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Dall'Artide al Belize, ecco isole e territori contesi (e il patriottismo c'entra poco)

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2016 23:31
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12/07/2016 23:31

Gas naturali, petrolio e vie d’acqua strategiche: dove si litiga ancora sulla bandiera

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L’Isola di Hans, contesa da Canada e Danimarca

Siamo abituati a immaginare il mondo spezzettato in buon ordine tra continenti e stati, ma non è esattamente così. Il caso del banco di Scarborough conteso tra Cina e Filippine non è isolato: il Mar Cinese meridionale è uno snodo commerciale strategico, per questo teatro di dispute incrociate tra Cina, Taiwan, Vietnam, Filippine, Malesia e Brunei. Dall’Artide alla Belize sono moltissime le isole e gli atolli contesi da decenni, e non per patriottismo: che si parli di gas naturali, petrolio o minerali quel che nella maggior parte dei casi importa agli stati è accaparrarsi il diritto di sfruttare le ricchezze nascoste nel sottosuolo, miglia marine comprese.

La battaglia delle bottiglie dell’isolotto disabitato di Hans, in Artide
Perfetto esempio è la regione dell’Artide - da non confondere con l’Antartide -, che include l’oceano Artico e le estreme terre di Russia, Alaska, Canada, Groenlandia, Islanda, Finlandia, Norvegia e diverse le isole, tra cui le Svalbard e l’sola di Wrangel, attraversata dalla linea internazionale del cambio data. Le dispute sono una costante e si sono fatte ancora più accese da quando la possibilità di sfruttare le riserve di petrolio e gas è sempre più vicina, riscaldamento climatico ringraziando. Quando nel 2007 un mini-sommergibile russo raggiunse il fondale marino nel punto del polo nord geografico, fissando sul fondale il vessillo internazionale, l’allora ministro degli affari esteri canadese Peter MacKay commentò: «Questo non è il quindicesimo secolo. Non si può andare in giro per il mondo e piantare bandiere dicendo “Reclamiamo questo territorio”».

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Canada e Stati Uniti sono ancora in disaccordo sul metodo da impiegare per tracciare la linea di confine nel Mare di Beaufort, mentre tra Canada e Danimarca la disputa sull’isola di Hans è iniziata nel 1973 e ricordata anche per la «Battle of the Bottles», la battaglia delle bottiglie: sia equipaggi canadesi che equipaggi danesi avevano abbandonato delle bottiglie di liquore per segnalarne la proprietà. Più che di isola, si tratta di un isolotto disabitato poco più esteso di un chilometro quadrato. La Danimarca rivendica la sua scoperta avvenuta nel 1852, ma il Canada sostiene che è stata scoperta da un esploratore britannico e che geologicamente appartiene al territorio canadese. L’interesse è per le miglia marine circostanti e la possibilità di sfruttare il petrolio nel sottosuolo. A oggi i due Paesi non hanno ancora raggiunto un accordo, se non che ogni attività sull’isola sarà a basso impatto ambientale.

Le isole contese dagli stati europei
L’isola di Imia - in greco - o Kardak - in turco - è un piccolo scoglio disabitato nel cuore del Mar Egeo. Il 27 dicembre 1995 il governo turco lo dichiarò suo territorio, ma la Grecia non era d’accordo. L’anno successivo una flotta turca ormeggiò sull’isolotto occidentale, una greca su quello orientale: lo scontro militare fu evitato grazie alla mediazione statunitense. Perejil Island invece si trova in acque marocchine, ma è stata dichiarata territorio spagnolo nel 1668. Essendo disabitata nel 2002 il Marocco inviò un manipolo di soldati a invaderla, ma la risposta della Spagna non si fece attendere: un gruppo più ampio di militari iberici cacciò quelli marocchini. Oggi l’isolotto è ancora disabitato ed è controllato insieme dai due stati.

Territori e isole contese tra Centro e Sud America
La più celebre delle contese è quella delle isole Falkland tra Argentina e Regno Unito, sfociata in un conflitto armato nel 1982. Nel 2013 la popolazione scelse con un referendum la bandiera britannica. Tra Centro e Sud America però sono moltissime le dispute finite davanti alla Corte dell’Aja. Colombia e Venezuela litigano per il limite marittimo dell’area di Guajira, arrivando a sforare il conflitto armato negli anni Ottanta. C’è la Isla Suarez - per i boliviani - o Ilha de Guajará-mirim - per i brasiliani, mentre tra Brasile e Uruguay ci sono due territori contesi: l’area del Rincon de Artigas o Rincão de Artigas, e Isla Brasileña, entrambi sotto controllo brasiliano. All’inizio del mese il governo del Belize ha annunciato di voler organizzare «non appena possibile» un referendum per cercare di trovare una soluzione duratura alla lunga disputa di confine con il Guatemala: da più di 150 anni il Guatemala reclama 2.700 kmq, quasi la metà del territorio del Belize.

Chagos Islands, tra Regno Unito e Mauritius
Le Chagos Islands sono un gruppo di sette atolli e circa sessanta isolotti nell’Oceano Indiano. Fino al XVIII secolo erano state di proprietà della Mauritius, i coloni francesi le hanno prima occupate e nel 1810 cedute al Regno Unito. Nel 1971, gli abitanti nativi delle isole vennero cacciati e fu dato agli Stati Uniti il via libera per la costruzione di una base militare sull’atollo Diego Garcia, che oggi è l’unico abitato. Nel 2010 il Regno Unito ha trasformato Chagos Islands nella più grande riserva naturale marina al mondo, nella speranza di evitare così il ritorno degli indigeni cacciati quarant’anni fa: a rivelarlo furono dei documenti pubblicati da WikiLeaks. A distanza di 5 anni è in corso un arbitrato internazionale tra i due Paesi sulla legittimità della nuova riserva mondiale marina.

Nadia Ferrigo

www.lastampa.it
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