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La polizia vuole ricostruire il dito di un morto per sbloccare il suo telefono

Ultimo Aggiornamento: 25/07/2016 17:51
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25/07/2016 17:51

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L’uomo è vittima di omicidio negli Stati Uniti. Si proverà a usare una stampante 3D a partire dalle sue impronte digitali, ma non mancano le difficoltà

[IMG]http://i64.tinypic.com/21dfwig.jpg[/IMG]

l mese scorso, un uomo è stato ucciso negli Stati Uniti. Secondo la polizia, ci sono buone probabilità di trovare qualche indizio sul suo assassino all’interno del telefono della vittima, ma lo smartphone è protetto da password e per sbloccarlo è necessario conoscere il codice oppure utilizzare le impronte digitali.

Le indagini sono in corso, ed è per questo che non si conoscono tutti i dettagli della vicenda, ma sul sito Fusion è stato reso noto che la polizia si è recata nel laboratorio di Anil Jain, professore di Scienze informatiche all’Università del Michigan specializzato nei programmi di riconoscimento facciale e scannerizzazione di impronte digitali.

La polizia ha bisogno del suo aiuto per riprodurre con una stampante 3D le dita della vittima, in modo da utilizzare le impronte digitali per sbloccare il telefono. La polizia infatti possiede le impronte dell’uomo, che è stato arrestato in passato: «Non sappiamo quale dito l’uomo utilizzasse, probabilmente il pollice o l’indice destro. Ma abbiamo le impronte digitali di tutte le dita», ha spiegato uno degli scienziati coinvolti.

Il lettore di impronte digitali dei telefoni, però, funziona solo a contatto con la pelle umana, che è un conduttore elettrico sufficiente ad attivare i piccoli circuiti che gli servono per funzionare. Per questa ragione, il materiale plastico verrà avvolto in uno strato di particelle metalliche che dovrebbe trarre in inganno lo scanner delle impronte digitali.

C’è però un altro ostacolo: spesso, se il telefono non viene sbloccato per più giorni con le impronte digitali, viene comunque richiesto il codice numerico. Gli sforzi della polizia, quindi, potrebbero rivelarsi vani.

Andrea Signorelli

www.lastampa.it
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