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Mazzarino potrebbe avere una sede distaccata dell'università "Marconi"
La proposta è stata del consigliere Salvatore Rinaldi
La città del principe “Carafa” potrebbe ospitare una sede universitaria come ai tempi dei Gesuiti. L’idea avanzata dal consigliere comunale avv. Salvatore Rinaldi va avanti e Mazzarino potrebbe presto avere una sede staccata dell’Università degli studi Guglielmo Marconi di Roma.
”Martedì 17 novembre – si legge in una nota diramata alla stampa dal consigliere Salvatore Rinaldi - la dott.ssa Puccio Patrizia responsabile dell'Università Guglielmo Marconi per la Sicilia, su delega della Rettrice prof.ssa Alessandra Briganti ha incontrato il Sindaco con alcuni membri dell'amministrazione comunale di Mazzarino, per visionare la location dell'ex collegio dei gesuiti e proporre l’attivazione di diversi corsi di laurea nel nostro territorio. Il mio auspicio è – aggiunge Rinaldi - che l'amministrazione continui con grande entusiasmo a sposare tale iniziativa, e che la mozione che giorni addietro ho presentato venga favorevolmente accolta, approvata e condivisa in sede di consiglio comunale, poiché parliamo di un progetto verso il quale bisogna guardare con un atteggiamento di grande responsabilità con ampio ottimismo e solerte fiducia. Poiché garantirebbe un risvolto positivo alla città in termini di crescita culturale, professionale ed economica”.
La sede staccata di Mazzarino dell’Università Guglielmo Marconi di Roma dovrebbe comprendere, almeno in questa prima fase, sei facoltà universitarie con annessi diversi corsi di laurea. Sarebbe pure compresa nell’ambizioso progetto universitario, l’offerta formativa e la formazione post-laurea (con diversi master, scuole di specializzazioni e corsi di alta formazione). I locali che l’amministrazione comunale metterebbe a disposizione sono quelli dell’antico e suggestivo complesso gesuitico dove proprio nel mille e seicento i frati istituirono dei corsi universitari.
”Mazzarino – aggiunge nella nota Rinaldi - ha le condizioni per diventare punto di riferimento e di attrazione formativa grazie ad un’offerta universitaria che nel dettaglio si esplicherebbe sia con lezioni in aula che a distanza attraverso procedure telematiche per i non frequentanti. A ciò si aggiungerebbero percorsi di stage e ricerca. Pertanto il mio invito – conclude il consigliere Rinaldi - è a che la proposta non sia esposta a tentativi di boicottaggio e di insabbiamento sol perchè tale progetto è stato curato da un consigliere comunale della minoranza politica”.
Paolo Bognanni
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