A Cuba sono cominciate ieri le più grandi manovre militari degli ultimi cinque anni, presentate come necessarie per prepararsi ad una possibile invasione da parte degli Stati Uniti.
Nonostante le relazioni tra i due paesi siano in una fase di disgelo e il presidente americano Barack Obama abbia assicurato che gli Usa non hanno intenzione di invadere l'isola, situata a soli 145 chilometri a sud della Florida, la stampa cubana -- proprietà dello stato -- ha citato leader militari secondo i quali "esiste una possibilità reale che Cuba subisca un'aggressione militare".
I "war games", che sono stati denominati "Bastione 2009", formuleranno anche una strategia di risposta all'ipotesi di destabilizzazione dall'interno condotta dagli Stati Uniti, che potrebbero approfittare delle difficoltà economiche in cui si trova Cuba, hanno aggiunto gli ufficiali.
La televisione cubana ha mostrato immagini di carrarmati che esplodevano colpi dai cannoni mentre attraversavano una campagna, batterie di artiglieria che sparavano, truppe in mimetica che scavano trincee e bazooka, elicotteri d'attacco e caccia che attraversavano il cielo e squadre di soccorso che portavano in salvo i feriti.
Non è chiaro, però, se le immagini si riferissero a esercitazioni precedenti, né è stato rivelato in quale luogo si stessero svolgendo le esercitazioni attuali.
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