Le video reaction e i video critica sono da querela?

Non è una domanda retorica, chiedo e basta.
Un video così secondo voi è da querela oppure no?

La querela può essere sempre fatta quando c'è la notizia di reato (in questo caso diffamazione) e la volontà di procedere, dipende da quanto è temeraria.
Questa sarebbe abbastanza temeraria.
Perchè abbastanza e non del tutto?
Perchè per quello che i penalisti chiamano "il sottinteso sapiente" Mr. Flame mostra senza dirlo che, per lui, Greta Menchi si è drogata, quindi le dà della drogata.
E a conferma di ciò c'è proprio un suo "cuoricino" a questo post.

Proteine.... IN POLVERE!

A peggiorare le cose c'è il fatto che la ragazza ha cancellato quel video e ricordo anche che la Cassazione non è mai stata troppo buona quando c'era da far prevalere il diritto di cronaca (e la satira) come causa di giustificazione.
Mr. Flame non è un giornalista e non ha mostrato niente di utile in termini di informazione, quindi è querelabile.
Però secondo me nessuno viene rinviato a giudizio per una stupidaggine simile, bisogna solo stare attenti a dare la disponibilità per la cancellazione.
Rispondo alla domanda: le regole di YouTube sono da rivedere perchè non dovrebbero basarsi sulla legge americana (e sulla discrezione degli admin), ma quella del paese in cui la persona carica il video.
Google dovrebbe aprire un ufficio legale in tutti i paesi con più upload e fare questa rivoluzione, in più dovrebbe caricare video tutorial legali per spiegare bene come comportarsi.
In questo momento ci sono solo delle linee guida e admin che decidono sulla base di come dormono il giorno prima, l'assistenza non esiste.

www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=6234

L'utilità sociale chiaramente non c'è, ma io questo sottinteso sapiente non lo sento.
Assolutamente non rinviabile a giudizio.

Infatti secondo me c'è un fraintendimento su quello che è il diritto di critica e come dice Davide l'utilità sociale.
Da quello che ho capito il diritto di cronaca è legato a quello di critica e diventa solo di critica se l'articolista o lo youtuber non è un giornalista.
Partendo da questo ragionamento si potrebbe dire che uno dei requisiti fondamentali del diritto di critica è l'utilità sociale.
Questi youtuber vivono con l'idea che se uno è famoso possono esporlo a "critica", ma secondo me non è così che funziona.
Cioè se tu carichi un video dove una sembra fuori di sè sei querelabile anche se è Alba Parietti, se in più vuoi far passare una persona come una drogata tanto peggio.