Al via le lauree profesionalizzanti per il 2018

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Iuzzolino
00giovedì 28 dicembre 2017 11:38
La Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli ha firmato il decreto che apre nuove strade e nuovi percorsi di studio che debutteranno il prossimo anno accademico. Si tratta di un progetto di flessibilizzazione e ampliamento finalizzato ad armonizzare l’offerta formativa attivata da parte degli atenei e degli ITS, Istituti Tecnici Superiori, grazie alla collaborazione dei collegi e degli ordini professionali che consentiranno l’avviamento di nuovi corsi. Il progetto risponde all’esigenza sempre crescente dei giovani di potersi qualificare rapidamente e di avere accesso diretto al mondo del lavoro, mentre soddisfa la domanda di imprese e mondo delle professioni di personale altamente formato.

In particolare, le Università potranno attivare al massimo un corso di laurea di tipo professionalizzante per anno accademico da erogare in modalità tradizionale, dunque non on line. Il corso dovrà essere attivato in stretta collaborazione con il mondo del lavoro e definito in relazione a professioni comunque disciplinate a livello nazionale, a partire da quelle regolamentate dall’appartenenza a un ordine professionale. I percorsi formativi saranno sviluppati in collaborazione con gli ordini professionali. Nell’ambito delle convenzioni con gli ordini e i collegi professionali le Università potranno realizzare partenariati con le imprese. Sono previsti tirocini durante il percorso di laurea.

“Le Università potranno ora avviare questi percorsi con un quadro di riferimento più chiaro e con obiettivi precisi – afferma la Ministra Valeria Fedeli – I corsi offerti dagli Atenei dovranno consentire alle studentesse e agli studenti una rapida qualificazione professionale. Si potranno creare partenariati con i collegi e gli ordini professionali per l’attivazione dei percorsi. Si tratta di una novità importante e molto attesa. Con la maggiore flessibilità prevista per l’accreditamento iniziale dei corsi diamo poi una risposta alle sollecitazioni che ci sono arrivate dal mondo universitario per poter garantire un graduale ampliamento dell’offerta che sia comunque adeguata e coerente con il loro progetto formativo. Una flessibilità che intercetta le esigenze delle studentesse e degli studenti senza però mettere a rischio la qualità”.

Marta Cianciolo

www.iostudionews.it
S.Alessio
00giovedì 28 dicembre 2017 11:53
Interessante iniziativa, sono curioso, però, di sapere quali corsi verranno attivati.
E chissà se la Marconi coglierà la palla al balzo con qualche "L" [SM=g1944714]
Davide
00sabato 30 dicembre 2017 00:20
Non è un progetto un tantinello vago?
S@yaka
00domenica 21 gennaio 2018 12:21
In ambito di giurisprudenza non cambia niente: le università possono già avere accordi con l'Ordine degli Avvocati per il tirocinio anticipato.
Per noi è una novità completamente inutile.
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