I cento e lode cinesi contesi dalle due migliori università a suon di soldi

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Davide
00mercoledì 1 luglio 2015 19:00
Spot negativi e offerte in denaro: la guerra fra Peking University e Tsinghua per accaparrarsi gli studenti che si sono diplomati con i punteggi più alti

I risultati del «gaokao», l’esame di maturità cinese, determinano il futuro di milioni di studenti. Solo i migliori in base al sistema meritocratico possono candidarsi per le università più prestigiose. Ma quest’anno la Peking University e la Tsinghua, i giganti del sistema universitario in Cina, si sono trovate impantanate in una battaglia poco onorevole per strapparsi le matricole dal curriculum più promettente: l’equivalente dei nostri «cento e lode». I due atenei si sono accusati reciprocamente di aver spinto la competizione fino a denigrare l’avversario con false voci e promettere premi in denaro agli allievi, per spingerli all’iscrizione. La faccenda è finita in una grande lite sui social network ed è stata ripresa dalla stampa nazionale.

Telefonate e premi in denaro
Lo scandalo è emerso nella provincia del Sichuan quando quelli della Peking hanno sostenuto che i rivali della Tsinghua avevano contattato i ragazzi, informandoli dei voti ricevuti nel gaokao, inventandosi che la Peking li aveva già respinti e offrendo denaro. La Tsinghua ha ribattuto che la campagna acquisti invece è stata lanciata dalla Peking. Controreplica della Peking: «Sorella, sei tu che paghi, hai usato un mucchio di denaro per comperare Tang e Guo, debbo proprio ricordartelo?». È seguito altro veleno online. E si sono inseriti studenti e cittadini normali con commenti sconfortati: «Con questi sistemi la Cina non ha speranze. tutto si fa per vanità. Famose università sono vacue, famosi docenti sono vacui. E anche gli studenti». È intervenuto il ministero dell’Istruzione che su Weibo (versione in mandarino di Twitter) ha stigmatizzato «il sistema malizioso architettato per strapparsi gli studenti». La Peking, in cinese Beida (sigla di Beijing Daxu) è più specializzata in materie umanistiche, la Tsinghua in corsi scientifici. Entrambe sono tra le 50 migliori nelle classifiche mondiali e rappresentano una sorta di Ivy League cinese.

Una rivalità secolare
Quello tra le due università pechinesi è un derby che si gioca da oltre un secolo. La Peking è stata fondata nel 1898 e dalle sue aule sono usciti grandi pensatori e scrittori, come Lu Xun, il fondatore della lingua cinese moderna. La Tsinghua, istituita nel 1911 ancora sotto l’impressione della Ribellione dei Boxer, ha tra i suoi alumni l’architetto Liang Sicheng e il poeta Wen Yiduo. E oggi può vantare di aver formato il presidente Xi Jinping e il suo predecessore Hu Jintao. I due campus sono vicini, entrambi nel distretto occidentale di Haidian nella capitale. Quest’anno il gaokao è stato sostenuto da 9,42 milioni di ragazzi che ora si battono per 7 milioni di posti circa nelle università della Repubblica. Alcune decine di migliaia andranno all’estero e anche per questo la Peking e la Tsinghua si scontrano per richiamare «la crema della crema» rimasta in patria. La Tsinghua accoglierà 3.372 matricole e la Peking 3.665.

Guido Santevecchi

www.corriere.it
S.Alessio
00giovedì 2 luglio 2015 14:11
Manderanno Rick Fox a reclutarli?
Iuzzolino
00giovedì 2 luglio 2015 15:38
Ma sbaglio o qualcuno di noi era andato in Cina a studiare?
Davide
00giovedì 2 luglio 2015 20:42
Ricordi bene... nell'estate del 2012 Alevalery è andata alla >>>BLCU<<<:

unimarconi.freeforumzone.leonardo.it/d/10313105/Nimen-hao-/discussi...

Cavolo, sembra ieri e sono già passati circa 3 anni... [SM=g2481094]
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