Nuove regole per aprire nuovi corsi di laurea

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Davide
00sabato 4 gennaio 2014 23:59
Sul sito del ministero dell’Istruzione il testo del decreto con i nuovi criteri

Nuove regole per l’istituzione dei corsi di laurea nelle università italiane. Nella sezione Università del sito del Miur è infatti disponibile il testo del decreto ministeriale che modifica i criteri di accreditamento iniziale e periodico dei corsi e delle sedi di studio tenendo conto, fra l’altro, delle attuali limitazioni al turn over del personale accademico, ma anche della necessità di internazionalizzare i percorsi di studio e di garantire un’offerta di qualità agli iscritti.

Il decreto, che stabilisce il numero minimo di docenti per poter aprire o mantenere aperti i corsi, dà una maggiore importanza alla valutazione ex post piuttosto che a quella autorizzativa ex ante.

Oltre ad alcune semplificazioni procedurali, è previsto l’allineamento dei requisiti del numero dei docenti richiesti per l’attivazione dei corsi fra Università statali e non statali: ci vorranno 9 docenti almeno per una laurea triennale, 6 per una laurea magistrale, 15 o 18 per una laurea a ciclo unico, rispettivamente di 5 o 6 anni. Nel caso delle Università statali i requisiti si alleggeriscono di un quarto rispetto al passato in considerazione delle molte uscite dal sistema per pensionamenti negli ultimi anni.

I requisiti richiesti per l’avvio di nuovi corsi di studio saranno graduali: per ottenere l’accreditamento iniziale dovranno avere il 50% + 1 dei docenti previsti a regime e dovranno raggiungere i requisiti completi nell’arco del primo triennio dall’avvio per le lauree triennali e quelli a ciclo unico e nell’arco di un biennio per quelle magistrali. Sono stati fissati anche i requisiti per le lauree “speciali” come Conservazione e Restauro, Scienze della Formazione primaria, Professioni sanitarie, Scienze motorie, Servizio Sociale, Mediazione Linguistica.

Maggiore attenzione viene data poi ai corsi internazionali: oltre ai docenti di ruolo delle università italiane potranno essere conteggiati, fino al massimo al 50% dei requisiti richiesti, anche i contratti di insegnamento con docenti provenienti da università straniere.

Resta alta, infine, l’attenzione ai bilanci degli atenei: le Università con indicatori negativi non potranno aumentare l’offerta formativa e quelle con i bilanci in regola lo potranno fare entro il limite del 2% in più rispetto ai corsi accreditati l’anno precedente. Nel mese di febbraio l’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema dell’università e della ricerca) sara’ impegnata nell’accreditamento periodico di corsi e sedi attraverso visite in loco.

www.lastampa.it
UniMarconcino
00domenica 5 gennaio 2014 12:57
La conferma ufficiale che si dice tutto e il contrario di tutto.

www.universita.it/decreto-programmazione-triennale-universita-2...

Prima dicono che non ci saranno più accreditamenti, poi dicono che ci saranno.
Comunque tempi bui per chi non si è fatto bene i conti in casa.
Guarda tu il caso: Marconi in pole position per l'internazionalizzazione auspicata dal MIUR!
Davide
00lunedì 6 gennaio 2014 00:57
UniMarconcino, 05/01/2014 12:57:

Guarda tu il caso: Marconi in pole position per l'internazionalizzazione auspicata dal MIUR!


Verissimo. [SM=g1944740]
Per il resto penso che tu sia stato vittima di un piccolo fraintendimento perché nell'articolo di Universita.it viene citata l'intenzione del Ministro Carrozza di bloccare l'apertura di nuove pubbliche statali e pubbliche non statali "telematiche", mentre il discorso che riguarda l'"accreditamento iniziale e periodico dei corsi e delle sedi di studio" è un altro.
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