S@yaka, 05/04/2020 21:28:
Essendo praticamente tutte le misure mondiali basate sul "modello Italia", senza intento provocatorio, potreste spiegare che mezzi giuridici avreste adottato per una simile emergenza e come avreste regolato la situazione?
Premesso che è facile dire cosa si sarebbe fatto ex post e che invece quando stai prendendo una decisione saprai solamente dopo se essa sarà giusta o sbagliata, qui non sto contestando il
merito delle decisioni prese dall'esecutivo, quanto invece il
metodo. Lo strumento giuridico da utilizzarsi in tali circostanze non v'è dubbio alcuno che debba essere quello indicato dall'art. 77 Cost. : il decreto legge.
Come è noto, il DPCM è uno strumento amministrativo e pertanto inidoneo ad incidere su quanto disposto all'art. 16 Cost. in ambito libertà di movimento e spostamento. Vedasi a tal proposito il ricorso al TAR campano vinto dall'avvocato che è andato a comprarsi le sigarette.
In ambito giuridico, la forma è sostanza e quindi poco interessano le intenzioni o le finalità che si è prefissato l'esecutivo, in quanto, se le migliori intenzioni sono male implementate (e qui è chiaro come il sole) il tutto viene giù come un castello di carte al primo refolo di vento. Le azioni poste in atto dal governo hanno sortito l'effetto desiderato non in quanto cogenti, coese ed inappuntabili sollo il profilo nomofilattico ma unicamente in quanto il "sentir comune" del cittadino italiano ha fatto in modo che tutti vi abbiano aderito senza tanti problemi. Qualche punto di percentuale di inosservanti è fisiologico.
Tutto ciò a mio avviso è sintomatico dell'incapacità dell'esecutivo di gestire la situazione ma non tanto perché prende le decisioni sbagliate, ma perché non sa nemmeno come usare la cassetta degli attrezzi che ha in dotazione. Mi auguro di essere in errore...
" ... dove invece è la legge padrona dei magistrati e i magistrati suoi servitori, io vedo salvezza e ogni bene."
Platone, Leggi