Condannato agricoltore per 'offesa' a un vicino
Fare la linguaccia, per dileggiare qualcuno, è un reato. Lo sottolinea la Cassazione che ha confermato la condanna al risarcimento dei danni nei confronti di un agricoltore marchigiano che era entrato nel campo del vicino, con il quale aveva frequenti litigi, e gli aveva fatto al linguaccia. L'altro, prontamente, lo aveva fotografato e con l'immagine dello spernacchio in mano era andato a denunciarlo davanti al giudice di pace di Fabriano (Ancona).
Senza successo, Carlo O., il contadino autore dello sberleffo, ha sostenuto in Cassazione che il suo gesto era solo una 'smorfia' che non aveva alcun valore offensivo. Ma la Cassazione - con la sentenza 48306 - gli ha dato torto e ha convalidato la decisione emessa, il 13 febbraio 2008, dal giudice di pace. Adesso, Carlo O., dovrà risarcire il vicino per avergli mostrato la lingua. L'entità della riparazione sarà decisa nel corso di una causa civile. Intanto l'imputato si tiene la condanna penale, per il reato di ingiuria, la cui entità non è riportata in sentenza. Per ora, comunque, Carlo O., deve rifondere con 1.300 euro le spese legali sostenute dalla 'vittima' della sua linguaccia per i vari gradi di giudizio.
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