Catania, esami comprati

Ecco a voi un bellissimo scandalo consumato presso una università statale:
www.ilmondo.it/top10/2013-12-09/esami-comprati-catania-studente-si-laurea-medicina_2895...

Lo so che non è bello parlar male degli altri Atenei, ma alcuni giornalisti comprati che scrivono per grandi giornali palesemente schierati politicamente, non perdono mai occasione per parlar male delle Università telematiche e delle private in genere.
Questi signori usano notizie trite, ritrite e manipolate a dovere, mentre sorvolano con disinvoltura sui veri scandali delle loro amate...Questo mi fa proprio inc....re!!!

Scusate lo sfogo, ma ho una mezza idea di aprire un bel sito web con tutti gli scandali di tutte le Uni, private e telematiche comprese, così poi facciamo una bella classifica delle università serie...

Per fortuna l'opinione pubblica e le aziende stanno iniziando a capire come stanno veramente le cose...

Ora però mi calmo, perchè a Natale siamo tutti più buoni!!!

Il problema è che la maggior parte dei giornalai italioti ha una laurea in lettere o in scienze della comunicazione che ormai non vale niente presa alle statali, si scaglieranno sempre contro le private e soprattutto contro chi studia giurisprudenza, economia e ingegneria! Ma attenzione caro Dany perchè non tutte le private e non tutte le telematiche sono uguali. C'è chi eccelle e chi no e questo è giusto che venga detto, altrimenti ci abbassiamo allo stesso livello dei giornalai che mettono tutte le private dentro alle polemiche.

Assolutamente d'accordo con te caro Unimarconcino, anche io ho sottolineato più volte che le mele marce ci sono ovunque....e nella frase sulla classifica scandali per tutte le Uni era sottointeso anche questo, comunque hai fatto bene a precisare...

Io non capisco tutto questo accanimento del "questo scrive male di quello" e viceversa. E non capisco perchè un giornalista con una laurea "che non vale niente" debba scagliarsi sempre e dopo ancora contro uno studente che studia privatamente seppur lavorando (e sono soldi sudati). Che poi "che non vale niente" mi suona brutto, ho amici laureati alla Statale che almeno scrivono correttamente e bene (lettere, blog, social...)rispetto a qualche blasonato che prende la laurea in istituti privati perchè figlio di papà e sbaglia coniugazioni, verbi e usa la k. Parimenti, conosco persone più alte di grado di me che laureati alla Statale disprezzano ogni forma di insegnamento alternativo (private con relativi virtual campus). Si dovrebbe veramente imparare a confrontarsi invece che screditarsi, ho capito le fittizie questioni politiche, ma sinceramente: pensate che alla fine a qualcuno freghi qualcosa? Oramai la laurea la prendi per soddisfazione personale, per "eventuali e improbabili" concorsi interni, per investire su te stesso. Se si aspetta di prendere un titolo per il solo lavoro allora staremmo freschi, molti atenei non esisterebbero e forse io starei in qualche località di montagna invece che a scrivere queste cose dopo aver studiato diritto UE. Pregi e difetti di entrambi, io sono contenta della scelta fatta. A fronte delle spese economiche sostenute per gli studi, dovrò pensare come fare per un'eventuale magistrale. Ciao e...fate i buoni

Il mondo è fatto così: oltre alle fazioni contrapposte ci sono anche i rosiconi e nel mondo universitario sono soggetti che spopolano.
In linea di massima sono d'accordo con te ma per me non ha nessun senso parlare bene delle telematiche in generale se qualcuna di queste è stata definita "scarsa" dalla Carrozza e ci sono stati pareri negativi dell'ANVUR. Posso difendere il metodo telematico ma non posso difendere anche tutte le telematiche a prescindere, almeno io la penso così.
Se un giorno la qualità di tutte le telematiche migliorasse (ma alcune dovrebbero rinunciare a esami a crocette e preparazioni su dispense) sarebbe un sogno perchè si potrebbero vedere fusioni interessanti o la fine delle baronie, nel frattempo mi tengo strettissimo con molto orgoglio la mia laurea triennale alla Marconi che è una delle poche telematiche che dà una preparazione su standard europei e anche mondiali (vedi l'accreditation americana degli ultimi tempi).

UniMarconcino, 10/12/2013 23:23:

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Il problema è che la maggior parte dei giornalai italioti ha una laurea in lettere o in scienze della comunicazione che ormai non vale niente presa alle statali

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Ma anche no.
Io sono diventato giornalista senza laurea, solo dopo ne ho conseguita una come te in scienze giuridiche.
Ed è proprio questo il punto: tantissimi giornalisti oltre ad avere lauree secondarie (per il mondo del lavoro) proprio non sono laureati e non solo... non hanno alcuna competenza specifica.
In passato sono stato in una redazione in cui c'era gente con la licenza media che scriveva bellamente su cancri e cure per l'osteoporosi.
Questo è il mondo del giornalismo oggi... e se fossi in voi non ci darei troppo peso: limitiamoci a citare articoli che di fatto rispecchiano una situazione reale e non chiacchiere messe in giro da ventenni che probabilmente fanno falsi tirocini non retribuiti.

Davide, 12/15/2013 3:17 PM:

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limitiamoci a citare articoli che di fatto rispecchiano una situazione reale e non chiacchiere messe in giro da ventenni che probabilmente fanno falsi tirocini non retribuiti.

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Magari fossero solo quelli, ci sono certi pazzi in giro che c'è da raccomandarsi l'anima studentesca.