Si è tenuta a Roma venerdì 20 novembre 2009, nella Sala rossa del Palazzo del Vicariato la conferenza stampa di presentazione delle Settimane culturali promosse dall'Ufficio diocesano per la pastorale universitaria.
Sono intervenuti Giampiero Gamaleri (Università Roma Tre), Alberto Gambino (Università Europea di Roma), Emilio Baccarini (Università Tor Vergata), Tommaso Valentini (Università telematica Guglielmo Marconi). Ha moderato l'incontro il direttore dell'Ufficio diocesano monsignor Lorenzo Leuzzi.
Fra i vari interventi il Prof. Alberto Gambino, ordinario di diritto privato e direttore del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università Europea di Roma (www.unier.it) ha ricordato che "essere professori universitari oggi significa rivestire un compito più delicato e impegnativo che deve tenere conto di uno sviluppo sempre più grande dei confini delle conoscenze umane e, ancor più, del mutato contesto italiano, europeo e mondiale in cui si svolge".
"Non basta - ha spiegato il Prof. Gambino - limitarsi ad offrire lezioni frontali e impegnarsi in ricerche silenziose e troppo spesso distanti dalle cose del mondo. Siamo chiamati a dare risposte concrete all'emergenza educativa sotto gli occhi di tutti, offrendo una forte testimonianza morale. La ricerca e l'insegnamento per essere credibili devono saper esprimere l'amore profondo per l'arricchimento del tesoro delle conoscenze umane. Proprio di questo, la cultura universitaria - a cominciare dalla comunità degli studiosi - deve farsi garante e promotrice.
In questo orizzonte si collocano le settimane culturali delle università di Roma, un progetto ambizioso certo, ma in comunione di intenti con la storia culturale millenaria della nostra città. L'occasione propiziata dalla Pastorale universitaria di promuovere non un festival di saperi, ma un intreccio fecondo di confronti scientifici multidisciplinari, ambientati in tutte le università romane, rende i docenti educatori di scienza e forse di vita se i loro saperi saranno davvero al servizio di tutti. Perché ricerca scientifica e dibattito culturale, per non essere sterili e autoreferenziali, devono avere l'ambizione di offrire le migliori soluzioni per la promozione dello sviluppo dei popoli sulla base dei valori fondamentali della vita umana e della pace, che, è bene ricordarlo, comincia all'interno di ciascuno di noi."
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