Il giudice le ridà il posto di lavoro. L'azienda la spedisce in India

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alevalery
00sabato 9 gennaio 2010 00:31
AVELLINO - «Te ne vai un anno in India, a Nuova Delhi». Questa, detta in breve, la risposta di un’azienda dell'Avellinese che produce frigoriferi industriali ad una sua operaia, che aveva appena incassato dal Tribunale la sentenza di riassunzione in servizio alle medesime mansioni svolte al momento della violazione delle norme sui contratti a tempo determinato. Lei si chiama Gaetanina Di Paolo, 49 anni, madre di 5 figli.
La Di Paolo «per poter proficuamente svolgere la prestazione inerente alle mansioni di assemblaggio frigoriferi che svolgeva precedentemente» - così le ha comunicato l’azienda - dal mese di febbraio dovrà trasferirsi a New Delhi, dove è attiva con una propria sede una società collegata. Il magistrato ha dichiarato illegittime le continue proroghe di contratto a termine, che la lavoratrice ha contestato all'azienda irpina, la Cei srl.

In extrema ratio però, la lavoratrice si dice pronta anche a partire per l'India. «Non è stato un bel regalo di Natale - spiega al Corriere - ma nonostante abbia cinque figli pur di lavorare e lasciarmi alle spalle la condizione di precariato sarei disposta a fare le valigie e raggiungere Nuova Delhi». Nel frattempo che la decisione maturi, la signora Di Paolo, assistita dall'avvocato Giacomo Ambrosino, si affretta a presentare un ricorso d'urgenza al Tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino) per ottenere almeno la sospensione del provvedimento di distacco deciso dall'azienda.

«Una vergogna», denuncia il segretario dei metalmeccanici Uil, Gaetano Altieri. «Le motivazioni del trasferimento - annuncia in una nota il sindacato- sono del tutto pretestuose e intendono intralciare la reintegrazione disposta dal giudice (Giuseppa D’Inverno del Tribunale di S. Angelo dei Lombardi, ndr) piuttosto che soddisfare una urgente e improrogabile esigenza aziendale».

R. W.


Fonte: corriere.it
Davide
00sabato 9 gennaio 2010 17:59
Un piccolissimo caso di mobbing estremo.
alevalery
00domenica 17 gennaio 2010 14:31
Ne hanno parlato anche al TG5 perché sembra che si sia trovata una soluzione per farla rimanere in Italia.
Davide
00domenica 17 gennaio 2010 18:49
Potevano mandarla in Medio Oriente... fifty fifty...
alevalery
00lunedì 18 gennaio 2010 12:29
[SM=g1944682]
ff66
00giovedì 28 gennaio 2010 20:50
Le solite cretinate italiane. Io manderei in India il datore di lavoro. Comunque bella la risposta della lavoratrice che ha dichiarato la propria disponibilita' a spostarsi.
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