Doveva laurearsi oggi, ma le mancava un esame: studentessa tenta il suicidio dal terzo piano

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Aveva detto ai parenti che si sarebbe dovuta laureare nel pomeriggio, ma in realtà non era in regola con gli esami ed ha tentato il suicidio.

Si è sfiorato il dramma, in città, dove una giovane studentessa, originaria della provincia di Lecce, di 24 anni, si sarebbe lanciata dal balcone interno della sua abitazione in via Tommaso Traetta, alla periferia di Lecce, nei pressi dell’ex ospedale “Galateo”, con l’intenzione di togliersi la vita.

L’estremo gesto è tentato intorno alle 14.30, lanciandosi da un’altezza di 10 metri, dal terzo piano del condominio.

Soccorsa dai medici del 118, la studentessa, che non riusciva a muovere le gambe, è stata trasferita d’urgenza alla volta del nosocomio leccese “Vito Fazzi”. Fortunatamente, la giovane non corre alcun pericolo di vita, ma le sue condizioni – gravi – sono ora al vaglio dei medici.

lecce.corrieresalentino.it

Indietro con gli esami: giù dal balcone

Grave studentessa di 24 anni

Tragedia nel primo pomeriggio a Lecce: una studentessa univeristaria di 24 anni si è gettata dal balcone, pare perché indietro con gli esami. Aveva detto alla famiglia che si sarebbe laureata oggi, in realtà le mancavano ancora alcuni esami, che non era riuscita a superare. Un peso troppo grande da sopportare, così la ragazza avrebbe deciso di farla finita.

La giovane donna, che abita tra via Cicolella e via Traetta, ha fatto un volo di dieci metri ed è un miracolo che si sia salvata.

Sul posto, allertata dai passanti, è arrivata un'ambulanza del 118 che ha trasportato la studentessa in codice rosso verso l'ospedale "Vito Fazzi". La donna, che ha riportato diversi traumi e ferite agli arti inferiori, non corre pericolo di vita.

www.quotidianodipuglia.it

Non sono nessuno per giudicare e non lo faro', l'unica cosa che mi sento di affermare e' che non credo ci si suicidi/ tenti il suicidio per un esame o una laurea mancata, suppongo che i problemi siano ben piu' gravi, inerenti ad una sofferenza profonda e che l' esame sia la goccia che fa traboccare il vaso.
Se una persona possiede serenita' interiore, e' amata e si ama per cio' che e' ( e non per quello che possiede o per il titolo di studio/ lavoro ecc.ecc.) non arriva a gettare la propria vita al vento.
E' sempre un dispiacere apprendere simili fatti e auguro con tutto il cuore alla ragazza di potersi ristabilire al piu' presto e che abbia qualcuno accanto che le dia l'amore e affetto necessari per superare il momento.

Dietro questi disagi c'è spesso un problema esistenziale che sta a monte perchè in pochi si tolgono la vita per balle. Se i mariti fedifraghi dovessero togliersi la vita ci sarebbe una strage quotidiana.
E' chiaro che ci sono dei problemi che dovrebbero essere curati e che le famiglie non sempre riescono a vedere. Leggete questa notizia.

www.omninapoli.com/news_visualizza.php?Id=2257

Per questa ragazza era talmente tanta la preoccupazione di essere beccata (per 5 esami) che ha finto di avere un tumore al cervello per essere ricordata come "brava", non c'è qualcosa di insano in tutto questo?

Direi di si...
Anche perche' il caso dello pseudo tumore e' irrispettoso nei confronti di chi sta rischiando davvero la vita per un cancro ........