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Processo civile telematico: al via domani

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2011 00:47
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22/09/2011 00:47

Notizia del 19.

Le sei sezioni civili di Catania e quelle distaccate di Acireale, Mascalucia, Giarre, Paternò, Adrano, Bronte e Belpasso sono le prime sedi del centro-sud a beneficiarne

«Da domani si cambia». L'ha annunciato Giuseppe Fichera, magistrato del Tribunale di Catania e referente per l’Informatica distrettuale della Corte d’Appello, durante la conferenza tenutasi stamattina nell’Aula delle Adunanze del Palazzo di Giustizia catanese per l’avvio a valore legale del Processo Civile Telematico nella città etnea. Le sei sezioni civili del Tribunale di Catania e le sezioni distaccate di Acireale, Mascalucia, Giarre, Paternò, Adrano, Bronte e Belpasso sono le prime sedi giudiziarie del centro-sud che utilizzeranno il sistema delle comunicazioni telematiche.

Per effetto del decreto del Ministero della Giustizia dell'1 aprile 2011, da domani tutte le notifiche dei provvedimenti adottati dai giudici civili avverranno attraverso un sistema di mail certificate spedite dai cancellieri all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’avvocato. «Ciò significa – ha spiegato Fichera – risparmio di tempo, ripristino delle spese e riduzione del lavoro di cancelleria». Dopo i saluti del presidente della Corte d’Appello, Alfio Scuto, il presidente del Tribunale, Bruno Di Marco, ha dichiarato: «L’avvio a valore legale del P.C.T. rappresenta una svolta per la città di Catania. Questo traguardo è merito della collaborazione tra i rappresentanti dell’ordine degli avvocati, dell’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili e della Camera di Commercio che lo scorso 22 gennaio hanno siglato il protocollo d’intesa per il Processo Civile Telematico». Presenti alla conferenza tutti i rappresentanti degli ordini. «Il nostro ordine – ha detto Maurizio Magnano di San Lio, presidente dell’ordine degli avvocati – farà sì che l’avvocatura catanese sia pronta ad affrontare queste nuove tecnologie al servizio dei cittadini. Per tale motivo oggi stesso sarà inviato un vademecum a tutti i colleghi». «Il nostro consiglio – ha proseguito Margherita Poselli, presidente dell’ordine dei commercialisti – ha familiarità con il P.C.T. Ma la formazione continua e costante è fondamentale. Pertanto un mio obiettivo è l’organizzazione di seminari per preparare i colleghi alle comunicazioni telematiche».

Comunicazioni che hanno un’importanza notevole per la legalità e la giustizia. «Le procedure informatizzate – ha detto Pietro Agen, presidente della Camera di Commercio – rendono la giustizia più rapida. Non c’è giustizia se non c’è la rapidità dell’attuazione delle norme». Oltre ai rappresentanti degli ordini che hanno firmato il protocollo d’intesa per il P.C.T., presenti anche Stefano Aprile, direttore generale dei sistemi informatici automatizzati del ministero della Giustizia, Antonino Distefano, consigliere dell’ordine avvocati referente per l’informatica, e Concetta Maria Antonietta Basile, dirigente amministrativo del Tribunale. «Vi chiedo di essere testimonial e spinta per gli altri – ha affermato Stefano Aprile – perché la comunicazione telematica rappresenta risparmio di tempo ed economico e recupero di efficienza, di forza e di produttività». Non solo. «Il Processo Civile Telematico – ha aggiunto Antonino Distefano – assicura trasparenza e rappresenta un’importante opportunità per tutti gli utenti del sistema giustizia». La Basile ha concluso l’incontro spiegando agli avvocati presenti in sala l’aspetto pratico del P.C.T.: «Tutti coloro che sono già iscritti a un punto di accesso del P.C.T. riceveranno le comunicazioni telematiche sulla propria casella di posta elettronica certificata. I non iscritti potranno ritirare la copia cartacea presso la Cancelleria Unica del Circondario». Il Processo Civile Telematico renderà contestuale al deposito del provvedimento la conoscenza da parte degli avvocati dell’atto del giudice, ridurrà i rinvii delle udienze del processo dovuti a eventuali mancate comunicazioni per errori nell’indirizzo del destinatario, semplificherà il lavoro del cancelliere e consentirà di fare a meno per la notifica dei biglietti di cancelleria degli ufficiali giudiziari che si dedicheranno alla funzionalità di altri servizi.

Sonia La Farina

www.corriere.it
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