"Anonymous", preso il capo in Italia: è hacker 26enne

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Davide
00martedì 5 luglio 2011 14:19
Una raffica di perquisizioni questa mattina all'alba hanno concluso la fase delle indagini sugli attacchi orchestrati dagli Anonymous che, almeno in Italia, ora non sono più «anonymous». La Polizia informatica guidata da Antonio Apruzzese ha infatti identificato gli hacker che dallo scorso gennaio hanno condotto numerosi attacchi informatici ai danni di anziende e siti web istituzionali. Il Cnaipic della PolCom avrebbe individuato anche il promotore del gruppo: si tratterebbe di un italiano di 26 anni che vive in Canton Ticino noto in rete come Thre (il suo cognome all'anagrafe sarebbe Frey). La PolCom é entrata nella sua abitazione all'alba per perquisire le macchine da cui sono stati gestiti gli attacchi. Insieme a lui altri 2 hacker sono stati denunciati, mentre sono 36 in tutto gli informatici coinvolti nelle indagini della Polizia nel quadro dell'operazione «Secure Italy».
Nel gruppo operano anche dei minorenni. Gli attacchi di Anonymous avevano colpito sia i siti di aziende come Eni, Finmeccanica, Poste e Unicredit, sia quelli istituzionali come Senato, Camera dei Deputati, Palazzo Chigi e AgCom. La scelta dei target sarebbe avvenuta con una votazione che interessa anche il network internazionale di Anonymous. Il Viminale, che nei primi mesi aveva optato per un approccio soft per evitare di dare troppa importanza e visibilità al gruppo, sarebbe cambiata dopo le ultime vicende. Secondo una fonte investigativa non ci sarebbe nessuna volontà di mettere un "bavaglio" alla rete. Le accuse non dovrebbero portare a degli arresti ma da parte dei danneggiati potrebbero ora partire le cause civili.

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