Interessantissime osservazioni, Alessio.
Evidentemente questo "movimento carbonaro-videoludico" che è venuto perlopiù da YouTube sta conquistando un sacco di persone, complice anche il fatto che tantissime aziende produttrici di videogiochi non impongono il copyright sui video come fanno le case produttrici di film.
Succede anche a molti anime: quando permettono il caricamento dei video scoppia la mania, quando impongono il copyright il prodotto torna nell'anonimato.
Rimango comunque molto scettico sui MOBA... di recente c'è stato un torneo di OpenArena che è derivato da Quake III Arena e come puoi vedere il ritmo è molto più frenetico, con un dispendio di energie mentali a mio avviso maggiore (manda un po' avanti e guarda qualche azione random).
Tutto gratis e organizzato da ragazzi da ogni parte del mondo.
Ovviamente il gioco ha una grafica migliore e con più personaggi curati, qui è ridotta al minimo.
Che i videogiochi potessero essere equiparati agli sport almeno a livello di coinvolgimento emotivo lo si poteva già capire da qui... (l'epicità parte da 2:43)...
Però ho seri dubbi sulla validità e longevità del progetto... se andiamo a vedere il riconoscimento del CONI del 2014 scopriamo che in realtà gli e-sport sono stati riconosciuti dall'ASI che è un ente di promozione sportiva (come il CSI e l'UISP), a sua volta riconosciuto dal CONI. Non è la stessa cosa, qui siamo non solo nel mondo del dilettantismo, ma in quello degli amatori.