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Un nuovo fenomeno del web: lo stupro virtuale

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2020 21:22
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19/01/2017 13:25

L'orrore dello stupro virtuale: ​la nuova frontiera su Facebook

Su Facebook si moltiplicano i gruppi in cui uomini inviano immagini private di ragazze a loro insaputa. Per poi commentarle in modo becero


[IMG]http://i65.tinypic.com/33b32x2.jpg[/IMG]

Lo chiamano "stupro virtuale" ed è la nuova frontiera di Facebook. Gruppi privati in cui uomini, chissà per quale motivo, condividono foto personali e intime delle proprie ragazze, amiche, sorelle, compagne o di donne sconosciute.
Con l'unico effetto di riversarle in un vortice di condivisioni, commenti dell'orrore, parole da "stupro" online che farebbero intimidire anche la compagnia più rude del peggior bar di periferia.

I gruppi da "stupro virtuale"

I nomi dei gruppi incriminati dimostrano che la fantasia non scarseggia: "Cagne in calore" (18mila iscritti), "Seghe e sborrate su mie amiche", "Zozzoni e Zozzone quasi hot" (7mila iscritti), "Mogli e fidanzate Napoli esibizioniste e troie", "La esibisco, foto amatoriali e avvistamenti", "Giovani fighette per porci bavosi" (11mila fan), "Zoccolette deliziose" (20mila membri) e via dicendo. Ce n'è per tutti i gusti. Quali istantanee vengono condivise? Di ogni tipo. Donne conosciute o incontrate per strada, fotografie rubate in rete o che circolano su WhatsApp, ma c'è anche chi getta nella mischia scatti della propria moglie immortalata mentre dorme a letto senza pantaloni. Spesso e volentieri le ragazze coinvolte non hanno pose ammiccanti, ma si tratta di normali immagini del profilo Fb in costume di fronte allo specchio. Selfie innocui che per qualcuno diventano più eccitanti di un porno. Eccitazione da tastiera, certo, ma comunque orribile.

Il fatto è che in questo modo quelle foto private diventano virali e pubbliche, date in pasto a persone che si dilettano a commentarle con espressioni ingobili. Per esempio, nel gruppo "Zozzoni e Zozzone quasi hot" a corredare le istantanee una donna in costume si legge il commento di Fabrizio: "Mmmm, quanto ce l'ho duro tutto per lei”. E sulle stesse note ce ne sono a decine, anzi centinaia. Sul gruppo "Seghe e sborrate su mie amiche", Marco carica il volto scoperto di una ragazza seduta e in costume e chiede: "Cosa fareste a questa porcona?". Poco più sotto, invece, Massimo domanda: "E con la mia amica Elisa?". E Casanova (un fake) commenta: "Bella maiala da scopare selvaggiamente".

Ma quello dello stupro verbale e virtuale non è l'unico dramma dei nostri giorni. A volte le stesse ragazze condividono proprie foto e spesso e volentieri tutti gli scatti, rubati e non, di nudo o simili, finiscono in quella che viene chiamata "La Bibbia 3.0", un enorme dossier porno (rivelato da ilGiornale alcuni mesi fa) che raccoglie i file circolati in rete in questi gruppi.

La risposta di Facebook e della Postale

E Facebook cosa fa? Niente, o quasi. Rispondendo a FanPage.it, infatti, il social network ha spiegato di aver chiuso alcuni gruppi che violavano la normativa della Community, ma la gran parte rimangono attivi. "Facebook non tollera contenuti di odio, di razzismo o di appelli alla violenza - ha scritto un portavoce del social - Rimuoviamo i contenuti che minacciano o promuovono violenza o sfruttamento sessuale, inclusi lo sfruttamento sessuale di minorenni e le aggressioni a sfondo sessuale. Abbiamo creato degli strumenti, intuitivi e facili da usare, che permettono agli utenti di segnalare i contenuti che a loro giudizio violano gli Standard della Comunità di Facebook". Evidentemente non basta o qualcosa è andato storto. E pensare che anche dalle parti della Polizia Postale fanno spesso spallucce. Difficile, o quasi impossibile, risalire a chi ha caricato online la foto e sanzionare tutti coloro che insultano ingolferebbe qualsiasi procura. Così alle ragazze che provano a ribellarsi viene detto di attendere, aspettare e infine di farsene una ragione. IlGiornale, per fare un esempio, subito dopo aver pubblicato l'inchiesta sulla Bibbia 3.0 denunciò tutto alla Postale, portando a corredo dell'esposto screenshot, siti, nomi e cognomi delle persone coinvolte. Anche il nominativo di chi ha creato l'archivio porno su Google Drive. Sono passati otto mesi e ancora non si è fatto vivo nessuno.

Giuseppe De Lorenzo

www.ilgiornale.it
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19/01/2017 13:59

Secondo me nell'articolo sfugge il punto anche perchè probabilmente l'autore si vergognava ed è un punto che ha centrato perfettamente FanPage.it: questi gruppi esistono per autoerotismo e per pubblicare le foto delle proprie eiaculazioni sulle immagini offerte da altri utenti, ecco perchè viene definito STUPRO VIRTUALE, non tanto per le parolacce e le offese ma perchè viene compiuto un gesto sessuale nei confronti di una persona non consenziente e ignara.
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20/01/2017 11:52

Se si dovesse denunciare, semplicemente, chi posta insulti stile "cagna" - giusto per citare uno dei gruppi - manca il tempo necessario per intraprendere milioni di cause.

Strano, comunque, che gruppi del genere non siano stati chiusi in un batter d'occhio, sapevo che altri più celebri non aventi questa funzione di "manovalanza", ma contenuti di humor nerissimo, sfottò razziali, immagini pornografiche vengono chiusi in pochissimo, tanto che hanno decine e decine di rinascite.




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20/01/2017 17:09

Re:
Iuzzolino, 1/19/2017 1:59 PM:

Secondo me nell'articolo sfugge il punto anche perchè probabilmente l'autore si vergognava ed è un punto che ha centrato perfettamente FanPage.it: questi gruppi esistono per autoerotismo e per pubblicare le foto delle proprie eiaculazioni sulle immagini offerte da altri utenti, ecco perchè viene definito STUPRO VIRTUALE, non tanto per le parolacce e le offese ma perchè viene compiuto un gesto sessuale nei confronti di una persona non consenziente e ignara.



Lo stupro virtuale è una definizione giornalistica e non giuridica ma da quello che ho capito include anche l'offesa. Ovviamente si parla di reati di vario genere.
Facebook ne è pieno e purtroppo anche tantissimi forum.
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20/01/2017 17:12

Re:
S.Alessio, 1/20/2017 11:52 AM:

Se si dovesse denunciare, semplicemente, chi posta insulti stile "cagna" - giusto per citare uno dei gruppi - manca il tempo necessario per intraprendere milioni di cause.



Fossi in queste persone non mi sentirei troppo impunito.
Teoricamente una qualsiasi Procura potrebbe unire tutti i casi insieme e processare migliaia di persone come nei casi di pedofilia.
Per adesso hanno chiuso poco ma è solo una questione di tempo, lo scandalo è appena scoppiato.
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20/01/2017 20:32

Il fenomeno non nasce con facebook ma ben anni prima
Avete mai letto commenti sui forum?
Sono identici.
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22/01/2017 02:41

Esatto, il fenomeno nasce nei forum e sempre nei forum prospera, anche su Freeforumzone (cercate "mogli freeforumzone" su Google), chi è così deficiente da metterlo in pratica perfino su Facebook col suo nome e cognome poi non si lamenti che gli fanno screenshot per metterlo alla gogna. [SM=g1944682]
Comunque questa massa di segaioli dev'essere fermata per il bene delle donne e anche di loro stessi: un'offesa per incitarsi alla masturbazione non vale 10.000 euro di risarcimenti.
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22/01/2017 10:07

Nebo di Bagni Proeliator tocca brevemente tale fenomeno, ma estende il suo discorso. Lettura un po'colorita, ma non tanto rispetto ai suoi standard da stand up comedy.

bagniproeliator.it/come-funziona-la-hate-parade/

Centra il punto con questo periodo

Insultare qualcuno in Internet attiva lo stesso meccanismo psicologico del gioco d’azzardo: soddisfazione immediata, quindi dipendenza. Fateci caso: è molto più difficile ignorare che insultare, perché l’odio è una droga. Ogni volta che vedo gente screenshottare i propri arguti commenti in risposta agli status di qualche VIP io vedo questo.




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26/01/2017 18:48

Secondo me chi prova piacere ad insultare con tanto di dipendenza qualche problemuccio ce l'ha, dai. [SM=g1944725]
Intanto... sorpresa! La Sciarelli e "Chi l'ha visto?" si rendono conto del fenomeno... benvenuti! [SM=g1944738]

"Chi l’ha visto?": Federica Sciarelli legge in diretta messaggi con parolacce

Erano in gruppi Facebook che inneggiano all'odio contro le donne


Momento drammatico nell’ultima puntata di "Chi l’ha visto?": Federica Sciarelli ha letto in diretta, senza alcuna censura, una serie di messaggi pieni di insulti, parolacce e oscenità tratti da numerosi gruppi su Facebook che inneggiano all’odio e alla violenza contro le donne, gruppi Facebook con foto di ragazze date in pasto ai peggiori istinti maschili dei quali ci siamo occupati anche noi.
‘Una nostra telespettatrice ci ha segnalato l’esistenza di questi gruppi i cui commenti sfociano in un’escalation di insulti e aggressività senza limiti‘, ha detto la Sciarelli, ‘E io questi commenti voglio leggerveli: sono volgarissimi e letti da me vi sembreranno ancora più volgari‘.
‘Lasciala lì, portale via i vestiti e infilale un bastone nel c**o’, oppure ‘la lasciamo nuda in mezzo alla strada, così si diverte a tornare a casa’, o ancora ‘schiaffi, sputi e pisc***a addosso finale a questa tr**a’. Sono solo alcuni dei messaggi letti da Federica Sciarelli a Chi l’ha visto? del 25 gennaio 2017. Come dicevamo, provengono da gruppi Facebook che esaltano la violenza sulle donne. Gruppi a cui purtroppo si iscrivono tantissimi individui.


www.nanopress.it

Notare cosa dice la Sciarelli alla fine del video... fine della "cuccagna" per 'sta gente... [SM=g1944745]
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27/03/2017 09:32

Queste realtà scabrose dei social, sono sempre più difficili da gestire e danno la possibilità ad individui con qualche serio problema e non, di fare "branco" sentendosi protetti dalle simili espressioni verbali per dar sfogo a molti dei loro bassi istinti. Da non sottovalutare i risvolti psicologici di questa dilagazione virtuale. Può ben sfuggire di mano e venir riportata nella realtà di tutti i giorni di questi individui che sanno di non essere soli facendo si che la violenza continui sotto altra forma si espressione passando da stupro virtuale ad attivo.
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27/03/2017 17:33

Concordo al 100%: individui instabili mentalmente o comunque con meno controllo di altri possono confondere il virtuale (e già quel comportamento online è di per sé grave) con il reale, arrivando a reati ben più gravi.
Ma dimmi una cosa, Marta, a te come donna che effetto fa?
Cosa provi sapendo che qualsiasi tua foto presa dai social può essere usata per stupri virtuali?
Ci sono degli strumenti adatti a far diminuire il fenomeno?
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18/03/2019 21:44

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30/04/2019 16:45

www.ansa.it/campania/notizie/2019/04/30/lasciato-la-violenta-e-foto-ad-amici_f933043c-14f8-408f-9775-5251a16b7...

Questo caso recente è anche ben peggiore del "solo" stupro virtuale, perchè oltre allo shaming online vi sono state anche violenze fisiche



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03/05/2019 16:18

Re:
Davide, 3/18/2019 9:44 PM:




Da notare che il forum incriminato è Phica.net, ma mica lo chiudono.
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05/04/2020 12:43

www.repubblica.it/tecnologia/social-network/2020/04/04/news/revenge_porn_e_pedopornografia_telegram_e_diventato_il_far_west_dell_abuso_su_ex_partner_e_minori-25...
www.wired.it/internet/web/2020/04/03/revenge-porn-network-t...

Più o meno dopo un anno wired.it ritorna di nuovo su quella parte dell'internet che definire "sporca" è poco.



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05/04/2020 21:22

Chi ha un minimo di dimestichezza col web sa che Telegram è una discarica e ovviamente lo sanno anche le forze dell'ordine.
Il problema è che stiamo parlando di un fenomeno così vasto che se iniziassero un iter giudiziario per ogni porcata che vedono non basterebbe una vita intera per portarli tutti a termine, in pratica aspettano la denuncia delle dirette interessate.
Ma del forum Phica.net nessuno parla più? Hanno cancellato il topic delle "amiche su Facebook con le quali ci seghiamo", ma ci vanno ancora giù pesante con le (presunte) fidanzate.
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