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Esame scritto o orale?

Ultimo Aggiornamento: 20/04/2019 23:09
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25/03/2019 11:59

voi preferite sostenere l'esame in forma orale o scritta? Ovviamente è in particolar modo rivolta la domanda a chi ha già sostenuto un certo numero di esami....grazie in anticipo [SM=g1944681]
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25/03/2019 16:49

Scritto, almeno se ho degli "svarioni" di ansia riesco a recuperare più facilmente il controllo di me stesso.



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25/03/2019 17:36

Ne abbiamo parlato più di una volta dal 2009, ma non ci abbiamo mai dedicato un topic, quindi grazie di averlo chiesto. [SM=g1944740]
Io ho sempre tenuto gli appelli orali a Roma come "bonus" in caso di incidenti di percorso o direttamente per velocizzarlo.
Se non ci fossero stati gli orali credo che per scienze giuridiche classe 31 mi sarei laureato con 6 mesi di ritardo, stessa tempistica per giurisprudenza LMG-01.
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27/03/2019 21:55

Io preferisco gli orali perché ho più spazio di manovra . . . in un paio di occasioni ho anche "contrattato" il voto con il prof !!!

Se dovessi fare gli orali a Milano mi verrebbe la malinconia.



" ... dove invece è la legge padrona dei magistrati e i magistrati suoi servitori, io vedo salvezza e ogni bene."
Platone, Leggi
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05/04/2019 13:00

Io ho dato 12 esami orali alla Statale di Milano e poi 9 scritti alla Marconi. Preferisco decisamente gli scritti. C'è più tempo per pensare ed elaborare la risposta oltre a gestire meglio eventuali attacchi di ansia. È chiaro che per gli scritti devi essere veramente preparato. All'orale se non sai rispondere bene ad una domanda si può sempre rimediare con un'altra domanda (a discrezione del docente). Lo scritto, invece, è quello, quindi bisogna essere preparati su tutto perché non esiste la domanda a piacere.

Senza poi tralasciare all'orale le balle in giostra del docente, la giornata storta, il treno da prendere al volo, cioè tutte cose che concorrono ad inquinare una prestazione
[Modificato da lupusalfa 05/04/2019 13:01]



LAUREA in L14 - Scienze dei Servizi Giuridici
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07/04/2019 11:52

Re:
lupusalfa, 05/04/2019 13.00:

Io ho dato 12 esami orali alla Statale di Milano e poi 9 scritti alla Marconi. Preferisco decisamente gli scritti. C'è più tempo per pensare ed elaborare la risposta oltre a gestire meglio eventuali attacchi di ansia. È chiaro che per gli scritti devi essere veramente preparato. All'orale se non sai rispondere bene ad una domanda si può sempre rimediare con un'altra domanda (a discrezione del docente). Lo scritto, invece, è quello, quindi bisogna essere preparati su tutto perché non esiste la domanda a piacere.

Senza poi tralasciare all'orale le balle in giostra del docente, la giornata storta, il treno da prendere al volo, cioè tutte cose che concorrono ad inquinare una prestazione




Non quando hai 4 domande che sono da oltre 30 minuti di scrittura [SM=p1944843] [SM=p1944843]
Mi è capitato al mio ultimo esame una situazione del genere, 4 domande che richiedevano molto tempo e se hai solo 90 minuti sei mezzo fregato.




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15/04/2019 23:13

All'Unimarconi le domande aperte sono spesso di contenuto generale e in effetti i 90 minuti per tre risposte mi bastavano appena, tanto più che chi è abituato da decenni alla tastiera dopo un po' che scrive a mano rischia un crampo. (Sempre meglio della macchina da scrivere portata da casa, comunque, che ci fu imposta all'esame di giornalista professionista nel 2003, mi trascinai da casa una Facit da 6 chili perché non ne trovavo altre, erano fuori mercato da anni...). Lo scritto dà più fiducia all'esaminando. Male che vada, se capitano domande stortissime, ti alzi e te ne vai, al massimo saluti le segretarie d'esame, ma non rimedi figuracce col prof. E poi dai, con un po' di studio qualcosa si scrive sempre, l'importante è tenere d'occhio l'orologio. L'orale fa più paura, soprattutto a chi non affronta esami orali da molti anni (e se mi impappino? e se sbaglio la prima? e se non mi vengono le parole), poi però l'esperienza insegna che a parità di studio si prendono voti più alti dello scritto, e i 30 all'orale sono sicuramente di più. L'orale è vantaggioso per gli studenti lavoratori, il prof vede che se un po' attempatello, magari concede qualcosa in più o ci pensa su di più prima di bocciare. Lo scritto invece azzera le differenze anagrafiche, mi sono sempre chiesto se i prof UniMarconi guardavano lo statino d'esame per vedere l'età del candidato, ma credo che nella velocità delle correzioni questo non accada. Ricordo che all'università di Udine il prof di pubblico e costituzionale chiedeva a chi sosteneva esami scritti di specificare i propri "segni particolari": età, studente lavoratore, ultimo esame... Una rarità.
[Modificato da Korandax 15/04/2019 23:19]
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16/04/2019 13:56

Franco Allegranzi, 15/04/2019 23.13:

All'Unimarconi le domande aperte sono spesso di contenuto generale e in effetti i 90 minuti per tre risposte mi bastavano appena


Sì, una volta era così e lo è ancora per alcune materie, ad esempio fallimentare.
In altre le domande sono talmente circostanziate che c'è da spararsi, cito un esame di diritto commerciale postato da Roberto-unimarconi.

Roberto-unimarconi, 19/12/2018 22.03:

1)L'imprenditore Tizio trasferisce la propria sede da Roma a Milano e iscrive il relativo atto nel registro delle imprese.
Dopo l'iscrizione Caio notifica a Tizio un atto presso la vecchia sede.
Tizio oppone l'invalidità della notifica. Può Caio sostenere di nn avere avuto conoscenza dell'iscrizione e quindi la validità della notifica ?

2)Giovanni Bianchi è l'unico socio accomandante della s.a.s "ABC di Giovanni Bianchi e Mario Rossi"
Dica il candidato se Giovanni Bianchi risponde delle obbligazioni sociali e in quale misura.
Dica inoltre quale disciplina si applica nell'ipotesi di decesso di Mario Rossi, unico accomandatario.

3)Il socio Tizio conferisce nella società per azioni ALFA un immobile stimato € 100.000 al fine di sottoscrivere una partecipazione al capitale sociale di pari importo.
Gli amministratori accertano, in sede di revisione della stima, che il valore dell'immobile è di € 70.000.
Quali alternative sono concesse dalla legge a Tizio.


[SM=j3058097]

Franco Allegranzi, 15/04/2019 23.13:

L'orale è vantaggioso per gli studenti lavoratori, il prof vede che se un po' attempatello, magari concede qualcosa in più o ci pensa su di più prima di bocciare.


Non per darti per forza torto, ammetto che qualche volta possa essere capitato, ma siccome siamo su un forum pubblico dove basta uno schiocco di dita per portare discredito a tutti, ovviamente a causa di pregiudizi altrui e non di errori nostri, non confermo questa tendenza dei docenti.
Faccio un esempio: un giorno sono stato a Roma per fare l'esame di economia monetaria, Petrocelli comincia con le domande e questo signore anziano si ostina a dire la definizione di microeconomia. L'"interrogazione" va avanti, lo studente farfuglia qualcosa e alla fine chiede il 18. Il professore molto gentilmente gli risponde di no e lo fa accomodare al posto.
Non ho mai e dico mai visto favoritismi alla Marconi, né durante la triennale né durante la magistrale.
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20/04/2019 22:55

Indicavo solo una tendenza generale, non che riguardi l'UniMarconi dove tra l'altro ho sostenuto solo esami scritti, non ho mai assistito ad orali e quindi non ho esempi da portare. Le mie opinioni sulla differenza scritti/orali si legavano all'esperienza maturata in altri due atenei. Però ho assistito ad orali in un paio di università statali e in almeno un paio di casi ho visto candidati over 50 portare a casa una volta un 20 e un'altra un 22 dopo che i prof avevano manifestato una pazienza decisamente superiore rispetto ai candidati in età "standard". Non credo si possa parlare di favoritismi, credo rientri nel buon senso. Non credo che se dai un 18 a un sessantenne in pensione che studia per pura passione (e magari avrebbe meritato 16-17) si turbi qualche equilibrio nel mercato del lavoro (o cosmico). Si tiene conto delle condizioni soggettive del candidato, per esempio, anche nei casi di disabilità, e nessuno (giustamente) si scandalizza.
[Modificato da Korandax 20/04/2019 23:09]
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