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Addio davide Astori

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2018 17:27
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06/03/2018 16:56

Torino - Una tragedia inaudita. Davide Astori, 31 anni, capitano della Fiorentina e giocatore della Nazionale, è stato trovato senza vita nella sua stanza dell’hotel di Udine dove alloggiava la squadra in vista della gara contro i friulani. Una notizia che ha scosso tutti i viola e il mondo del calcio. Per la sua morte «è stata aperta un’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti». Lo ha detto il procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo.

«È un dovere accertare se la morte di Astori è avvenuta per tragica fatalità o se qualcuno avrebbe dovuto percepire qualcosa» ha dichiarato il Procuratore sottolineando che «in questo momento non c’è nessuna responsabilità di qualcuno, che ci sembra potrebbe rispondere di qualcosa». L’avvio di questa procedura giudiziaria «ci permette di individuare responsabilità, se ci sono, in chi lo seguiva».

«La morte di Astori? Non ne siamo stati turbati più di tanto perché non lo conoscevamo molto. Sono addolorato per la sua famiglia». Il brasiliano del Psg Dani Alves ha risposto, in conferenza stampa, a una domanda sulla tragica fine del capitano della Fiorentina. «Penso che Davide abbia fatto quel che doveva in questo mondo caotico e che ormai sia in un mondo migliore - ha detto ancora l’ex laterale della Juventus -. Nel mondo però ogni giorno muoiono di fame migliaia di bambini che non ricevono altrettanta attenzione. E sono invece altrettanto importanti. Tutti dobbiamo morire prima o poi perché siamo di passaggio». «Magari siamo tristi, ma non di certo come i suoi familiari», ha concluso Dani Alves.

Anche il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha commentato la tragedia: «È successa una cosa inspiegabile. È stato giusto rinviare le partite perché i calciatori si incontrano, giocano, lottano e si conoscono tutti quanti. Ditemi come quale testa sarebbe sceso in campo un giocatore suo amico... Per me è stato un bel segnale di unità: lo sport è sport e ieri ha vinto il dolore», ha notato il presidente della Sampdoria prima della riunione della Lega Serie A.

E per onorare la memoria di Davide Astori, il capitano della Fiorentina scomparso ieri, l’Uefa ha disposto 1’ di silenzio «prima di ogni gara di Champions League ed Europa League in programma questa settimana». Lo annuncia la Federcalcio europea sul suo sito.

Intanto, a quanto si apprende da fonti investigative, la stanza 118, al primo piano dell’ala nuova dell’hotel «Là di Moret», in cui il capitano della Fiorentina dormiva da solo era in ordine. non è stato trovato nulla di anomalo. I l giocatore era steso a letto sotto le coperte. Il malore, un probabile arresto cardiocircolatorio per cause naturali, lo avrebbe colto nel sonno. È plausibile che il difensore non si sia dunque accorto di nulla.

L’ultimo whatsapp Astori lo aveva scambiato intorno alle 23.30 di sabato sera con il compagno di squadra Marco Sportiello, con cui aveva da poco terminato una partita alla play station. Il portiere lo aveva avvisato che aveva dimenticato le scarpe nella sua stanza. Davide gli aveva risposto che le avrebbe prese la mattina seguente.

Oltre che il capitano, Astori era il punto di riferimento di tutti per il suo equilibrio e la sua pacatezza. Era il leader capace di scuotere i compagni nei momenti più delicati, la guida di tutti. Approdato alla Fiorentina nell’estate del 2015, ha collezionato con i viola ottantotto presenze, realizzando tre gol. Da poco con la sua compagna aveva avuto la gioia di mettere al mondo la figlia Vittoria. E stava per prolungare il suo contratto con i viola perché Firenze ormai la sentiva come casa sua. Qualche giorno fa mattina l’incredibile morte.

Articolo tratto da: www.ilsecoloxix.it
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06/03/2018 17:01

Morte Astori, oggi l'autopsia e giovedì i funerali a Firenze.
"È un dovere accertare se la morte di Astori è avvenuta per tragica fatalità o se qualcuno avrebbe dovuto percepire qualcosa - ha spiegato il procuratore di Udine, Antonio De Nicolo - In questo momento non c'è nessuna responsabilità di qualcuno che ci sembra potrebbe rispondere di qualcosa. L'avvio di questa procedura giudiziaria ci permette di individuare responsabilità, se ce ne sono, tra chi lo seguiva".
La Fiorentina fa sapere che il funerale di Astori si terrà giovedì 8 marzo alle 10 nella basilica di Santa Croce, a Firenze. La camera ardente verrà allestita e aperta mercoledì a Coverciano, giorno in cui la salma farà rientro in Toscana.

Articolo tratto da: www.repubblica.it
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06/03/2018 20:24

Dispiace tantissimo, soprattutto perchè se ne è andato da molto giovane.
La scelta di rimandare le partite è stata giustissima.



Wake the F**k up Samurai
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06/03/2018 22:26

Spiace anche a me ma sbagliato ritirare la maglia: adesso per coerenza dovrebbero farlo ad ogni morte.
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08/03/2018 19:16

L'ultimo saluto al capitano Astori.
E' un grande commosso abbraccio quello che Firenze e tutto il mondo del calcio hanno tributato oggi a Davide Astori, alla sua famiglia e alla Fiorentina. Oltre diecimila persone, come quelle che ieri si erano messe in fila per un saluto al capitano viola nella camera ardente allestita a Coverciano, si sono riversate dal primo mattino in piazza Santa Croce per partecipare ai funerali nella Basilica omonima, il sacrario di uomini illustri. ''La vita ci è tolta dalla morte come una rapina.

E la morte stavolta - ha detto l'arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori durante l'omelia - ci ha toccato un amico, il nostro capitano. Non chiedetemi quindi ragioni per capire, argomenti per giustificare, motivi per essere consolati. Posso solo piangere con voi - ha detto guardando i familiari e i compagni di squadra di Astori - Il suo ruolo di capitano e i suoi valori lo consacrano per sempre alla storia della Fiorentina, il suo inserimento nella città lo rende fiorentino da sempre e per sempre''. In prima fila, accanto alla bara coperta da una corona di fuori bianchi e viola, c'erano papà Renato, mamma Anna, i fratelli Marco e Bruno, la compagna di Astori, Francesca Fioretti, che lo ha reso padre due anni fa di Vittoria. E poi il ministro dello sport Lotti, il sindaco di Firenze Nardella, i Della Valle, il presidente del Coni Malagò, l'ex premier Renzi. Tra i più commossi Buffon e Barzagli. Nella Basilica gremitissima, avvolta dalla musica di Mozart intonata dal coro del Maggio Musicale Fiorentino, la commozione è stata davvero forte, la cerimonia toccante. Una cerimonia cominciata con mezz'ora di ritardo per il malore in chiesa accusato dal padre di Francesca e più tardi anche alcuni tifosi, in piedi da ore nella piazza, hanno richiesto l'intervento medico.

A Firenze, nella basilica di Santa Croce, i funerali del capitano della Fiorentina Davide Astori, morto improvvisamente domenica scorsa in uno hotel a Udine. "Siamo qui a pregare per Davide, in questa basilica che l'Italia ha voluto fosse il sacrario degli uomini più illustri che l'hanno onorata, e che custodisce le virtù più alte del nostro popolo". Lo ha affermato il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, aprendo la cerimonia funebre. "Queste virtù noi riconosciamo in Davide - ha aggiunto - e per questo lo salutiamo in questo luogo".

Il mondo del calcio piange capitano, applausi a Juve - Una folla viola che applaude la nemica Juventus e le sue bandiere, da Gianluigi Buffon, visibilmente commosso, a Giorgio Chiellini che si è anche intrattenuto con alcuni tifosi: è accaduto anche questo al funerale di Davide Astori, a cui ha partecipato una folta delegazione bianconera, guidata dal mister Massimiliano Allegri, che ha preso un volo privato in mattinata da Londra dopo aver battuto ieri sera il Tottenham in Champions League. Un gesto che le migliaia di persone in piazza Santa Croce hanno salutato con un lungo applauso. Una vasta rappresentanza del mondo del calcio si è ritrovata a Firenze per l'ultimo saluto al capitano della Fiorentina.

Presenti dunque le massime istituzioni sportive, dal campione olandese Marco Van Basten, oggi responsabile per lo sviluppo tecnico della Fifa, a Giorgio Marchetti, vicesegretario Uefa, dal commissario straordinario Figc Roberto Fabbricini al presidente del Coni e commissario della Lega di serie A Giovanni Malagò, dal presidente dell'Aic Damiano Tommasi al presidente del Credito Sportivo Andrea Abodi, fino ai rappresentanti di LegaPro e arbitri. Per il governo ha partecipato alle esequie il ministro dello Sport Luca Lotti. Molte le delegazioni delle squadre di calcio italiane arrivate a Firenze come la Juve: le squadre del passato di Astori come Roma guidata da Francesco Totti, con De Rossi, Florenzi, Pellegrini e Nainggolan, Cagliari, Cremonese e Milan, ma anche l'Inter di Javier Zanetti e dell'applauditissimo ex viola Borja Valero, il Napoli col ds Cristiano Giuntoli in testa, Lazio, Atalanta, Sassuolo, Sampdoria, Genoa, Spal, e il Venezia guidato da Pippo Inzaghi.

Tanti gli ex allenatori di Astori al funerale, come Allegri e l'ex Ct azzurro Giampiero Ventura con cui Astori ha giocato le ultime tre partite in nazionale, e anche gli ex compagni di squadra come Federico Bernardeschi (non presente a Londra con la Juve perché infortunato), Alessandro Matri e Federico Balzaretti, arrivato insieme alla compagna Eleonora Abbagnato. Non sono mancati in Santa Croce campioni del passato più o meno recente come Andrea Pirlo, Francesco Toldo, Sebastien Frey, Marco Tardelli, Bruno Conti, ed Emilio Butragueno in rappresentanza del Real Madrid. E anche un ex arbitro nelle categorie minori come Matteo Renzi, segretario dimissionario del Pd, ex sindaco di Firenze e da sempre tifoso viola. Infine, Davide Astori, in questo fine settimana sui campi di calcio, non sarà ricordato soltanto con 1' di raccoglimento, ma nel massimo campionato, su indicazione della Lega Serie A, le squadre giocheranno con una patch speciale con la scritta "Ciao Davide" sulla manica della divisa.

Articolo tratto da: www.ansa.it
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11/03/2018 21:47

Fiorentina-Benevento 1-0, l'omaggio dei tifosi al capitano Astori
Lacrime e brividi e nuvole basse, e il cielo grigio ma senza pioggia, e poi grigio ma con la pioggia, e poi col temporale, ma solo dopo che il Franchi ha salutato il suo Davide con la coreografia. Le bandierine di carta si bagneranno, peccato, lo pensavamo un po’ tutti. E invece no, il cielo tiene fino al gol di Vitor Hugo, il suo sostituto, numero di maglia 31, quando quella di Astori — che verrà ritirata — era il 13. Uno, tre. E 31 erano gli anni di Davide, l’età in cui ci ha lasciato domenica scorsa a Udine, in una camera d’albergo, per via d’un cuore che s’è fermato troppo presto. Segnali dal cielo, dice chi ci crede, e però stavolta lo dicono anche tanti che non ci credono, perché oggi è un giorno strano, un giorno speciale, è Fiorentina-Benevento, la prima partita senza di lui.

Silenzio
E poi quel silenzio, un silenzio come non se ne sentono mai, negli stadi e non solo. Prima di cominciare la partita, dopo che gli altoparlanti suonano «La terra degli uomini» di Jovanotti («Son sempre i migliori che partono / ci lasciano senza istruzioni»), l’omaggio silenzioso al capitano dura ben oltre il solito minuto, che anzi generalmente dura ben meno. Scena da brividi: i giocatori stretti in mezzo al campo, abbracciati idealmente a tutto lo stadio, alla compagna Francesca, alla figlioletta Vittoria, a tutti quelli che a Davide hanno voluto bene, anche se magari non l’hanno conosciuto, se non dalla tivù. Al Franchi ci sono i due fratelli Bruno e Marco, il papà Renato. La mamma non se l’è sentita, come la compagna. Al loro fianco il vicepresidente gigliato, Salica. In tribuna ci sono anche i patron Della Valle, Andrea e Diego, tornati allo stadio dopo molto tempo. Dirà poi Giancarlo Antognoni, bandiera e oggi club manager viola: «Penso che tutto questo possa coincidere con un nuovo inizio con la famiglia Della Valle, un nuovo avvicinamento». Quasi fosse l’ultimo regalo di Davide. Lacrime e brividi, prima di cominciare una partita che poi è stata una partita vera, com’era giusto che fosse. Decisa appunto dal gol della riserva di Astori, un colpo di testa sotto la curva dei 1500 del Benevento che prima di cominciare si sono uniti al dolore dei sostenitori viola con uno striscione delicato, «Un ricordo non muore finché vive nel tuo cuore».

Striscioni
Dall'altra parte dello stadio, quello degli ultrà della Fiesole teneva via tutta la curva: «Ci sono uomini che non muoiono mai, ci sono storie che verranno tramandate in eterno, ciao Capitano». Al minuto 13 l’arbitro Pasqua ferma il gioco e parte la coreografia, quella risparmiata dalla pioggia per un pugno di minuti, perché è giusto così, perché è un giorno così. La scritta Davide, bianca, su uno sfondo viola grande come tutto lo stadio, che è viola dentro e fuori, sui muri, sulle cancellate piene zeppe di sciarpe, maglie, messaggi. La partita va avanti, il Benevento ci prova, aggrappato alla sua piccola e giusta speranza di portare a casa un punto che varrebbe oro per la salvezza. Non arriverà, nonostante un palo di Coda nel finale. Poi sono ancora lacrime e brividi e nuvole basse, fino alla fine. «Davide uno di noi» canta il Franchi. Tutti in piedi, un’ultima volta, per l’amico che non c’è più ma che ci sarà sempre.

Articolo tratto da: www.ilcorriere.it
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02/04/2018 10:54

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08/06/2018 17:27

Astori, nuova perizia shock: "Non è morto nel sonno".
C’è una perizia sulla morte di Astori. Una perizia consegnata nei giorni scorsi e su cui i professori Carlo Moreschi e Gaetano Thiene, esperti incaricati dal pm Barbara Loffredo, hanno lavorato per lungo tempo. Una perizia che di fatto smentisce la tesi portata avanti sinora su quanto accaduto al capitano della Fiorentina nella notte del 4 marzo, mentre si trovava da solo nella sua camera di albergo a Udine in vista del match dei viola al Friuli. Si diceva che il cuore di Davide avesse rallentato il suo battito (bradiaritmia), fino a interromperlo. In pratica il difensore 31enne doveva essere morto nel sonno. Adesso no. Come si legge sul Corriere della Sera, nella perizia si parla di "tachiaritmia", di accelerazione improvvisa dei battiti, di un cuore che ha iniziato a battere sempre più velocemente fino a fermarsi.

ERA SOLO — Secondo i periti quella notte Astori si sarebbe svegliato e forse si sarebbe salvato se avesse condiviso la camera con qualcuno pronto a dare l’allarme. I due professori sostengono anche che si sarebbe trattato del primo episodio violento di una patologia mai manifestata prima. “Non posso anticipare nulla — ha dichiarato il procuratore di Udine Antonio De Nicolo —. Posso solo dire che sul caso è aperto un fascicolo a carico di ignoti. La collega sta studiando il documento. Non appena il lavoro sarà terminato decideremo se proseguire l’indagine o chiedere l’archiviazione”.

www.gazzetta.it
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