Re:
Davide, 06/09/2010 13.16:
Sentivo un brusio nello stomaco.
Forse era dovuto a questo
Sequestrate 10 milioni di uova, la Melegatti: ''Noi non c'entriamo''
A Verona trovati insetti, topi e escrementi. L'azienda sotto accusa rifornisce note marche.
Dieci milioni di uova, per il valore commerciale di 2 milioni di euro, sono state sequestrate ieri presso un'azienda veronese che fornisce prodotti a industrie dolciarie nazionali.
In un magazzino le uova venivano stoccate senza le condizioni igienico-sanitarie imposte per legge, a temperature non idonee, con percolati di uova rotte e tra insetti, topi ed escrementi.
Il controllo è stato eseguito in vista degli approvvigionamenti di prodotti per i dolci natalizi.
L'attività ispettiva è proseguita anche all'interno dell'area di sgusciatura e lavorazione, dove sono state riscontrate diffuse situazioni di sporcizia, risalenti alla precedente lavorazione.
E' stata richiesta all'Autorità sanitaria l'inibizione all'uso dell'intera linea di lavorazione dell'azienda stessa, fino all'adeguamento ai regolari criteri igienici.
La Melagatti: "Estranei alla vicenda"
Sulla vicenda interviene la nota ditta Melegatti, dichiarando in una nota dichiara la sua totale estraneità alle operazioni denunciate.
"Essendo infatti Melegatti una delle più note aziende della produzione di dolci - comunica l'azienda - si vuole rassicurare i suoi fedeli clienti sulla qualità della propria produzione, tracciabile e sicura".
"Operiamo severi controlli su ogni partita che ci viene consegnata, avvalendoci del nostro laboratorio e di laboratori esterni che ne integrano le competenze” conferma l’Avv. Emanuela Perazzoli, Presidente e AD Melegatti, “tanto che, grazie alle nostre severe misure cautelative, abbiamo raggiunto importanti certificazioni di qualità per le quali rispettiamo rigorosissime procedure, che salvaguardano consumatore e azienda”.
“Siamo grati ai Nas del lavoro svolto” ha continuato l’Avv. Perazzoli, “perché ha permesso di bloccare la partita di uova sequestrate e ne ha impedito, quindi, la lavorazione”.
“Ci dispiace enormemente che situazioni di questo tipo rischino di ledere una produzione italiana attenta e qualitativamente ineccepibile, che porta il buon nome del Nostro Paese nel mondo e non può che indignarsi di fronte a situazioni di questo tipo” ha concluso l’Avv. Perazzoli, “in tempi di crisi chi specula sul consumatore deve essere assolutamente fermato.”
Fonte