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Signori e signore... l'Università Liberale!!!

Ultimo Aggiornamento: 20/01/2011 11:48
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03/09/2009 19:33

Il decollo ufficiale è ancora lontano. Ma il lavoro sotto traccia continua a ritmo serrato, sull’onda di quell’entusiasmo contagioso che Silvio Berlusconi sta trasmettendo ai suoi collaboratori e alle persone coinvolte nel suo ultimo grande progetto: «L’università del pensiero liberale».
Nel corso delle vacanze natalizie Silvio Berlusconi ha discusso a lungo dell’idea di creare un ateneo ad hoc con cui scardinare il «monopolio della sinistra» in campo culturale e accademico e formare la «futura classe dirigente moderata». Ha ottenuto da Ferdinando Adornato, il 20 dicembre scorso, un dettagliato progetto di quattro pagine. Si è confrontato con Giuliano Urbani, incassando la sua disponibilità a seguire come «consulente» questa creatura, fermo restando che l’attuale consigliere della Rai non vuole incarichi nel futuro ateneo alla luce della sua lunga carriera nella Bocconi. Ha parlato con don Gianni Baget Bozzo che dovrà occuparsi di immettere elementi di cattolicesimo liberale nel dna della nuova creatura. Ha discusso, più volte, con Angelo Maria Petroni che, come direttore della Scuola superiore della Pubblica amministrazione e primo candidato al ruolo di «rettore» dell’università, è un referente importante per lo sviluppo di questo progetto. E non sono mancati, naturalmente, ampi scambi di idee con Marcello Dell’Utri.
Berlusconi, di fronte allo scetticismo sollevato da alcuni in merito alle pastoie burocratiche che potrebbero ostacolare il riconoscimento dell’ateneo da parte dello Stato italiano, ha detto con chiarezza che è sua intenzione andare fino in fondo. Su questo punto, peraltro, c’è chi, come Gaetano Quagliarello, consiglia di «non richiedere affatto il riconoscimento dell’ateneo da parte dello Stato». Un modo per far partire una battaglia liberale per l’abolizione del valore legale del titolo di studio. «Così come Berlusconi ha rotto il monopolio pubblico nella televisione, potrebbe farlo in campo universitario» spiega il professore.
Il presidente azzurro ha fissato una «deadline»: l’università dovrà essere inaugurata entro le Europee del 2009 e dovrà diventare un punto di riferimento, una cabina di regia per l’elaborazione della rotta politico-culturale del partito unico del centrodestra, oltre a rappresentare un grande lascito futuro dell’ex premier. La sede sarà una villa nel cuore della Brianza un tempo utilizzata come scuola di formazione del Credito italiano, così come potrebbe nascere presto una fondazione che dovrà essere la casa madre e la holding dell’università. Si pagherà una retta ma ci saranno borse di studio per i più meritevoli. «L’ossatura del corpo docente sarà composta da intellettuali italiani» spiega Adornato. «Ma grazie alle amicizie di Berlusconi si può pensare a corsi brevi di Bush padre, Kissinger, Gorbaciov, Kohl, Aznar. Ma anche di personalità di altri campi come Robert Kagan, Michael Novak, André Glucksmann». Le facoltà finora prese in considerazione sono: Economia, Scienze politiche, Giurisprudenza e Scienza della comunicazione. Ma c’è chi sostiene che per scardinare il monopolio della sinistra in campo culturale sarebbe utile anche un allargamento del campo alle materie umanistiche.
Esiste, però, anche un’altra strada: quella che punta a percorrere un percorso mirato e più ristretto. Petroni, infatti, ha parlato con il Cavaliere della possibilità di puntare su una struttura post-laurea, capace di produrre master e dottorati. L’obiettivo? Preparare i laureati per i concorsi nelle grandi istituzioni italiane ed europee in modo da avere finalmente una classe dirigente non ostile al centrodestra in alcuni posti chiave del potere. Questa soluzione, però, potrebbe non essere alternativa alla prima. I corsi di laurea e quelli post-laurea potrebbero, infatti, camminare su binari paralleli per un progetto che diventerebbe ancora più ambizioso rispetto alle premesse iniziali.

www.ilgiornale.it
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04/09/2009 08:13

è la famosa università che dovrebbe aprire a Lesmo. Nell'azienda dove lavora mia moglie hanno prodotto le sedie...
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04/09/2009 12:18

Azz quindi sono ai nastri di partenza! [SM=g1944746]
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04/09/2009 14:26

Lesmo, l’Università liberale pronta a settembre

A VILLA GERNETTO c’è un gran movimento. Gli operai sono al lavoro già da qualche settimana. Quella che è stata un antico monastero e, in tempi più recenti, il centro di formazione di Credito Italiano, sembra destinata a diventare la sede dell’università del pensiero liberale. L’ateneo potrebbe aprire i battenti già a settembre, comunque prima delle elezioni europee del 2009. Silvio Berlusconi ci crede.

POCHI MESI fa ha sborsato 35 milioni di euro per acquistare la villa Somaglia, detta il Gernetto, a metà strada tra Arcore e Macherio, paesi che ospitano le due storiche dimore brianzole della famiglia Berlusconi. L’edificio, con tanto di giardino a terrazze sul Lambro, offre 380mila metri quadri, 35 aule informatizzate, un’aula magna per le conferenze e cento stanze per gli studenti. L’apertura dell’università è vista come il tentativo di spodestare il dominio della sinistra nel mondo accademico, affermare le idee liberali, formare una classe dirigente moderata. «I lavori di ristrutturazione sono stati avviati - conferma il sindaco di Lesmo, il leghista Marco Desiderati -. Sono seguiti dalla Soprintendenza ai Beni culturali in quanto il Gernetto è un edificio sotto tutela. Silvio Berlusconi è stato visto più volte visitare il cantiere, che evidentemente segue con grande attenzione e personalmente». Secondo il primo cittadino lesmese «potrebbe essere già pronta a settembre». Anche perché dal punto di vista burocratico non ci sono varianti urbanistiche da fare: «La villa, utilizzata per anni come centro di formazione, ha già una destinazione che permetterebbe di ospitare un ateneo», sottolinea il sindaco.
A Lesmo, considerato la Beverly Hills in formato brianzolo, guardano con attenzione a quanto sta succedendo a villa Somaglia. Il paese, dove vivono molti vip, è già sede di un centro socio-assistenziale della Lega del Filo d’oro, sorto su un terreno donato dalla famiglia Fossati, fondatrice della Star. Un’università farebbe alzare ancora di più le quotazioni di Lesmo: «Sarebbe una presenza di grande prestigio», aggiunge Desiderati, che vuole approfittare di questa opportunità: «Spero di avere un interlocutore privilegiato per concretizzare le possibilità che questa iniziativa può offrire al nostro paese». Prestigio a parte, il primo cittadino lesmese pensa all’indotto che potrebbe creare nel settore alberghiero, della ristorazione e dei servizi. Della volontà di aprire un’Università del pensiero liberale, il Cavaliere aveva parlato due anni fa visitando un’altra villa, quella Borromeo di Arcore, di proprietà del Comune, davvero malmessa, che attende una ristutturazione. Sembrava una cosa buttata lì. Invece era un progetto già allo stato nascente. L’università - per usare le parole dello stesso Berlusconi - nasce per scardinare il «monopolio della sinistra in campo culturale».

NELLE INTENZIONI dell’attuale premier, l’università sarà configurata sul modello dei college statunitensi. Un vero e proprio campus con posti letto per studenti e professori, attrezzature sportive, biblioteche. Un ateneo privato, con tanto di rette, e borse di studio per gli studenti meritevoli che non potrebbero permettersi la retta. Le facoltà inizialmente saranno quattro: Economia e Commercio, Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione. Prima di tornare al governo, il Cavaliere ha visitato anche possibili altre sedi, come la villa Palmieri, descritta nel Decamerone del Boccaccio, a San Domenico, vicino Fiesole. Ma alla fine la scelta sarebbe caduta sulla Brianza, terra a cui è molto legato, visto che la villa San Martino di Arcore è stata la culla di Forza Italia, della Casa delle Libertà e ora del Partito del Popolo della Libertà. A insegnare saranno chiamati i maggiori esponenti del pensiero liberale. Ma sono previste anche lezioni con ex statisti come George Bush padre, Tony Blair, Bill Clinton, Junichiro Koizumi, Josè Maria Aznar, Michael Gorbaciov o imprenditori del calibro Bill Gates.

Antonio Caccamo

Il Giorno

A parte gli intenti politici... l'impostazione non sembra niente male.
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04/09/2009 19:15

Però è interessante questa notizia anche se datata, sentite questo teorema.

LaD passa a Tor Vergata,
L'E-Campus passa all'Università Liberale (il CEPU non è di Berlusconi?),
La Marconi passa alla Sapienza,
L'UniNettuno passa per esempio alla Bicocca.

In pratica tutti gli atenei "telematici" si fanno inglobare in vista del colpo di spugna del Governo e dei corsi on line che apriranno dall'anno prossimo in tantissime università.
Cosa ne pensate?
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Post: 3.498
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Sesso: Maschile
05/09/2009 10:14

Se fosse come dici tu questi sognificherebbe la fine delle telematiche e penso che chi le gestisce abbia tutto l'interesse a mantenerle intatte così come sono.
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05/09/2009 11:12

a mio parere il problema del sistema dei college americani penso che sia non solo le rette abbastanza alte, i criteri di ammissione dati da voto di diploma e curriculum scolastico che non dimentichiamoci che e' a discrezione degli insegnanti (che a volte non sono poi cosi'equi), ma apre le porte ai c.d. figli dei Baroni che continuano ad andare quasi come fosse un loro diritto all'Universita' del genitore che magari sborsa dei soldi per farsi dedicare un'aula della facolta'.
Per quanto concerne l'universita' dalle idee liberali penso ognuno almeno in ambito universitario dovrebbe poter pensare quello che vuole e se vi e' una prevalenza delle idee di sinistra nelle universita' non credo che siano frutto della propaganda dei DS.
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Post: 23.709
Sesso: Maschile
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05/09/2009 19:52

Caro ff, un'analisi quasi impeccabile. [SM=g1944682] [SM=g1944740]
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Post: 23.709
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05/09/2009 19:53

UniMarconcino, 9/4/2009 7:15 PM:

Però è interessante questa notizia anche se datata, sentite questo teorema.

LaD passa a Tor Vergata,
L'E-Campus passa all'Università Liberale (il CEPU non è di Berlusconi?),
La Marconi passa alla Sapienza,
L'UniNettuno passa per esempio alla Bicocca.

In pratica tutti gli atenei "telematici" si fanno inglobare in vista del colpo di spugna del Governo e dei corsi on line che apriranno dall'anno prossimo in tantissime università.
Cosa ne pensate?



La prima volta che ho letto il tuo post ero abbastanza scettico, poi ho fatto una ricerca in internet e guardate cos'ho trovato:

www.nettuno.unimib.it

[SM=g1944848]
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Post: 23.709
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29/09/2009 15:20

Due voci che circolano sull'Università Liberale o Università del Pensiero Liberale:

- Berlusconi ha già investito 35 milioni di euro.

- Si parlava di farla in piazza della Scala o in piazza Duomo piuttosto che a Lesmo.
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Post: 307
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Sesso: Maschile
30/09/2009 08:28

credo proprio che si farà a Lesmo. Pare che gran parte degli arredamenti siano già pronti...
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Post: 3.375
Città: MILANO
Età: 46
Sesso: Maschile
30/09/2009 14:12

Non credo che importi molto dove si farà tanto sarà un'università per figli di politici.
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Post: 503
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Età: 57
Sesso: Maschile
05/10/2009 19:55

aggiungerei figli dei politici e delle persone facoltose
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Post: 23.709
Sesso: Maschile
Admin
05/10/2009 22:14

Magari ci faranno uno sconticino.
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Post: 503
Città: PIACENZA
Età: 57
Sesso: Maschile
07/10/2009 15:32

non crederci tanto quelli non fanno sconti a nessuno
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Post: 23.709
Sesso: Maschile
Admin
07/10/2009 16:16

Ovviamente si trattava di una battuta.
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Post: 468
Città: MILANO
Età: 58
Sesso: Maschile
07/10/2009 22:41

i politici poi diventano docenti!(non è una battuta!)
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Post: 23.709
Sesso: Maschile
Admin
08/10/2009 23:46

Basta che fra 10 anni non ci troviamo Berlusconi al posto di Petrocelli. [SM=g1944682]
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Post: 503
Città: PIACENZA
Età: 57
Sesso: Maschile
09/10/2009 08:50

comincerebbe col bocciare tutti gli studenti comunisti perche' secondo lui mangiano i bambini...ahahahahahahah
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Post: 23.709
Sesso: Maschile
Admin
09/10/2009 11:50

Farebbe ripetere "Il libro nero del comunismo" a memoria. [SM=g1944865]
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