ROMA - Risorse fino a 50 milioni di euro per l'attuazione del Piano straordinario per la digitalizzazione della giustizia, che parte ''immediatamente'' e sara' completato in 18 mesi. Lo indicano i ministri della Giustizia, Angelino Alfano, e della Pubblica amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Il Piano e' rivolto a 466 Uffici giudiziari e punta alla digitalizzazione degli atti, alle notifiche ed ad pagamenti on-line. L'obiettivo - viene spiegato - e' ''ridurre'' i tempi del processo ed i costi di gestione e funzionamento amministrativo, ''facilitare'' il lavoro dei magistrati e degli operatori, ''liberare'' risorse umane ''preziose'', ''semplificare'' la fruizione dei servizi da parte di cittadini e imprese.
Il processo di digitalizzazione avverra' in tre fasi e si concludera' entro i prossimi 18 mesi con un decreto del ministro della Giustizia che rendera' ''obbligatorio'' per ciascun ufficio giudiziario l'uso dei nuovi sistemi on-line. Brunetta ed Alfano calcolano un risparmio di 4-5mila persone dell'amministrazione della giustizia - ''compresi i carabinieri'' - (pari al 12% di tutto il personale) che ogni anno sono impiegate in 28 milioni di notifiche (20 milioni nel civile e 8 milioni nel penale).
''Ritengo che tutto questo sia un risultato straordinario - ha sottolineato il Guardasigilli -. Noi puntiamo non solo a piantare il seme della rivoluzione digitale, ma anche a raccogliere il frutto, cosa che con le riforme'' costituzionali e' ''un attimino piu' difficile''. Attraverso il suo I-Pad Alfano ha inviato - nel corso della conferenza stampa - una mail a oltre 800 uffici giudiziari chiedendo loro di aderire al protocollo per la digitalizzazione e di rispondere in tempi rapidi, cosi' da avviare tutte le procedure necessarie. ''A cominciare da oggi pomeriggio - ha detto Alfano - metteremo on-line chi ha risposto e chi no''.
Dal canto suo, Brunetta ha dato il 'planning' del piano straordinario: la prima fase sara' completata entro ottobre 2011 con la raccolta di adesioni da almeno il 60% degli uffici giudiziari (280 uffici), l'attivazione dei servizi in 58 uffici di procure e tribunali delle citta' capoluogo e il via ai servizi in almeno il 30% degli uffici giudiziari aderenti al piano (pari a 84); la seconda fase terminera' invece nell'aprile del 2012, con l'adesione di almeno l'80% degli uffici giudiziari (pari a 380), l'attivazione dei servizi in tutti gli uffici di secondo grado (58) e in almeno il 70% degli uffici giudiziari aderenti al piano (260). Infine, la terza fase sara' completata entro l'ottobre del 2012 e comprendera' adesioni di almeno il 95% degli uffici giudiziari (442) e l'attivazione dei servizi nel 100% degli uffici giudiziari che hanno aderito al piano.
BRUNETTA, CON DIGITALIZZAZIONE -30% TEMPI PROCESSI - ''Talune esperienze gia' in atto, come a Milano, indicano un'accelerazione dei processi, sulla base di questa rivoluzione, fino al 30% del tempo di durata'' degli stessi. Lo ha sottolineato il ministro della Pubblica amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta, in conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro della Giustizia , Angelino Alfano, per presentare il Piano straordinario del governo per la digitalizzazione della giustizia, che punta agli atti e alle notifiche on-line. Un Piano che ''innesca'' una ''procedura'', una ''sfida virtuosa'' che a sua volta porta ad una ''accelerazione'' dell'organizzazione e dell'efficienza nei singoli uffici, ha aggiunto Brunetta, che insieme al collega Alfano ha evidenziato anche i dati relativi agli studi legali che ormai utilizzano la Pec, la Posta elettronica certificata: oggi - hanno detto - sono 26mila gli avvocati che la usano. ''Erano meno di 100 quando siamo arrivati al governo'', nel 2008, ha sottolineato Alfano. ''Puntiamo alla saturazione'', ha quindi aggiunto Brunetta, ricordando che la Pec e' obbligatoria ''gia' da un anno e mezzo''.
Fonte:
www.ansa.it
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Non ho mai visto un così gran numero di stronzate messe tutte in fila.
Povera Italia....