Bologna, professore indagato per droga e favori

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Potrebbe anche essere una manovra per gettare fango su un docente, rimane il fatto che questo sembra essere il mondo universitario italiano: sesso, droga, favoritismi e rock and roll.
Da notare che questi sono gli ambienti "accademici" tanto venerati dai giornalisti italioti: mettono dentro tutte le telematiche indistintamente e quasi sempre anche le private nella solita polemica e poi si trovano il professore dell'Alma Mater che "spaccia".

Bravo Unimarconcino ben detto!
Adesso siamo davvero stufi di questi giornalisti venduti che infangano il buon nome delle Università serie private e telematiche.
Fortunatamente l'opinione pubblica, i datori di lavoro e il Ministero dell'istruzione hanno capito che nella maggior parte dei casi sono articoli comprati che non rispondono alla realtà e pertanto non se li fila più nessuno....
Alcune Uni telematiche come la Marconi e l'Uninettuno stanno avendo prestigiosi riconoscimenti internazionali che le statali italiane non riescono a ottenere....

UniMarconcino, 29/11/2013:

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Da notare che questi sono gli ambienti "accademici" tanto venerati dai giornalisti italioti: mettono dentro tutte le telematiche indistintamente e quasi sempre anche le private nella solita polemica e poi si trovano il professore dell'Alma Mater che "spaccia".

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Ah ah ah! Ci sta Davide, ci sta.
Però sotto certi aspetti c'è poco da ridere perchè

1) stiamo parlando della facoltà di medicina dell'Alma Mater, ci rendiamo conto che questa gente dovrebbe curarci? Se fossi un bolognese comincerei a farmela sotto,

2) si tratta di psichiatri, laureati in psichiatria, ricercatori e specializzandi in campo psichiatrico. Persone che dovrebbero conoscere la mente umana e avere padronanza di loro stesse, così tanta padronanza che probabilmente si divertivano a sintetizzare stupefacenti (si parla di MDMA, se avete dei rudimenti di criminologia sapete di cosa parlo).

A proposito, cos'ha fatto secondo voi la grande Alma Mater di Bologna? Assolutamente niente: non ha preso provvedimenti nei confronti del professore associato che continua a svolgere la normale attività accademica, l'ennesimo esempio di serietà di una statale.