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Mansioni superiori nelle amministrazioni statali

Ultimo Aggiornamento: 23/05/2014 15:21
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Post: 367
Età: 42
Sesso: Maschile
27/04/2014 11:27

...non regolate, non ufficiali
Pongo un quesito per i colleghi di giurisprudenza o per tutti coloro che conoscono l'argomento.
Ho provato a documentarmi ma ho trovato varie discordanze; mi rivolgo qui con la speranza che qualcuno legga e possa meglio aiutarmi nel dubbio.
Se un dipendente statale svolge delle mansioni che appartengono a una qualifica superiore, cosa ha diritto? Voglio sottolineare che non vi sono documenti che attestino il passaggio di mansioni superiori ma in compenso ci sono una marea di atti che possono dimostrare le stesse.

PS: da quel che ho capito --> nel pubblico non gliene frega niente a nessuno delle mansioni superiori; la res pubblica è più importate.
Se così fosse...perchè non posso fare il dirigente? :P
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Post: 3.323
Sesso: Femminile
27/04/2014 17:18

Ho fatto la tesi di laurea triennale sulle mansioni nell'impiego privato e pubblico.
100 e rotti pagine che per l'impiego pubblico si possono riassumere così:
a) il datore di lavoro pubblico può adibire il lavoratore a mansioni superiori sono in due casi: vacanza di posto in organico per un periodo max di 6 mesi; sostituzione di un dipendente assente (ad esempio per malattia ecc) per tutto il periodo dell'assenza. Al di fuori di tali casi l'adibizione a mansioni superiori è illegittima.
b) anche quando una persona esercita mansioni superiori sia per imposizione dall'alto che per propria volontà, per effetto di una specifica disposizione del T.U. sul pubblico impiego “l’esercizio di fatto di mansioni superiori non ha effetto ai fini dell’inquadramento del lavoratore o dell’assegnazione a incarichi di direzione”. Il che esclude tassativamente la possibilità di promozione automatica come conseguenza dello svolgimento di fatto di mansioni superiori.
c) per avanzare di carriera bisogna solo superare un regolare concorso e l'esercizio di fatto di mansioni superiori non può essere invocato per la promozione (questo lo dice sia il T.U. che la Corte di Cassazione con una famosa sentenza che ha abolito la progressione automatica nel pubblico impiego).
d) chi svolge mansioni superiori per effetto di ordini di servizio illegittimi (cioè in deroga alle sole due ipotesi consentite) può solo chiedere la corresponsione della differenza di trattamento economico, cioè la differenza tra lo stipendio proprio e quello della categoria superiore.
e) in ogni caso per aversi mansioni superiori queste devono superare il 60% delle mansioni complessivamente svolte dal dipendente. Se le mansioni sono miste, o comunque quelle della propria categoria sono paritarie o prevalenti a quelle superiori, non si ha diritto ad alcun riconoscimento.

Dulcis in fundo = lo Stato ci ha fregato abolendo le qualifiche e istituendo le categorie o aree (A,B,C,D) che sono settori più ampi in cui sono inglobati molteplici profili professionali anche diversi tra di loro.
Non si possono invocare le mansioni superiori nell'ambito della stessa categoria perchè sono stati istituiti i profili economici per differenziare i lavoratori inglobati nella stessa area.
Per passare da una categoria all'altra non è sufficiente svolgere mansioni superiori ma occorre avere una laurea e vincere un regolare concorso.
Per passare da B a C o D ci vuole per forza la laurea e non serve a niente la carriera.
[Modificato da maripos@! 27/04/2014 17:21]
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Post: 367
Età: 42
Sesso: Maschile
28/04/2014 01:34

Grazie Maripos.
Gli atti svolti durante queste mansioni sono nulli? Se nessuno si oppone ,poichè non a conoscenza della mia qualifia, gli atti si annullano comunque d'ufficio o rimangono validi?
Il direttore/dirigente rischia qualcosa "sapendo" che il servizio da me svolto dovrebbe esser espletato da una qualifica superiore?

Danke
OFFLINE
Post: 3.323
Sesso: Femminile
28/04/2014 08:06

Gli atti sono validissimi. A meno che non si tratti di atti riservati dalla legge alle categorie superiori. In ogni caso la validità non puoi farla rilevare tu ma solo il destinatario degli atti (che neanche lo sa chi e come li ha formati, quindi non lo rileverà mai).
Il dirigente che adibisce qualcuno a mansioni superiori, dopo la regolare causa civile instaurata dal dipendente e vinta, rischia per responsabilità contabile (avendo obbligato l'amministrazione a corrispondere le differenze di stipendio che l'amministrazione si sarebbe volentieri risparmiata). La P.A. potrebbe rivalersi sul dirigente delle somme che ha dobvuto pagare al dipendente che ha vinto la causa.
Comunque dimostrare lo svolgimento di mansioni superiori nel pubblico impiego è praticamente impossibile, sia per come sono strutturati i contratti, sia perchè occorre uno specifico ordine di servizio illegittimo e non è sufficiente lo svolgimento di fatto.
L'accettazione tacita delle mansioni superiori da parte del dipendente è considerata come comportamento colpevole (cioè si accettano le mansioni superiori al solo scopo di chiedere l'aumento dello stipendio).
Infine, come ho già detto sopra, nessuno mai svolge mansioni totalmente superiori e prevalenti rispetto alla propria qualifica. Al massimo ti danno da fare due o tre cose in più ma non annullano il tuo profilo per farti fare totalmente una cosa diversa.
Quindi non c'è speranza di vincere una causa per mansioni superiori in quanto la giurisprudenza sul punto è rigidissima.
Se poi vuoi fare l'esempio concreto, saprò spiegarti meglio.
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Post: 814
Città: SARCEDO
Età: 45
Sesso: Femminile
23/05/2014 15:15

Vorrei intervenire postando una sentenza recente riguardo le mansioni nel campo della sanità in cui due tecnici di radiologia medica furono accusati di operare senza personale medico nell'esercizio di esecuzione esame radiologico...in qualche modo c'entra con quello di cui state parlando www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&cad=rja&uact=8&ved=0CEMQFjAC&url=http%3A%2F%2Fwww.quotidianosanita.it%2Flavoro-e-professioni%2Farticolo.php%3Farticolo_id%3D13639&ei=REl_U-DCDenf4QSploCoAQ&usg=AFQjCNGhnMXgIw1eMssqC-SA4r3dnnyvVQ&sig2=BfWWC7tBpRipwxCjVe166A&bvm=bv.677202...



Laureata L16 triennale Scienza della Pubblica Amministrazione

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Post: 814
Città: SARCEDO
Età: 45
Sesso: Femminile
23/05/2014 15:21

E questa è una...vogliamo parlare di chi come me è operatore socio sanitario e per legge in un tirocinio deve osservare e "praticare sotto la guida di un tutor di tirocinio" e invece durante tale periodo viene utilizzato come operatore a tutti gli effetti perchè il reparto è carente di personale? Per far rispettare tutte le regole bisognerebbe stravolgere l'intero sistema. Che è pieno di contraddizioni.



Laureata L16 triennale Scienza della Pubblica Amministrazione

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