Scoperte finte università telematiche, c'era anche l'ateneo Karol Wojtila
Mille euro per un master fasullo. La mente della truffa un docente che anni fa lavorò all'università della Tuscia
Molti di loro ancora non sanno che quei master sono carta straccia. Avevano pagato mille euro pensando di aver ottenuto un titolo valido per una svolta nel mondo del lavoro. E invece quei due atenei che si facevano pubblicità anche su internet erano completamente fasulli. A scoprirlo Gat Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza nell'ambito di un'indagine diretta dal procuratore aggiunto Alberto Caperna della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. L'inventore dei fantomatici atenei è un docente che, come specificato dall'università della Tuscia: «Non è stato mai dipendente dell'ateneo della Tuscia. Il docente, di origine greca, ha avuto a Viterbo solo un incarico a tempo alcuni anni fa. Alla scadenza il contratto non è stato più rinnovato».
Siti web sequestrati. I siti con cui venivano reclamizzate le infondate attività di studio e le ancor meno veritiere certificazioni di diplomi e lauree sono stati sottoposti a sequestro: si tratta di
www.logosegiustizia.com (una sorta di portale in cui venivano prospettate opportunità irripetibili di formazione ad alto livello),
www.unilusi.it (corrispondente alla sedicente Università Giovanni Paolo II o Università Karol Wojtila) e
www.unisuis.com (Sophia University of International Studies).
Le finte università. Per iscriversi alle due Università fasulle, prive di una sede e di aule, bastavano mille euro e si potevano anche ottenere sconti se ci si iscriveva a più corsi. A cadere nella trappola studenti-lavoratori alla ricerca di titoli da utilizzare nell'ambito di concorsi pubblici. Tra i percorsi didattici inesistenti il Master in diritto di famiglia civile e penale, quello in diritto comunitario del lavoro e processuale o ancora in diritto del lavoro e processuale amministrativo.
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