Si spara nel giorno della laurea: perde l'occhio, il giallo della tesi

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Stazionarie le condizioni di L.G., il ventiseienne di Sant’Angelo di Mercato San Severino che lunedì mattina si è sparato un colpo di pistola alla tempia ed è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Ruggi di Salerno. Resta in pericolo di vita e fra un paio di giorni si potrà fare una valutazione dei danni cerebrali.

Purtroppo ha perso l’occhio destro e, in un futuro prossimo, dovrà subire interventi per ricostruire il massiccio facciale distrutto dal passaggio del proiettile. Il giovane, però, sta lottando e, considerando anche la traiettoria della pallottola, entrata dal lobo parietale destro ed uscita dalla guancia sinistra, all’altezza della mandibola, si spera che non abbia subito gravi danni cerebrali, ma la certezza si potrà avere solo nei prossimi giorni.

Intanto, ieri mattina la magistratura ha acquisito, presso l’università Federico II di Napoli, la documentazione inerente la storia accademica del ragazzo che lunedì, a suo dire, avrebbe dovuto discutere la tesi di laurea in Scienze e Tecnica dell’Ambiente alla facoltà di Biologia. Il giallo nasce proprio da alcune tessere di un mosaico che non riescono ancora ad incastrarsi. L’intera famiglia, pronta per recarsi all’ateneo napoletano, attendeva solo lui che, invece, ha preso la pisola del padre (una 7,65 browning legalmente detenuta) e, nella stanza da bagno di casa, dopo essersela puntata alla tempia, ha premuto il grilletto. Prima la corsa al pronto soccorso del Fucito di Curteri, poi il trasferimento d’urgenza al Ruggi di Salerno. Nessun biglietto, nessuna spiegazione per un gesto così estremo. Il sito dell’università riporta fedelmente tutte le date delle sedute di laurea, compresa quella di lunedì scorso; non ci sarebbero, però, conferme della presenza del ventiseienne nell’elenco degli studenti che avrebbero dovuto discutere la tesi quel giorno. Eppure tutti, tra familiari ed amici, sapevano dell’importante appuntamento di quella giornata.

ilmattino.it

Se non ho capito male questo ragazzo per alcune balle sulla laurea non solo ha tentato il suicidio ma non c'è riuscito e si è reso handicappato mentalmente.
Una nuova frontiera della stupidità?

Ciò che è sicuro è che ha perso un occhio.
Se fosse come dici tu sarebbe veramente atroce.

E' purtroppo una storia che si ripete. E' certo che il giovane ha perso l'occhio destro, ma secondo me, al 99%, ha ingannato altresì i suoi familiari dicendo loro di doversi laureare lunedì scorso.

Curioso che l'80% dei casi di studenti suicidi sia al sud e in particolare a Napoli, se fossi il MIUR farei delle indagini specialmente sulla Federico II.
Detto questo io spero che il ragazzo si riprenda e che impari le priorità della vita.
Vita e salute sono tutto ragazzi, non scordiamocelo.

Concordo pienamente con te: la laurea è importante, ma se nonostante l'impegno, non si riesce a conseguirla, pur dando un dispiacere ai familiari, non bisogna nemmeno pensare minimamente a volre compiere dei gesti così estremi.

D'accordo con Unimarconcino.
Una cosa veloce però: continuo a pensare che questa nuova generazione non sia capace di affrontare i problemi.
Alla loro età per noi era quasi un vanto andare male a scuola, questi non solo vivono nel mondo dei sogni ma poi quando si svegliano si ammazzano pure.
Ma imparate a fregarvene!

UniMarconcino, 2/23/2018 1:46 PM:

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Curioso che l'80% dei casi di studenti suicidi sia al sud e in particolare a Napoli, se fossi il MIUR farei delle indagini specialmente sulla Federico II.
Detto questo io spero che il ragazzo si riprenda e che impari le priorità della vita.
Vita e salute sono tutto ragazzi, non scordiamocelo.

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Io penso invece che il MIUR che è un Ministero e non una sigla creata per "fare figo" dovrebbe aprire un fondo per le famiglie vittime di queste tragedie e dedicato anche a prevenirle con 2/3 auditori psicologi a università.

Più che altro io batterei sulla prevenzione e sul dialogo...sono certa che si eviterebbero molti colpi di testa e si potrebbero risolvere molti conflitti se le istituzioni fossero aperte agli studenti: penso alla figura dello psicologo. Se ci fossero dei briefing a cadenze programmate, possibilità di colloqui e soprattutto nel rispetto e nel mantenimento della privacy lo studente non sarebbe lasciato solo a sè stesso e potrebbe essere supportato, motivato.
Purtroppo dobbiamo fare i conti con noi stessi, e con i nostri problemi, e a volte invece di facilitare le cose si fa esattamente l'opposto.

Sono una persona terribile, piena di humour nero...ma se ti vuoi suicidare non puntarti la pistola dove c'è la scatola cranica che è leggermente resistente.
Ora si trova in una situazione 300 volte peggiore, visto i danni permanenti che si ritrova.

Ma secondo me lui non si trovava neanche in una situazione brutta, è quello che vorrei far capire in tanti topic di suicidi per balle sulla laurea.
Hai detto tante bugie che ti hanno portato a questa situazione? E che sarà mai!
Confessalo ai tuoi, litigaci, vai in un centro di collocamento e vivi la tua vita.