, quindi i chirurghi che ce la fanno sono a posto.
I medici invece vivono di consulti e possono prescrivere medicine e questo caro Iuzzolino non è poco.
Il medico senza specializzazione può trovare occupazione ad esempio come sostituto (tranne che in odontoiatria, radiologia e anestesiologia) o lavorare in qualità di medico di continuità assistenziale (ex guardia medica).
FRANCESCA.TRETTO
00martedì 22 dicembre 2015 15:23
viaggio tra le specializzazioni più appetibili dopo medicina e chirurgia
Ho trovato un articolo interessante che smonta alcuni punti di vista sulla scarsa possibilità di occupazione dopo la laurea in medicina.

www.repubblicadeglistagisti.it/article/medicina-2015-quali-chance-dopo-l...

Cosa vi devo dire: beato chi ci è riuscito!

Comunque la recente normativa in fatto di turni europei e assicurazioni colpa grave sta mettendo i bastoni tra le ruote non solo al personale medico, e non di poco [SM=g1944853] [SM=g1944732] [SM=g1944729]
UniMarconcino
00martedì 29 dicembre 2015 14:30
Grazie, tutto chiaro.
Sulla responsabilità medica volevo aprire una piccola parentesi: recentemente una donna e il figlio che aspettava in grembo sono morti in sala parto, quando è morto il bambino il padre è stato avvisato tramite una frettolosa telefonata, quando è morta la donna sembra che il personale sanitario abbia tenuto nascosto per ore la vicenda e il marito sia stato avvisato tramite i carabinieri.
E' capitato anche che alcuni chirurghi continuassero a operare col paziente già morto per tenere nascosto l'errore che ha cagionato la morte durante l'operazione.
Spesso in ospedale dietro tanti sorrisi si nasconde una realtà molto inquietante, comunque preciso che non ce l'ho con la classe medica.
FRANCESCA.TRETTO
00martedì 29 dicembre 2015 14:52
E' senz'altro un fatto gravissimo, purtroppo uno dei tanti, che vengono sbandierati dalle tv locali, nazionali, giornali, ecc...
Con questo io non voglio assolutamente essere dalla parte di chi ha sbagliato, qualora avesse omesso o occultato qualcosa, ma il ruolo dei mass media lo sappiamo tutti quale è.
Trovo increscioso tuttavia, che si continuino a citare episodi spiacevoli e fatti eclatanti, al fine di screditare e di fare sciacallaggio giornalistico.
Ricordo l'episodio risalente un anno fa, di un signore che investì una ragazza nella Strada Marosticana a Vicenza, purtroppo poi deceduta.
Ero io in turno di pronto soccorso quella mattina, l'episodio è successo a notte fonda e la ragazza aveva attraversato a piedi un tratto di strada mal illuminata e quasi in curva, anche se sulle strisce.
L'uomo era un bagno di lacrime, era andato anche a sbattere con la macchina ed era venuto per delle radiografie.
Nell'articolo si parlava di abuso di alcool, mentre non era affatto vero.

Bisognerebbe mettere un freno a certe illazioni di taluni giornalisti, in alcuni casi possono rovinare per sempre la vita delle persone. Non fisicamente, ma moralmente. Ed è altrettanto importante.
UniMarconcino
00martedì 29 dicembre 2015 15:05
Penso che molti giornalisti facciano sciacallaggio un pò su tutto specialmente in casi di cronaca nera dove ci dev'essere per forza l'assassino che ha ucciso volutamente e con violenza inaudita o la vittima che "se l'è cercata". Effettivamente ho notato che quando c'è un caso di "omicidio stradale" parlano sempre di tasso alcolemico senza mai citare fonti che per loro dovrebbero essere il Vangelo.
Comunque il mio non voleva essere un attacco alla classe medica.
FRANCESCA.TRETTO
00martedì 29 dicembre 2015 19:58
Allora ne convieni anche tu che dietro i titoloni c'è tanta fuffa. Ben venga l'informazione come canale di conoscenza e riflessione, ma solo se ben condotta.
Scusate se lo dico, vorrei sapere se sono l'unica del forum a lavorare nel comparto sanità ed essere laureanda in scienze della PA. Mi sembra che ci fosse anche un'altra signora di Venezia, Monica, che però credo lavori negli uffici amministrativi o in direzione medica di un'ospedale nell'area di Venezia. Mi interesserebbe sapere anche delle opinioni di persone che hanno intrapreso il mio stesso percorso, qualora ce ne fossero. Mi rendo conto che è un pochino insolita come richiesta, ma sarebbe interessante sentire il pensiero di chi di sanità ci mastica.
Senza mettere in ombra l'opinione di Unimarconcino, Iuzzolino e altri che hanno movimentato questa discussione.
E' interessante come i punti di vista siano diversi da chi la vede dal lato pratico sanitario al lato puramente "teorico-giuridico".
Io mi trovo tra l'incudine e il martello, per lavoro sono un tipo pratico e forse i miei punti di vista sono spesso in disaccordo con chi di diritto ci vive e ci mastica. Ma mi ritengo fortunata, perchè ho la possibilità di vedere e giudicare quello che vedo e che leggo da ambo i lati, ossia dal lato pratico e ora anche teorico. Certo, ho ancora tanta strada da fare, devo ancora migliorare tanto, forse a volte risulto un pò di parte, anche per i miei trascorsi di scienze infermieristiche che per problemi di lavoro ho dovuto lasciare (facoltà a frequenza obbligatoria incompatibile con un lavoro a tempo pieno, e con un part time notturno negato). Forse, o senza forse, non avrei deciso di iscrivermi qui, alla facoltà di giurisprudenza, se al tempo le cose avessero preso una piega diversa.
Ma ora sono qui, quasi alla fine del triennio, che tra alti e bassi ho cercato di gestire tra le molte difficoltà di una persona che non proviene dal liceo e che dopo 1000 anni si rimette a studiare diritto reduce dai turni in ospedale.
E poi? Poi c'è la specialistica. Naturalmente avrei pensato a una magistrale in management e government delle aziende sanitarie, ma c'è ancora un pò di tempo per riflettere.
Mi scuso se sono andata fuori tema, tutto sommato forse le cose sono andate anche per il verso giusto. Ho una buona formazione in campo sanitario, grazie ai miei insegnanti di corso, e ai miei tutor, e ora ho anche realizzato il mio sogno: laurearmi. Non ho scelto un percorso qualunque, come può sembrare. Ho scelto un percorso di certo condotto in modo un pò insolito, che mi può dare una formazione più completa. Molte materie, non tutte, mi sono servite in molti casi in più di qualche episodio.
Non vi nego che avrei avuto piacere di condividere i miei passi con qualcuno incamminatosi nello stesso percorso, ma va bene così.
Questo forum è stato anche un mezzo di sfogo e di conoscenza, oltre che di aiuto per le prove d'esame.
Grazie
Francesca
Davide
00martedì 29 dicembre 2015 22:23
FRANCESCA.TRETTO, 12/29/2015 7:58 PM:

E' interessante come i punti di vista siano diversi da chi la vede dal lato pratico sanitario al lato puramente "teorico-giuridico".


Possiamo vedere la situazione anche da un punto di vista giornalistico visto che faccio parte della categoria e si è toccato l'argomento. [SM=g1944725]
Purtroppo, e lo scrivo con molto rammarico, il lavoro di giornalista non esiste a meno che non sia politicizzato o basato su soldi di società sportive, i restanti iscritti all'albo non guadagnano quasi nulla e non hanno competenze inerenti agli articoli che pubblicano.
Nelle redazioni in cui ho lavorato ho visto persone con la terza media scrivere su cure di cancri e leucemie e laureati in scienze della comunicazione fare illazioni completamente infondate su ciò che avevano capito di alcuni processi penali senza aver letto atti e sentenze.
Purtroppo la situazione è questa, l'ODG sta provando a risolvere qualcosa, ma è come provare a bloccare un tornado con un peto. [SM=g1944682]
Volevo dire la mia anche sul "lato teorico-giuridico" che, fidati, una volta laureati diventa anche molto pratico, ma credo che questo tu lo sappia già.
Spero che qualcuno ti risponda, anche se la vedo dura... sicuramente pubblicizzerò il tuo post nella prossima newsletter, grazie per aver condiviso la tua interessantissima esperienza. [SM=g1944740]
Prossimamente mi piacerebbe dare un'occhiata a qualche percorso che potresti fare, il guaio è che ho pochissimo tempo e sto andando di corsa. [SM=g1944863]
FRANCESCA.TRETTO
00martedì 29 dicembre 2015 22:59
Ti ringrazio Davide...e spero che gli iscritti al forum si sbottonino a dovere [SM=g1944685]
Iuzzolino
10giovedì 31 dicembre 2015 00:57
Cmq riguardo al parto al Sant'Anna gli ispettori ministeriali hanno parlato di complicanza rarissima quindi qualsiasi causa legale faccia partire la famiglia hanno già perso in partenza.
Del resto gli ispettori si rifanno alle carte dell'ospedale e a quello che ormai è un cadavere, mica possono tornare indietro nel tempo.
Poi volevo dire un'altra cosa: secondo me non è un campo che ti forma in una determinata maniera ma E' L'AMBIENTE CHE TI FORMA.
Esempio: Francesca ha trovato un ospedale serio con sanitari seri e gente seria, se invece finiva alla Santa Rita con Brega Massone di sicuro non sarebbe qui a parlare bene di quel mondo esattamente come un avvocato può formarsi bene in uno studio legale di professionisti corretti o male in uno studio legale di delinquenti.
Davide
00sabato 2 gennaio 2016 23:42
Hai pubblicato un post condivisibilissimo, Iuzzo (ti becchi anche il like [SM=g1944740])... il problema è che secondo me certi ambienti danno una determinata forma mentis a meno che tu non sia una persona con un carattere molto forte o fondamentalmente menefreghista, sul resto sono d'accordissimo. [SM=g1944725]
Riguardo l'OT del topic... certo che tre casi di morte poco prima o durante il parto nel mezzo delle vacanze natalizie sono strani:

www.corriere.it/politica/16_gennaio_02/donne-incinte-morte-ministra-lorenzin-invia-ispettori-48059e3a-b178-11e5-b083-4e1e773a98...

A memoria non ricordo una casistica simile, ma può darsi che siano i giornalisti a puntare molto su questo genere di notizie. [SM=g1944849]
Iuzzolino
00domenica 3 gennaio 2016 14:07
Secondo SkyTG24 i casi di queste vacanze natalizie sarebbero 5.
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