Blitz della Finanza in ateneo. Il noto docente è anche capolista di una civica provinciale che appoggia D’Alfonso
L’avviso di garanzia gli arriva a venti giorni dalle elezioni ma non riguarda la politica. Il noto docente di Chieti, Gaetano Bonetta, direttore di dipartimento, cioè preside all’Università D’Annunzio ma anche capolista di una delle civiche che appoggiano Luciano D’Alfonso, è indagato in un’inchiesta della procura di Chieti su presunti esami facili e crediti concessi ad una funzionaria dello stesso Ateneo laureanda nella sua facoltà. Ieri mattina, la Guardia di Finanza di Chieti, su delega del pubblico ministero Marika Ponziani, ha eseguito un sequestro di atti nella segreteria unificata dell’Unich, e non solo. Gli investigatori hanno portato via sia verbali di esami che quella funzionaria avrebbe sostenuto nel dipartimento di Bonetta sia altri verbali della commissione crediti dell’Ateneo presieduta dallo stesso docente. Su quegli atti c’è il sospetto che siano falsi. Al direttore di Scienze Filosofiche e Pedagogiche è stato infatti notificato l’avviso in cui si ipotizzerebbero i reati di falso ideologico e favoreggiamento. Ma Bonetta, che in questi giorni è impegnato in campagna elettorale per le regionali, come capolista della civica “Valore Abruzzo”, che appoggia il candidato governatore di centrosinistra, si sente sereno.
Raggiunto ieri sera telefonicamente, il docente ha risposto con un “no comment” alle domande sull’inchiesta penale che si trova ancora in una fase preliminare. Ma come candidato alla Regione non pensa di dover fare un passo indietro.
Fa intendere, Bonetta, che andrà avanti anche e soprattutto perché i due piani, quello penale e il politico, sono ben distinti, né si incrociano tra di loro. Dimostrando peraltro correttezza professionale, il docente, che nella D’Annunzio è preside dal 1997, ha immediatamente avvisato, ieri mattina, i vertici dell’Ateneo di quanto gli era appena accaduto. Ma perché l’inchiesta?
Si tratta di uno dei filoni d’indagine che pendono da mesi sull’Università di Chieti e Pescara. Entrando nel dettaglio, si parla di presunti esami e crediti facili. E Bonetta, che evidentemente non è il solo indagato, è già stato sentito oltre un mese fa dalla Finanza, allora in qualità di persona informata dei fatti, così come sono stati verbalizzati una segretaria, un giovane docente, un componente della commissione crediti e una dirigente del settore personale.
Tutto ruota intorno a un caso specifico: quello di una dipendente dell’Ateneo che, dopo aver sospeso gli studi, si è riscritta al dipartimento di Bonetta. Ma non è una dipendente qualunque la segretaria di un personaggio apicale della D’Annunzio. Gli esami li ha davvero sostenuti? Ed i crediti sono stati gonfiati? La Finanza cerca le risposte forse contenute negli atti sequestrati ieri.
Lorenzo Colantonio
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