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Lo strano caso della Marconi e di Alcamo

Ultimo Aggiornamento: 14/03/2010 23:37
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02/11/2009 12:56

Alcamo, si farà l'università telematica?

Il sindaco di Alcamo: “Stiamo lavorando, a febbraio tutto pronto”. Ma le altri parti in causa sembrano non saperne nulla. Step1 ha cercato di capire cosa c’è dietro questa vicenda attraverso le voci dei suoi protagonisti


Non è una novità sentire parlare di corsi di studio online. Gli Stati Uniti già ne hanno attivi diversi da anni e nel resto d’Europa l’esempio inglese ne dà ampia prova. Da qualche anno non è una novità nemmeno per l’Italia che, grazie al decreto Moratti-Stanca, ha visto la nascita di strutture parauniversitarie che forniscono corsi attraverso il web e che vedono aperte le strade per un loro riconoscimento accanto alle università tradizionali. Una di queste è l’Università telematica Guglielmo Marconi, con sede a Roma, che ha già fatto parlare di sé qualche mese fa quando, su alcuni quotidiani siciliani e su La Repubblica, è stato reso noto un progetto per istituire nel comune di Alcamo, in provincia di Trapani, una mega struttura universitaria con 26 corsi di laurea online.

Il progetto, allora in fase embrionale, sarebbe dovuto consistere nel creare delle strutture alle quali l’UniMarconi avrebbe potuto appoggiarsi per far svolgere attività ed esami inerenti i propri corsi di laurea online. Da subito non sono mancate le critiche e i dubbi, sollevati dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e dall’Università di Palermo riguardo la presunta “competizione” fra questa struttura nel trapanese e il vicino Ateneo di Palermo.

A tal proposito, abbiamo sentito il Sindaco di Alcamo, Giacomo Scala, che dichiara: “Si sta lavorando con l’UniMarconi e l’Università di Palermo per giungere ad una soluzione univoca e per firmare il protocollo. Nel giro di un paio di mesi sarà tutto pronto”.

Con non poco stupore ed in maniera del tutto inaspettata però, uno dei responsabili dell’UniMarconi, signora Paglia, ci risponde che “è una notizia assolutamente falsa. Non c’è alcun progetto di questo tipo in programma da parte dell’Università Guglielmo Marconi per istituire questa sede distaccata ad Alcamo. La storia di Alcamo ha peraltro causato un parere negativo della CRUI senza che si siano informati – prosegue Paglia - in quanto la faccenda di Alcamo è pura bugia”.

Dello stesso avviso è il Rettore dell’Università di Palermo, Silvestri, anch’egli non a conoscenza di questo progetto, che nega anche preoccupazioni per un’eventuale fuga di studenti dal suo ateneo verso le nuove strutture ad Alcamo. “Noi lavoriamo perché i nostri studenti siano felici. Abbiamo molti studenti nel nostro Ateneo e – conclude il Rettore - se dovessero esserci delle collaborazioni con Alcamo o con l’UniMarconi, che ben vengano”.

Ma siamo venuti a sapere, dalla CRUI, che forti riserve sull’Università telematica di Roma erano già state espresse nell’aprile del 2004, poco dopo la nascita dell’UniMarconi, attraverso una mozione nella quale si esprimevano preoccupanti dubbi sui docenti in ruolo presso questa Università, i tutor, le adeguate tecnologie di supporto alla didattica e, recita ancora il documento, “non appare peraltro chiara l’esistenza di un corpo docente che, per numero e qualificazione, garantisca i requisiti indispensabili per l’attivazione dei corsi di laurea previsti nel decreto istitutivo”.

Il problema fondamentale quindi non riguarderebbe la natura “telematica” dell’UniMarconi, bensì il sistema generale che non presenterebbe, a differenza di altre università telematiche europee (come l’Open University di Londra, nata da un consorzio di università tradizionali), la giusta commistione tra formazione e ricerca.

Dall’altra parte l’UniMarconi si difende dichiarando, attraverso la sua responsabile, che “ la Marconi fa ricerca come fanno tutte le altre università, e forse ne fa ancora di più. Siamo in regola con tutto e per tutto, pertanto, a parte qualche pregiudizio che in Italia esiste verso una forma didattica che è nuova, nel resto del mondo le università telematiche hanno dimostrato la loro capacità”.

Insomma, sembra che il progetto di un grande ed importante investimento per la città di Alcamo, venga portato avanti solo dal suo primo cittadino, inverosimilmente senza che le altri parti in causa ne siano a conoscenza, o forse, come lascia intendere il sindaco Scala, “questo è il livello di ragionamento attuale visto il putiferio scaturito in passato dalla questione UniMarconi”.

L'intervista integrale al sindaco di Alcamo

La mozione della CRUI relativa ad UniMarconi

Articolo del 2006 scritto da Michele Spalletta, fonte: www.flingue.unict.it
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